La relazione finale sviluppa una caratterizzazione geo-pedologica dei territori del Piemonte interessati dalle Sabbie Astiane. La prima parte ripercorre in sintesi la storia di formazione del territorio astigiano e del Monferrato, mentre la seconda tratta nello specifico i suoli e le proprietà che li contraddistinguono, in relazione alla loro collocazione nel territorio. Dopo una breve parte introduttiva che riguarda l’area di studio, vengono riprese alcune definizioni relative alla pedologia ed alla geologia delle rocce sedimentarie, con un approfondimento sulla presenza e conservazione dei resti fossili. La genesi dei territori del Piemonte centro-meridionale parte dall’Era Cenozoica (circa 60 milioni di anni fa), dopo un lungo periodo di “deriva dei continenti” (200 milioni di anni fa, inizio dell’Era Mesozoica), quando le terre emerse formavano un unico supercontinente chiamato Pangea, delimitato da un grande “Golfo oceanico”, la Tetide. Le epoche del Terziario significative, su scala regionale, per la formazione dei territori piemontesi sono state: l’Eocene (50-30 milioni di anni fa), l’Oligocene (30-23 milioni di anni fa), il Miocene (23-5 milioni di anni fa), il Pliocene (5-2 milioni di anni fa) e il periodo del Quaternario (2,5 milioni di anni fa fino ad oggi). La seconda parte di relazione è dedicata alle caratteristiche geo-pedologiche di questa particolare litologia, denominata “Sabbie di Asti”, attualmente presente nel Piemonte centro-meridionale. Dopo una geo-referenziazione e delimitazione dell’areale di appartenenza, operata con i software GIS, vengono messe in rilievo alcune caratteristiche dei suoli di questo territorio, come ad esempio: la granulometria e le proprietà chimico-fisiche. In riferimento all’areale delle Sabbie Astiane, grazie ai dati digitali messi a disposizione da parte della Regione Piemonte o da altri Geoportali, sono state elaborate delle mappe digitali con il software QGIS, attraverso un overlay dei seguenti strati informativi: morfologia e landcover, coperture forestali presenti in pianura e collina e principali tipi di suolo secondo l'USDA (che ricadono negli ordini: Entisuoli, Inceptisuoli e Alfisuoli). Per meglio evidenziare la pedodiversità all’interno dell’areale delle Sabbie Astiane, vengono descritti quattro esempi di “profili di suolo” particolarmente rappresentativi: il primo suolo è un Entisuolo di collina a tessitura grossolana (fase Vinchio); il secondo suolo è un Alfisuolo di collina a tessitura fine (fase pendente Castello d'Annone franco fine); il terzo suolo è un Entisuolo di pianura non idromorfo e non ghiaioso (fase Vernetto) e il quarto suolo è un Inceptisuolo di pianura non idromorfo non ghiaioso (fase Quarto). Infine, dopo aver sintetizzato le principali differenze e similitudini tra i tipi di suolo ed i fattori di formazione che li hanno prodotti, sono approfonditi alcuni aspetti gestionali.
I SUOLI DELLE SABBIE ASTIANE: GENESI E CARATTERISTICHE PEDOLOGICHE
IPPATI, FILIPPO GIACOMO
2022/2023
Abstract
La relazione finale sviluppa una caratterizzazione geo-pedologica dei territori del Piemonte interessati dalle Sabbie Astiane. La prima parte ripercorre in sintesi la storia di formazione del territorio astigiano e del Monferrato, mentre la seconda tratta nello specifico i suoli e le proprietà che li contraddistinguono, in relazione alla loro collocazione nel territorio. Dopo una breve parte introduttiva che riguarda l’area di studio, vengono riprese alcune definizioni relative alla pedologia ed alla geologia delle rocce sedimentarie, con un approfondimento sulla presenza e conservazione dei resti fossili. La genesi dei territori del Piemonte centro-meridionale parte dall’Era Cenozoica (circa 60 milioni di anni fa), dopo un lungo periodo di “deriva dei continenti” (200 milioni di anni fa, inizio dell’Era Mesozoica), quando le terre emerse formavano un unico supercontinente chiamato Pangea, delimitato da un grande “Golfo oceanico”, la Tetide. Le epoche del Terziario significative, su scala regionale, per la formazione dei territori piemontesi sono state: l’Eocene (50-30 milioni di anni fa), l’Oligocene (30-23 milioni di anni fa), il Miocene (23-5 milioni di anni fa), il Pliocene (5-2 milioni di anni fa) e il periodo del Quaternario (2,5 milioni di anni fa fino ad oggi). La seconda parte di relazione è dedicata alle caratteristiche geo-pedologiche di questa particolare litologia, denominata “Sabbie di Asti”, attualmente presente nel Piemonte centro-meridionale. Dopo una geo-referenziazione e delimitazione dell’areale di appartenenza, operata con i software GIS, vengono messe in rilievo alcune caratteristiche dei suoli di questo territorio, come ad esempio: la granulometria e le proprietà chimico-fisiche. In riferimento all’areale delle Sabbie Astiane, grazie ai dati digitali messi a disposizione da parte della Regione Piemonte o da altri Geoportali, sono state elaborate delle mappe digitali con il software QGIS, attraverso un overlay dei seguenti strati informativi: morfologia e landcover, coperture forestali presenti in pianura e collina e principali tipi di suolo secondo l'USDA (che ricadono negli ordini: Entisuoli, Inceptisuoli e Alfisuoli). Per meglio evidenziare la pedodiversità all’interno dell’areale delle Sabbie Astiane, vengono descritti quattro esempi di “profili di suolo” particolarmente rappresentativi: il primo suolo è un Entisuolo di collina a tessitura grossolana (fase Vinchio); il secondo suolo è un Alfisuolo di collina a tessitura fine (fase pendente Castello d'Annone franco fine); il terzo suolo è un Entisuolo di pianura non idromorfo e non ghiaioso (fase Vernetto) e il quarto suolo è un Inceptisuolo di pianura non idromorfo non ghiaioso (fase Quarto). Infine, dopo aver sintetizzato le principali differenze e similitudini tra i tipi di suolo ed i fattori di formazione che li hanno prodotti, sono approfonditi alcuni aspetti gestionali.File | Dimensione | Formato | |
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