This paper aims to outline the current state of juvenile justice in Italy, focusing on cases involving minors in civil proceedings where cultural factors play a role in adoption processes initiated for their protection. In today's society, the constant coexistence of individuals from diverse cultures, religions, and ethnicities necessitates navigating the complexities that diversity brings. This interplay requires an inevitable dialogue between coexisting populations, prompting the need to identify underlying values in foreign conduct to find common ground with the indigenous culture. Beginning with the concept of cultural defense as an early attempt to develop a legal approach sensitive to cultural differences, the intercultural legal approach will be defined. Against the backdrop of the legal framework that encompasses the core rights and guarantees now afforded to minors, we will analyze some of the most significant judgments relevant to the discussed theme. While interpreting behavior through culturally oriented lenses can serve as a safeguard for the well-being of the minor, ensuring that decisions align with their right to grow within their original family, jurisprudence on this matter remains unsettled, as evidenced by the examined decisions of the Italian Supreme Court.

Il presente elaborato, tramite un’analisi di decisioni giurisprudenziali adottate nel corso degli ultimi anni, ha come obiettivo la delineazione dell’attuale stato dell’arte della giustizia minorile italiana quando parte del processo civile sono i minori e la componente culturale interviene nel procedimento di adottabilità avviato in tutela degli stessi. Ove oggi viviamo vi è la costante compresenza di soggetti appartenenti a differenti culture, religioni, etnie. L’intreccio che la diversità crea, porta ad un inevitabile confronto tra popolazioni che vengono a coesistere, con la conseguente necessità di ricercare i valori sottesi alla condotta alloctona per individuare un terreno d'intesa con la cultura autoctona. Partendo dal concetto di cultural defense, quale primo tentativo embrionale di sviluppo di un approccio giuridico attento alla differenza culturale, verrà definito il metodo interculturale e, a fronte della delineazione del quadro giuridico entro il quale si collocano il nucleo di diritti e di garanzie oggi riconosciuti ai minori, saranno analizzate alcune tra le sentenze più rilevanti per il tema trattato. Per quanto la lettura di un comportamento con lenti culturalmente orientate possa rappresentare uno strumento di garanzia per la tutela del benessere del minore, permettendo di non travisare comportamenti e di assumere decisioni in linea col suo diritto a crescere nella famiglia di origine, la giurisprudenza sul punto è ancora oscillante, come dimostrano in particolare le decisioni della Corte di Cassazione prese in esame.

LA GIUSTIZIA MINORILE ALLA PROVA DEL METODO GIURIDICO INTERCULTURALE

TOSCO, FEDERICA
2022/2023

Abstract

Il presente elaborato, tramite un’analisi di decisioni giurisprudenziali adottate nel corso degli ultimi anni, ha come obiettivo la delineazione dell’attuale stato dell’arte della giustizia minorile italiana quando parte del processo civile sono i minori e la componente culturale interviene nel procedimento di adottabilità avviato in tutela degli stessi. Ove oggi viviamo vi è la costante compresenza di soggetti appartenenti a differenti culture, religioni, etnie. L’intreccio che la diversità crea, porta ad un inevitabile confronto tra popolazioni che vengono a coesistere, con la conseguente necessità di ricercare i valori sottesi alla condotta alloctona per individuare un terreno d'intesa con la cultura autoctona. Partendo dal concetto di cultural defense, quale primo tentativo embrionale di sviluppo di un approccio giuridico attento alla differenza culturale, verrà definito il metodo interculturale e, a fronte della delineazione del quadro giuridico entro il quale si collocano il nucleo di diritti e di garanzie oggi riconosciuti ai minori, saranno analizzate alcune tra le sentenze più rilevanti per il tema trattato. Per quanto la lettura di un comportamento con lenti culturalmente orientate possa rappresentare uno strumento di garanzia per la tutela del benessere del minore, permettendo di non travisare comportamenti e di assumere decisioni in linea col suo diritto a crescere nella famiglia di origine, la giurisprudenza sul punto è ancora oscillante, come dimostrano in particolare le decisioni della Corte di Cassazione prese in esame.
ITA
This paper aims to outline the current state of juvenile justice in Italy, focusing on cases involving minors in civil proceedings where cultural factors play a role in adoption processes initiated for their protection. In today's society, the constant coexistence of individuals from diverse cultures, religions, and ethnicities necessitates navigating the complexities that diversity brings. This interplay requires an inevitable dialogue between coexisting populations, prompting the need to identify underlying values in foreign conduct to find common ground with the indigenous culture. Beginning with the concept of cultural defense as an early attempt to develop a legal approach sensitive to cultural differences, the intercultural legal approach will be defined. Against the backdrop of the legal framework that encompasses the core rights and guarantees now afforded to minors, we will analyze some of the most significant judgments relevant to the discussed theme. While interpreting behavior through culturally oriented lenses can serve as a safeguard for the well-being of the minor, ensuring that decisions align with their right to grow within their original family, jurisprudence on this matter remains unsettled, as evidenced by the examined decisions of the Italian Supreme Court.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/107282