Malingering is defined as "the intentional production of false or grossly exaggerated physical or psychic symptoms, motivated by external incentives" (APA, 2013). This behaviour has a significant impact on society, both economically and socially. Therefore, assessing the credibility of symptoms is of fundamental importance in the field of psychological assessment and legal psychology. Moreover, for this purpose, it is essential that clinicians use valid and reliable tools to accompany the clinical interview. This study focuses specifically on the simulation of schizophrenia, a condition characterized by extremely complex symptoms to simulate, such as delusions and hallucinations. Often those who try to simulate this pathology receive instructions from experts, such as lawyers or doctors, on how to represent it convincingly and realistically. Coaching is generally divided into two categories: the "symptom coaching", that is, the instructions are related to the symptoms, and the "test coaching", when the Malingers are instructed on the functioning of the tests. It is called "mix coaching" when simulators receive instructions on both the symptoms and the functioning of the tests. There are various tools available to clinicians to detect the simulation of schizophrenia. These tools usually distinguish between those that evaluate the validity of symptoms (SVT. Examples: PAI, MMPI-2 and IOP-29) and those that evaluate the validity of performance (PVT. Examples: TOMM and IOP-M). Although such tools demonstrate a good sensitivity in detecting simulation, their accuracy can be compromised in the face of coaching especially when combining symptom and test instructions (mix coaching). The main objective of this study is to demonstrate that the joint use of the inventory of problems-29 (IOP-29, Viglione et al., 2017) and the inventory of Prblems-M (IOP-M, Giromini et al., 2020), The initial hypothesis was that the combined use of the two tools, the inventory of problems-29 (IOP-29, Viglione et al., 2017) and the inventory of Prblems-M (IOP-M, Giromini et al., 2020), would lead to reliable results in detecting the simulation of schizophrenia; However, less accuracy was also expected in countering simulators instructed on both symptoms and tests (mix coaching) than those who were only trained on symptoms (symptom coaching). In contrast to initial expectations, the results showed no significant differences in the accuracy of the two instruments in detecting the two groups of simulators, demonstrating a good sensitivity even in counteracting the coaching mix. In addition, although IOP-29 was found to be sensitive, the addition of the IOP-M module further improved accuracy in assessing the simulation of schizophrenia, identifying false negatives that emerged from IOP-29. In conclusion, these data suggest that IOP-29 and IOP-M should be used in combination, as there is a very low probability (2.85%) that trained simulators can evade both tests.
Il malingering è definito come “la produzione intenzionale di sintomi fisici o psichici falsi o grossolanamente esagerati, motivata da incentivi esterni” (APA,2013). Questo comportamento ha un impatto significativo sulla società, sia dal punto di vista economico che sociale. Pertanto, la valutazione della credibilità dei sintomi riveste un'importanza fondamentale nell'ambito dell’Assessment psicologico e della psicologia giuridica. Inoltre, a tale scopo, è fondamentale l'utilizzo da parte dei clinici di strumenti validi e attendibili da affiancare al colloquio clinico. Questo studio si concentra specificamente sulla simulazione della schizofrenia, una condizione caratterizzata da sintomi estremamente complessi da simulare, come deliri e allucinazioni. Spesso coloro che cercano di simulare questa patologia ricevono istruzioni da esperti, come avvocati o medici, su come rappresentarla in modo convincente e realistico. Il coaching viene generalmente suddiviso in due categorie: il “symptom coaching”, ovvero le istruzioni sono relative ai sintomi, e il “test coaching”, quando i malinger vengono istruiti sul funzionamento dei test. Si parla di “mix coaching” quando i simulatori ricevono istruzioni sia sui sintomi che sul funzionamento dei test. Esistono vari strumenti a disposizione dei clinici per rilevare la simulazione della schizofrenia. Questi strumenti solitamente si distinguono tra quelli che valutano la validità dei sintomi (SVT. Esempi: PAI, MMPI-2 e IOP-29) e quelli che valutano la validità delle prestazioni (PVT. Esempi: TOMM e IOP-M). Sebbene tali strumenti dimostrino una buona sensibilità nel rilevare la simulazione, la loro accuratezza può essere compromessa di fronte al coaching specialmente quando si combinano istruzioni sui sintomi e quelle sui test (mix coaching). L'obiettivo principale di questo studio è dimostrare che l'uso congiunto dell'inventory of problems-29 (IOP-29, Viglione et al., 2017) e l’inventory of Prblems-M (IOP-M, Giromini et al., 2020), è in grado di contrastare efficacemente il coached malingerig relativo alla schizofrenia. L'ipotesi iniziale era che l'uso combinato dei due strumenti, l'inventory of problems-29 (IOP-29, Viglione et al., 2017) e l’inventory of Prblems-M (IOP-M, Giromini et al., 2020), avrebbe portato a risultati affidabili nel rilevare la simulazione della schizofrenia; tuttavia, ci si attendeva anche una minore accuratezza nel contrastare i simulatori istruiti sia sui sintomi che sui test (mix coaching) rispetto a coloro che erano istruiti solo sui sintomi (symptom coaching). In contrasto con le aspettative iniziali, i risultati non hanno mostrato differenze significative nell'accuratezza dei due strumenti nel rilevare i due gruppi di simulatori, dimostrando una buona sensibilità anche nel contrastare il mix coaching. Inoltre, nonostante l'IOP-29 si sia dimostrato sensibile, l'aggiunta del modulo IOP-M ha ulteriormente migliorato l'accuratezza nella valutazione della simulazione della schizofrenia, identificando i falsi negativi emersi dall’IOP-29. In conclusione, questi dati suggeriscono di utilizzare in maniera combinata l’IOP-29 e l’IOP-M, poiché vi è una bassissima probabilità (2,85%) che i simulatori istruiti riescono a eludere entrambi i test.
