Questo scritto mira ad analizzare il panorama della disciplina testamentaria vigente nell’ordinamento italiano, con un particolare focus sul testamento olografo. Nel primo capitolo verranno enunciate alcune nozioni preliminari necessarie per comprendere al meglio la materia in esame, quali la capacità di testare e la capacità di ricevere per testamento; successivamente si passerà alla trattazione delle varie forme testamentarie previste. Lo scopo del capitolo in esame è quello di illustrare al meglio come si possano validamente porre in essere le singole tipologie di testamento, con particolare attenzione ai requisiti che le devono accompagnare e la cui mancanza può portare ad un’invalidità dell’intero negozio giuridico. Il secondo capitolo sarà, invece, totalmente incentrato sulla disciplina dell’unica forma testamentaria non analizzata nel capitolo precedente, ovvero il testamento olografo, argomento principale di questo elaborato, e verterà in un’analisi dettagliata dei requisiti formali che lo devono comporre per la sua valida formazione, nonché sulle relative conseguenze che si possono verificare in mancanza di essi. Inoltre verranno presi in considerazione ulteriori aspetti strettamente connessi al negozio giuridico in esame e necessari per offrirne un’analisi più completa. L’obiettivo dei primi due capitoli di questo scritto, contenenti un’analisi dettagliata di tutte le forme testamentarie contemplate dall’ordinamento italiano, è quello di comprendere quanto risulti pregnante il formalismo che le caratterizza e se questo possa aver influenzato il così scarso utilizzo dello strumento del testamento nella prassi. Infatti, secondo i dati raccolti dall’Ufficio centrale degli Archivi Notarili in base ai testamenti pubblicati, nel 2018 solo il 12,26% degli italiani ha deciso di regolare la propria successione con un testamento e la maggior parte delle persone che ha regolato la propria successione usando il predetto strumento ha optato per l’utilizzo della forma testamentaria olografa, invero quest’ultima rappresenta il 77,74% dei testamenti totali pubblicati. Questa così esigua diffusione dell’utilizzo delle forme testamentarie sarà dovuta al forte formalismo che le caratterizza? Sarà forse dovuta alla disciplina testamentaria italiana che non si è adeguata al cambiamento che ha rivoluzionato in modo radicale il mondo in cui viviamo, ovvero il prepotente ingresso del mondo digitale? Per rispondere a questo secondo quesito assume rilevanza il terzo, ed ultimo, capitolo di questo elaborato che ha lo scopo di mettere a confronto ogni forma testamentaria prevista dal nostro ordinamento con il mondo dei mezzi tecnologici per comprendere se le tipologie testamentarie previste dal legislatore si possano validamente porre in essere attraverso l’utilizzo di strumenti digitali o se, invece, è possibile unicamente una riflessione in una prospettiva de iure condendo. Con riferimento a questa seconda modalità di analisi si proverà infatti ad esplicitare, con particolare attenzione alla forma del testamento olografo, in che modo il legislatore potrebbe attuare una riforma legislativa che possa rendere più moderna ed attuale la disciplina testamentaria, rendendola in questo modo più facilmente fruibile dalla popolazione italiana, oramai abituata nel quotidiano all’uso della tecnologia che permea ogni aspetto della vita di tutti noi, rendendo possibile la redazione del cd. “testamento digitale”.
IL TESTAMENTO OLOGRAFO: ANALISI E PROSPETTIVE FUTURE
LATTE, ALICE
2022/2023
Abstract
Questo scritto mira ad analizzare il panorama della disciplina testamentaria vigente nell’ordinamento italiano, con un particolare focus sul testamento olografo. Nel primo capitolo verranno enunciate alcune nozioni preliminari necessarie per comprendere al meglio la materia in esame, quali la capacità di testare e la capacità di ricevere per testamento; successivamente si passerà alla trattazione delle varie forme testamentarie previste. Lo scopo del capitolo in esame è quello di illustrare al meglio come si possano validamente porre in essere le singole tipologie di testamento, con particolare attenzione ai requisiti che le devono accompagnare e la cui mancanza può portare ad un’invalidità dell’intero negozio giuridico. Il secondo capitolo sarà, invece, totalmente incentrato sulla disciplina dell’unica forma testamentaria non analizzata nel capitolo precedente, ovvero il testamento olografo, argomento principale di questo elaborato, e verterà in un’analisi dettagliata dei requisiti formali che lo devono comporre per la sua valida formazione, nonché sulle relative conseguenze che si possono verificare in mancanza di essi. Inoltre verranno presi in considerazione ulteriori aspetti strettamente connessi al negozio giuridico in esame e necessari per offrirne un’analisi più completa. L’obiettivo dei primi due capitoli di questo scritto, contenenti un’analisi dettagliata di tutte le forme testamentarie contemplate dall’ordinamento italiano, è quello di comprendere quanto risulti pregnante il formalismo che le caratterizza e se questo possa aver influenzato il così scarso utilizzo dello strumento del testamento nella prassi. Infatti, secondo i dati raccolti dall’Ufficio centrale degli Archivi Notarili in base ai testamenti pubblicati, nel 2018 solo il 12,26% degli italiani ha deciso di regolare la propria successione con un testamento e la maggior parte delle persone che ha regolato la propria successione usando il predetto strumento ha optato per l’utilizzo della forma testamentaria olografa, invero quest’ultima rappresenta il 77,74% dei testamenti totali pubblicati. Questa così esigua diffusione dell’utilizzo delle forme testamentarie sarà dovuta al forte formalismo che le caratterizza? Sarà forse dovuta alla disciplina testamentaria italiana che non si è adeguata al cambiamento che ha rivoluzionato in modo radicale il mondo in cui viviamo, ovvero il prepotente ingresso del mondo digitale? Per rispondere a questo secondo quesito assume rilevanza il terzo, ed ultimo, capitolo di questo elaborato che ha lo scopo di mettere a confronto ogni forma testamentaria prevista dal nostro ordinamento con il mondo dei mezzi tecnologici per comprendere se le tipologie testamentarie previste dal legislatore si possano validamente porre in essere attraverso l’utilizzo di strumenti digitali o se, invece, è possibile unicamente una riflessione in una prospettiva de iure condendo. Con riferimento a questa seconda modalità di analisi si proverà infatti ad esplicitare, con particolare attenzione alla forma del testamento olografo, in che modo il legislatore potrebbe attuare una riforma legislativa che possa rendere più moderna ed attuale la disciplina testamentaria, rendendola in questo modo più facilmente fruibile dalla popolazione italiana, oramai abituata nel quotidiano all’uso della tecnologia che permea ogni aspetto della vita di tutti noi, rendendo possibile la redazione del cd. “testamento digitale”.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/107277