Gli steroli vegetali sono composti bioattivi presenti negli alimenti di origine vegetale. Sono localizzati nelle membrane delle cellule vegetali, e presentano una struttura simile a quella del colesterolo. La loro importanza nell’alimentazione umana è dovuta principalmente alla loro efficacia nel ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, in particolare di colesterolo LDL. La via biosintetica responsabile della formazione di steroli vegetali nelle piante parte dalla formazione del mevalonato e arriva alla formazione del 24-etilene lofenolo, punto di diramazione da cui si formeranno i C24-metil steroli, come il campesterolo, e i C24-etil steroli, come il β-sitosterolo e lo stigmasterolo. Le fonti alimentari più ricche di steroli vegetali sono gli oli vegetali, e i prodotti derivati, seguiti dai cereali e dai prodotti a base di cereali e dalla frutta secca. Per ottenere una significativa riduzione di colesterolo LDL sono necessarie dosi di steroli vegetali pari a 1.5-3.0 g al giorno. Tuttavia, considerando che l’apporto medio giornaliero stimato proveniente dagli alimenti non arricchiti è approssimativamente compreso tra 167-437 mg, risulta evidente la necessità di integrare la dieta con steroli vegetali al fine di conseguire l'effetto benefico desiderato. Per questo motivo, diversi alimenti arricchiti in steroli vegetali sono stati introdotti sul mercato. Nell’Unione Europea gli steroli vegetali sono ammessi come ingredienti aggiunti in bevande a base di riso, condimenti per insalata, maionese, salse piccanti, bevande a base di soia, prodotti simili al latte, prodotti a base di latte fermentato come yogurt e prodotti simili al formaggio, grassi da spalmare, pane di segale. Per la determinazione degli steroli vegetali negli alimenti è possibile utilizzare diverse metodologie analitiche, ma spesso viene impiegata la gascromatografia con rivelatore a ionizzazione di fiamma (GC-FID) dopo derivatizzazione a trimetilsilil esteri (TMSE). Come precedentemente discusso, il ruolo più importante degli steroli vegetali nell’alimentazione e nella salute umana è quello di abbassare i livelli di colesterolo LDL nel sangue. Elevati livelli di colesterolo LDL sono strettamente connessi allo sviluppo di malattie cardiovascolari aterosclerotiche (ASCVD), tra cui la malattia coronarica (CAD), l’ictus, e l’arteriopatia periferica (PAD). L’aterosclerosi si manifesta attraverso l’ispessimento delle pareti arteriose, formando placche aterosclerotiche che causano un conseguente restringimento del lume arterioso. La derivante diminuzione del flusso sanguigno può danneggiare diversi organi. La riduzione dei livelli di colesterolo dovuta all’assunzione di steroli vegetali è data dalla capacità di questi composti di interferire con l’assorbimento intestinale del colesterolo. Il risultato sarà una minore percentuale di assorbimento del colesterolo, e quindi una conseguente riduzione dei livelli nel sangue. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) conferma che gli steroli vegetali sono sicuri all'interno della dose massima raccomandata di 3 g/die, ma esorta ad evitare un consumo eccessivo ed inappropriato, rispettando quindi la dose consigliata. È inoltre consigliato il consumo di steroli vegetali in concomitanza ad una dieta equilibrata che comprenda in particolare adeguate porzioni di frutta e verdura per mantenere stabili i livelli di carotenoidi, che potrebbero abbassarsi con una integrazione di steroli vegetali.
Steroli vegetali nell'alimentazione umana: benefici per la salute e considerazioni
BARBERO, ALESSANDRA
2022/2023
Abstract
Gli steroli vegetali sono composti bioattivi presenti negli alimenti di origine vegetale. Sono localizzati nelle membrane delle cellule vegetali, e presentano una struttura simile a quella del colesterolo. La loro importanza nell’alimentazione umana è dovuta principalmente alla loro efficacia nel ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, in particolare di colesterolo LDL. La via biosintetica responsabile della formazione di steroli vegetali nelle piante parte dalla formazione del mevalonato e arriva alla formazione del 24-etilene lofenolo, punto di diramazione da cui si formeranno i C24-metil steroli, come il campesterolo, e i C24-etil steroli, come il β-sitosterolo e lo stigmasterolo. Le fonti alimentari più ricche di steroli vegetali sono gli oli vegetali, e i prodotti derivati, seguiti dai cereali e dai prodotti a base di cereali e dalla frutta secca. Per ottenere una significativa riduzione di colesterolo LDL sono necessarie dosi di steroli vegetali pari a 1.5-3.0 g al giorno. Tuttavia, considerando che l’apporto medio giornaliero stimato proveniente dagli alimenti non arricchiti è approssimativamente compreso tra 167-437 mg, risulta evidente la necessità di integrare la dieta con steroli vegetali al fine di conseguire l'effetto benefico desiderato. Per questo motivo, diversi alimenti arricchiti in steroli vegetali sono stati introdotti sul mercato. Nell’Unione Europea gli steroli vegetali sono ammessi come ingredienti aggiunti in bevande a base di riso, condimenti per insalata, maionese, salse piccanti, bevande a base di soia, prodotti simili al latte, prodotti a base di latte fermentato come yogurt e prodotti simili al formaggio, grassi da spalmare, pane di segale. Per la determinazione degli steroli vegetali negli alimenti è possibile utilizzare diverse metodologie analitiche, ma spesso viene impiegata la gascromatografia con rivelatore a ionizzazione di fiamma (GC-FID) dopo derivatizzazione a trimetilsilil esteri (TMSE). Come precedentemente discusso, il ruolo più importante degli steroli vegetali nell’alimentazione e nella salute umana è quello di abbassare i livelli di colesterolo LDL nel sangue. Elevati livelli di colesterolo LDL sono strettamente connessi allo sviluppo di malattie cardiovascolari aterosclerotiche (ASCVD), tra cui la malattia coronarica (CAD), l’ictus, e l’arteriopatia periferica (PAD). L’aterosclerosi si manifesta attraverso l’ispessimento delle pareti arteriose, formando placche aterosclerotiche che causano un conseguente restringimento del lume arterioso. La derivante diminuzione del flusso sanguigno può danneggiare diversi organi. La riduzione dei livelli di colesterolo dovuta all’assunzione di steroli vegetali è data dalla capacità di questi composti di interferire con l’assorbimento intestinale del colesterolo. Il risultato sarà una minore percentuale di assorbimento del colesterolo, e quindi una conseguente riduzione dei livelli nel sangue. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) conferma che gli steroli vegetali sono sicuri all'interno della dose massima raccomandata di 3 g/die, ma esorta ad evitare un consumo eccessivo ed inappropriato, rispettando quindi la dose consigliata. È inoltre consigliato il consumo di steroli vegetali in concomitanza ad una dieta equilibrata che comprenda in particolare adeguate porzioni di frutta e verdura per mantenere stabili i livelli di carotenoidi, che potrebbero abbassarsi con una integrazione di steroli vegetali.File | Dimensione | Formato | |
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