L'EFFETTO DEL COACHING SULLA SIMULAZIONE DELLA SCHIZOFRENIA
MARTORELLI, LUCREZIA
2022/2023
Abstract
Il malingering è definito come “la produzione intenzionale di sintomi fisici o psichici falsi o grossolanamente esagerati, motivata da incentivi esterni” (APA,2013). Questo comportamento ha un impatto significativo sulla società, sia dal punto di vista economico che sociale. Pertanto, la valutazione della credibilità dei sintomi riveste un'importanza fondamentale nell'ambito dell’Assessment psicologico e della psicologia giuridica. Inoltre, a tale scopo, è fondamentale l'utilizzo da parte dei clinici di strumenti validi e attendibili da affiancare al colloquio clinico. Questo studio si concentra specificamente sulla simulazione della schizofrenia, una condizione caratterizzata da sintomi estremamente complessi da simulare, come deliri e allucinazioni. Spesso coloro che cercano di simulare questa patologia ricevono istruzioni da esperti, come avvocati o medici, su come rappresentarla in modo convincente e realistico. Il coaching viene generalmente suddiviso in due categorie: il “symptom coaching”, ovvero le istruzioni sono relative ai sintomi, e il “test coaching”, quando i malinger vengono istruiti sul funzionamento dei test. Si parla di “mix coaching” quando i simulatori ricevono istruzioni sia sui sintomi che sul funzionamento dei test. Esistono vari strumenti a disposizione dei clinici per rilevare la simulazione della schizofrenia. Questi strumenti solitamente si distinguono tra quelli che valutano la validità dei sintomi (SVT. Esempi: PAI, MMPI-2 e IOP-29) e quelli che valutano la validità delle prestazioni (PVT. Esempi: TOMM e IOP-M). Sebbene tali strumenti dimostrino una buona sensibilità nel rilevare la simulazione, la loro accuratezza può essere compromessa di fronte al coaching specialmente quando si combinano istruzioni sui sintomi e quelle sui test (mix coaching). L'obiettivo principale di questo studio è dimostrare che l'uso congiunto dell'inventory of problems-29 (IOP-29, Viglione et al., 2017) e l’inventory of Prblems-M (IOP-M, Giromini et al., 2020), è in grado di contrastare efficacemente il coached malingerig relativo alla schizofrenia. L'ipotesi iniziale era che l'uso combinato dei due strumenti, l'inventory of problems-29 (IOP-29, Viglione et al., 2017) e l’inventory of Prblems-M (IOP-M, Giromini et al., 2020), avrebbe portato a risultati affidabili nel rilevare la simulazione della schizofrenia; tuttavia, ci si attendeva anche una minore accuratezza nel contrastare i simulatori istruiti sia sui sintomi che sui test (mix coaching) rispetto a coloro che erano istruiti solo sui sintomi (symptom coaching). In contrasto con le aspettative iniziali, i risultati non hanno mostrato differenze significative nell'accuratezza dei due strumenti nel rilevare i due gruppi di simulatori, dimostrando una buona sensibilità anche nel contrastare il mix coaching. Inoltre, nonostante l'IOP-29 si sia dimostrato sensibile, l'aggiunta del modulo IOP-M ha ulteriormente migliorato l'accuratezza nella valutazione della simulazione della schizofrenia, identificando i falsi negativi emersi dall’IOP-29. In conclusione, questi dati suggeriscono di utilizzare in maniera combinata l’IOP-29 e l’IOP-M, poiché vi è una bassissima probabilità (2,85%) che i simulatori istruiti riescono a eludere entrambi i test.File | Dimensione | Formato | |
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