The aim of the study is the evaluation of the effects of using mulberry leaves meal (MLV) during the rabbit finishing period for the possible inclusion in commercial feed. This is due to the possible positive effects that this raw material can have on the nutritional composition of rabbit meat thanks to the transfer of omega-3 polyunsaturated fatty acids highly present in mulberry leaves. In this regard, leaves were dried at low temperature (45 °C), in order to maintain intact their nutritional characteristics (primarily lipids), and subsequently ground. Subsequently, a total of 480 meat rabbits (Hycole x Grimaud hybrids) were divided into two experimental groups (60 WRSA cages/diet, 8 rabbits/cage) and fed as follows: 1) a commercial growing diet (480 rabbits) from 42 to 63 days; 2) a control finishing diet (240 rabbits) for 63 to 82 days; 3) a finishing diet containing 10% MLV (240 rabbits) for 63 to 82 days. During the experimental trial, mortality and health status of the animals were monitored daily, while the live body weight and feed intake were recorded at diet changes. The average daily feed intake, the average daily weight gain and the feed conversion ratio were calculated both at the end of each feeding phase and for the entire experimental period. At the end of the test (about 2.8 – 3 kg of average live body weight) the animals were selected (1 animal/cage) and slaughtered in accordance with current legislation. Subsequently the carcasses were weighed (hot and cold after 24 hours), and the organs were removed and weighed for the calculation of slaughtering performances. Finally, samplings of Longissimus thoracis et lumborum and thighs were collected 1) to evaluate pH and colour; 2) for chemical analyses (centesimal and fatty acids ones), 3) for physical analyses (freezing and cooking losses and shear force). Regarding growth performance, significant differences (p < 0.05) were found in daily feed intake (higher in the mulberry group (MG) compared to the control group (CG) during finishing and overall fattening periods) and feed conversion ratio (higher in MG compared to CG during finishing period). At slaughter, however, liver weight was lower in the MG. About physical analyses, there were differences in the meat color of MG (more neutral) compared to CG. Chemical analyses shown that meat of the MG had a lower fat and dry matter contents, while it was richer in omega-3 fatty acids, and had lower n-6/n-3 ratio compared to CG. From these results it emerged that mulberry-rabbit supply chain can be a good compromise as it allows to reduce breeding costs by improving the nutritional characteristics of meat in circular economy perspective.
Il presente studio ha lo scopo di valutare gli effetti dell’utilizzo di farina di foglie gelso durante la fase di finissaggio dei conigli da carne per l’eventuale inclusione nei mangimi commerciali. Questo perché si ritiene che questa materia prima possa incidere positivamente sulla composizione nutrizionale della carne di coniglio grazie al trasferimento degli acidi grassi polinsaturi omega-3 di cui le foglie di gelso sono ricche. A tal proposito tali foglie sono state sottoposte ad essiccazione a basse temperature (45 °C), per mantenerne intatte le caratteristiche nutrizionali (in primis lipidiche), e successivamente macinate. In seguito un totale di 480 conigli da carne (ibridi Hycole x Grimaud) è stato suddiviso in due gruppi sperimentali (60 gabbie WRSA/dieta, 8 conigli/gabbia) e alimentato nel seguente modo: 1) una dieta di accrescimento commerciale (480 conigli) da 42 a 63 gg; 2) una dieta di finissaggio di controllo (240 conigli) da 63 a 82 gg; 3) una dieta di finissaggio contenente il 10% di farina di foglie di gelso (240 conigli) da 63 a 82 gg. Durante la prova sperimentale, sono stati controllati giornalmente la mortalità e lo stato di salute degli animali, mentre il peso vivo e l'assunzione di mangime sono stati registrati nei momenti di cambio di dieta. L’ingestione media giornaliera di alimento, l’incremento ponderale medio giornaliero e l’indice di conversione alimentare sono stati calcolati sia al termine di ogni fase di alimentazione che per l’intero periodo sperimentale. Al termine della prova (circa 2.8 – 3 kg di peso vivo medio) gli animali sono stati selezionati (1 animale/gabbia) e macellati in modo conforme alla legislazione vigente. Successivamente sono state pesate le carcasse (calde e fredde dopo 24 ore), prelevati e pesati gli organi per il calcolo delle performance di macellazione. Infine, sono stati fatti i campionamenti del Longissimus thoracis et lumborum e delle cosce 1) per valutare pH e colore; 2) per le analisi chimiche (centesimali e degli acidi grassi), 3) per le analisi fisiche (perdite da congelamento e cottura e la resistenza al taglio). Circa le performance produttive sono state riscontrate differenze significative (p<0,05) a livello di ingestione media giornaliera (maggiore nel gruppo gelso (GG) rispetto al gruppo controllo (GC) durante finissaggio e intero periodo di ingrasso) e di indice di conversione alimentare (maggiore nel GG rispetto al GC durante il finissaggio). Alla macellazione, invece, il peso del fegato era minore nel GG. A livello analitico dal punto di vista fisico sono state rilevate differenze di colore della carne del GG (carne di colore più neutro) rispetto al GC. Dalle analisi chimiche invece, la carne del GG ha un contenuto di grasso e di sostanza secca inferiori, mentre a livello di acidi grassi sono superiori quelli della serie omega-3 e si riduce il rapporto tra n-6/n-3. Da questi risultati è emerso che la filiera gelso-coniglio può essere un buon compromesso in quanto permette di ridurre i costi di allevamento migliorando le caratteristiche nutrizionali delle carni in un’ottica di economia circolare.
