Il presente lavoro di tesi verte sull’analisi e sul confronto tra il D. Lgs.231/2001 riguardante la responsabilità amministrativa da reato degli enti e la disciplina sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del T.U.81/2008. L’obiettivo di questo scritto è quello di fornire un’analisi accurata sulla responsabilità amministrativa degli enti e il rapporto intercorrente con la normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, focalizzando l’attenzione sull’importanza di adottare adeguati modelli organizzativi, volti a prevenire la commissione di reati in violazione della normativa antinfortunistica. La parte prima ripercorre i tratti più salienti del D.lgs. 231/2001, concernente la responsabilità da reato degli enti. Attraverso un excursus storico, si pongono in rilievo le ragioni che hanno portato all’emanazione del D.lgs.231/2001, si prosegue con una panoramica generale sulla struttura del decreto e sui criteri di imputazione della responsabilità da reato dell’ente. All’approfondimento delle componenti più importanti del D.lgs231/2001, segue l’analisi delle novità normative apportate dall’art.25-septies concernente il reato di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime, in violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. La parte seconda verte sulla struttura e sull’idoneità del Modello Organizzativo, in particolare si pone l’attenzione sulle sue principali componenti e sui vantaggi che una sua efficace attuazione possa comportare per l’ente. Si prosegue con l’analisi dell’art.30 del T.U. 81/2008 che detta specifiche disposizioni sull’adeguatezza del modello di organizzazione e gestione, finalizzate a garantire un’efficacia esimente della responsabilità amministrativa dell’ente per i reati in violazione delle norme antinfortunistiche. Segue un approfondimento sulla normativa ISO 45001, una norma internazionale che definisce gli standard minimi per l’efficace attuazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La parte terza verte sulle principali caratteristiche dell’Organismo di Vigilanza, volto a garantire un’efficace attuazione del modello organizzativo e sui profili di responsabilità cui potrebbe incorrere nei casi di infortuni sul lavoro. In seguito si procede con l’analisi del sistema di controllo interno, ovvero quell’insieme di regole volte a consentire la gestione e il monitoraggio di rischi rilevanti in una data realtà aziendale. Dopo un breve accenno circa le più importanti caratteristiche delineanti tale sistema, segue lo studio dei suoi principali soggetti e dei rapporti intercorrenti con l’Organismo di Vigilanza. La parte terza si conclude con un’attenta analisi sui flussi informativi e con una breve disamina sul sistema del Whistleblowing, ovvero uno strumento di compliance aziendale che consiste nel denunciare illeciti o gravi irregolarità, commesse all’interno della realtà aziendale. In tale contesto, particolare attenzione viene riservata alla tutela prevista per il Whistleblower. Da ultimo, la parte quarta si focalizza sullo studio di alcune vicende giudiziarie con le quali si cerca di attribuire un significato pratico alle principali tematiche oggetto del lavoro di tesi. In particolare si pone l’attenzione sui criteri di imputazione della responsabilità dell’ente nei casi di infortunio sul lavoro e sulla recente sentenza della Cassazione concernente il caso Impregilo.
D.Lgs.231/2001 e T.U.81/2008: Due Discipline a Confronto
SANTOMARTINO, CRISTINA
2022/2023
Abstract
Il presente lavoro di tesi verte sull’analisi e sul confronto tra il D. Lgs.231/2001 riguardante la responsabilità amministrativa da reato degli enti e la disciplina sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del T.U.81/2008. L’obiettivo di questo scritto è quello di fornire un’analisi accurata sulla responsabilità amministrativa degli enti e il rapporto intercorrente con la normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, focalizzando l’attenzione sull’importanza di adottare adeguati modelli organizzativi, volti a prevenire la commissione di reati in violazione della normativa antinfortunistica. La parte prima ripercorre i tratti più salienti del D.lgs. 231/2001, concernente la responsabilità da reato degli enti. Attraverso un excursus storico, si pongono in rilievo le ragioni che hanno portato all’emanazione del D.lgs.231/2001, si prosegue con una panoramica generale sulla struttura del decreto e sui criteri di imputazione della responsabilità da reato dell’ente. All’approfondimento delle componenti più importanti del D.lgs231/2001, segue l’analisi delle novità normative apportate dall’art.25-septies concernente il reato di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime, in violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro. La parte seconda verte sulla struttura e sull’idoneità del Modello Organizzativo, in particolare si pone l’attenzione sulle sue principali componenti e sui vantaggi che una sua efficace attuazione possa comportare per l’ente. Si prosegue con l’analisi dell’art.30 del T.U. 81/2008 che detta specifiche disposizioni sull’adeguatezza del modello di organizzazione e gestione, finalizzate a garantire un’efficacia esimente della responsabilità amministrativa dell’ente per i reati in violazione delle norme antinfortunistiche. Segue un approfondimento sulla normativa ISO 45001, una norma internazionale che definisce gli standard minimi per l’efficace attuazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. La parte terza verte sulle principali caratteristiche dell’Organismo di Vigilanza, volto a garantire un’efficace attuazione del modello organizzativo e sui profili di responsabilità cui potrebbe incorrere nei casi di infortuni sul lavoro. In seguito si procede con l’analisi del sistema di controllo interno, ovvero quell’insieme di regole volte a consentire la gestione e il monitoraggio di rischi rilevanti in una data realtà aziendale. Dopo un breve accenno circa le più importanti caratteristiche delineanti tale sistema, segue lo studio dei suoi principali soggetti e dei rapporti intercorrenti con l’Organismo di Vigilanza. La parte terza si conclude con un’attenta analisi sui flussi informativi e con una breve disamina sul sistema del Whistleblowing, ovvero uno strumento di compliance aziendale che consiste nel denunciare illeciti o gravi irregolarità, commesse all’interno della realtà aziendale. In tale contesto, particolare attenzione viene riservata alla tutela prevista per il Whistleblower. Da ultimo, la parte quarta si focalizza sullo studio di alcune vicende giudiziarie con le quali si cerca di attribuire un significato pratico alle principali tematiche oggetto del lavoro di tesi. In particolare si pone l’attenzione sui criteri di imputazione della responsabilità dell’ente nei casi di infortunio sul lavoro e sulla recente sentenza della Cassazione concernente il caso Impregilo.File | Dimensione | Formato | |
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