This study examines intuitive teaching within the context of 19th-century Italian education, with a specific focus on the figure of Pasquale Fornari. The analysis begins with the roots of this educational approach through Jacob Pestalozzi, considered the initiator of intuitive teaching known as "Object Lesson" or "Lezione di cose." It explores the concrete practice of Object Lessons, including the contributions of Fröbel and Mayo, and examines Italian examples such as Galizzi and Bettini. A fundamental pillar for Object Lessons is the School Museum, with significant interpretations by Montessori and Agazzi. The work then proceeds to examine the role of intuitive teaching in the context of Italian educational reform. Transformations in education are analyzed, including Aporti's Kindergartens and the Reforms of Casati and Coppino, which introduced compulsory education. The pedagogical debate is explored through the theories of Christian-inspired figures like Aporti, Rosmini, and Lambruschini, contrasted with the scientific approach of Gabelli, which influenced the educational legislation of 1888. The third part of the work focuses on the life and contribution of Pasquale Fornari. Fornari was a teacher of the deaf and advocated the "oral" method in deaf education, based on Object Lessons. This method became the primary approach in deaf education, thanks to the Milan Conference of 1880, with Tarra as president and Fornari as secretary. The study also examines Fornari's production of books for both deaf and hearing individuals, with particular attention to three significant works: "Il mondo dipinto," "La buona Giannina educata e istruita," "Il buon Giannetto educato e istruito." In conclusion, intuitive teaching profoundly influenced 19th-century Italian education, contributing to shaping educational policies, teaching methods, and the conception of education as a tool for emancipation. Figures like Pestalozzi, Fornari, and Gabelli left a lasting legacy in the field of education, emphasizing the importance of carefully examining the historical roots of this pedagogical approach.
Questo studio esamina l'insegnamento intuitivo nell'ambito della scuola italiana del XIX secolo, con un focus specifico sulla figura di Pasquale Fornari. L'analisi parte dalle radici di questo approccio educativo attraverso Jacob Pestalozzi, considerato l’iniziatore dell'insegnamento intuitivo noto come Lezione di cose. Si esplora la pratica concreta delle Lezioni di cose, compresi i contributi di Fröbel e Mayo, e si esaminano esempi italiani come Galizzi e Bettini. Un pilastro fondamentale per le Lezioni di cose è il Museo scolastico, con importanti interpretazioni di Montessori e Agazzi. Il lavoro prosegue esaminando il ruolo dell'insegnamento intuitivo nel contesto del rinnovamento scolastico italiano. Si analizzano le trasformazioni dell'istruzione, inclusi gli Asili d'infanzia di Aporti e le Riforme di Casati e Coppino, che introdussero l'obbligo scolastico. Il dibattito pedagogico è esplorato attraverso le teorie di figure di ispirazione cristiana come Aporti, Rosmini e Lambruschini, confrontate con l'approccio scientifico di Gabelli, che influenzò la legislazione scolastica del 1888. La terza parte del lavoro si concentra sulla vita e il contributo di Pasquale Fornari. Fornari fu un insegnante dei sordomuti e sostenne il metodo "orale" nell'insegnamento dei sordi, basato sulla Lezione di cose. Questo metodo divenne il principale nell'educazione dei sordi, grazie al convegno di Milano del 1880, con Tarra presidente e Fornari segretario. Si esamina anche la produzione di libri per sordi e udenti di Fornari, con un'attenzione particolare a tre opere significative: "Il mondo dipinto," "La buona Giannina educata e istruita," "Il buon Giannetto educato e istruito." In conclusione, l'insegnamento intuitivo ha profondamente influenzato l'educazione italiana nel XIX secolo, contribuendo a modellare politiche scolastiche, metodi d'insegnamento e la concezione dell'educazione come strumento di emancipazione. Figure come Pestalozzi, Fornari e Gabelli hanno lasciato un'eredità duratura nell'ambito dell'istruzione, sottolineando l'importanza di esaminare attentamente le radici storiche di questo approccio pedagogico.
Apprendimento intuitivo e Lezioni di Cose nel contesto della Scuola italiana del XIX Secolo: un'analisi della figura e delle opere di Pasquale Fornari
PANI, IVANA
2022/2023
Abstract
Questo studio esamina l'insegnamento intuitivo nell'ambito della scuola italiana del XIX secolo, con un focus specifico sulla figura di Pasquale Fornari. L'analisi parte dalle radici di questo approccio educativo attraverso Jacob Pestalozzi, considerato l’iniziatore dell'insegnamento intuitivo noto come Lezione di cose. Si esplora la pratica concreta delle Lezioni di cose, compresi i contributi di Fröbel e Mayo, e si esaminano esempi italiani come Galizzi e Bettini. Un pilastro fondamentale per le Lezioni di cose è il Museo scolastico, con importanti interpretazioni di Montessori e Agazzi. Il lavoro prosegue esaminando il ruolo dell'insegnamento intuitivo nel contesto del rinnovamento scolastico italiano. Si analizzano le trasformazioni dell'istruzione, inclusi gli Asili d'infanzia di Aporti e le Riforme di Casati e Coppino, che introdussero l'obbligo scolastico. Il dibattito pedagogico è esplorato attraverso le teorie di figure di ispirazione cristiana come Aporti, Rosmini e Lambruschini, confrontate con l'approccio scientifico di Gabelli, che influenzò la legislazione scolastica del 1888. La terza parte del lavoro si concentra sulla vita e il contributo di Pasquale Fornari. Fornari fu un insegnante dei sordomuti e sostenne il metodo "orale" nell'insegnamento dei sordi, basato sulla Lezione di cose. Questo metodo divenne il principale nell'educazione dei sordi, grazie al convegno di Milano del 1880, con Tarra presidente e Fornari segretario. Si esamina anche la produzione di libri per sordi e udenti di Fornari, con un'attenzione particolare a tre opere significative: "Il mondo dipinto," "La buona Giannina educata e istruita," "Il buon Giannetto educato e istruito." In conclusione, l'insegnamento intuitivo ha profondamente influenzato l'educazione italiana nel XIX secolo, contribuendo a modellare politiche scolastiche, metodi d'insegnamento e la concezione dell'educazione come strumento di emancipazione. Figure come Pestalozzi, Fornari e Gabelli hanno lasciato un'eredità duratura nell'ambito dell'istruzione, sottolineando l'importanza di esaminare attentamente le radici storiche di questo approccio pedagogico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/107436