Le foglie di gelso in alimentazione cunicola: una soluzione nutraceutica.
CERUTTI, GIAN LUCA
2022/2023
Abstract
Il presente studio ha lo scopo di valutare gli effetti dell’utilizzo di farina di foglie gelso durante la fase di finissaggio dei conigli da carne per l’eventuale inclusione nei mangimi commerciali. Questo perché si ritiene che questa materia prima possa incidere positivamente sulla composizione nutrizionale della carne di coniglio grazie al trasferimento degli acidi grassi polinsaturi omega-3 di cui le foglie di gelso sono ricche. A tal proposito tali foglie sono state sottoposte ad essiccazione a basse temperature (45 °C), per mantenerne intatte le caratteristiche nutrizionali (in primis lipidiche), e successivamente macinate. In seguito un totale di 480 conigli da carne (ibridi Hycole x Grimaud) è stato suddiviso in due gruppi sperimentali (60 gabbie WRSA/dieta, 8 conigli/gabbia) e alimentato nel seguente modo: 1) una dieta di accrescimento commerciale (480 conigli) da 42 a 63 gg; 2) una dieta di finissaggio di controllo (240 conigli) da 63 a 82 gg; 3) una dieta di finissaggio contenente il 10% di farina di foglie di gelso (240 conigli) da 63 a 82 gg. Durante la prova sperimentale, sono stati controllati giornalmente la mortalità e lo stato di salute degli animali, mentre il peso vivo e l'assunzione di mangime sono stati registrati nei momenti di cambio di dieta. L’ingestione media giornaliera di alimento, l’incremento ponderale medio giornaliero e l’indice di conversione alimentare sono stati calcolati sia al termine di ogni fase di alimentazione che per l’intero periodo sperimentale. Al termine della prova (circa 2.8 – 3 kg di peso vivo medio) gli animali sono stati selezionati (1 animale/gabbia) e macellati in modo conforme alla legislazione vigente. Successivamente sono state pesate le carcasse (calde e fredde dopo 24 ore), prelevati e pesati gli organi per il calcolo delle performance di macellazione. Infine, sono stati fatti i campionamenti del Longissimus thoracis et lumborum e delle cosce 1) per valutare pH e colore; 2) per le analisi chimiche (centesimali e degli acidi grassi), 3) per le analisi fisiche (perdite da congelamento e cottura e la resistenza al taglio). Circa le performance produttive sono state riscontrate differenze significative (p<0,05) a livello di ingestione media giornaliera (maggiore nel gruppo gelso (GG) rispetto al gruppo controllo (GC) durante finissaggio e intero periodo di ingrasso) e di indice di conversione alimentare (maggiore nel GG rispetto al GC durante il finissaggio). Alla macellazione, invece, il peso del fegato era minore nel GG. A livello analitico dal punto di vista fisico sono state rilevate differenze di colore della carne del GG (carne di colore più neutro) rispetto al GC. Dalle analisi chimiche invece, la carne del GG ha un contenuto di grasso e di sostanza secca inferiori, mentre a livello di acidi grassi sono superiori quelli della serie omega-3 e si riduce il rapporto tra n-6/n-3. Da questi risultati è emerso che la filiera gelso-coniglio può essere un buon compromesso in quanto permette di ridurre i costi di allevamento migliorando le caratteristiche nutrizionali delle carni in un’ottica di economia circolare.File | Dimensione | Formato | |
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