The purpose of this thesis is to describe potential improvement and protection measures to be implemented in the habitat of the black grouse (Lyrurus tetrix L.), a tetraonid that is an indicator of biodiversity in open and wooded spaces in mountainous environments. The planning of activities in favour of the black grouse requires a good knowledge of the biology and ecology of the species and the distribution and frequentation of environments by the tetraonid population, especially during the breeding and chick-rearing period, which represents the most critical phase of its biological cycle. The careful planning of specific works on the Alpine territory aims to protect, manage and reconstitute natural environments suitable for the conservation and reproduction of the species. The main objective is, where possible, to re-establish the natural habitat, which has been reduced, degraded and fragmented due to the abandonment of agro-sylvo-pastoral activities in mountain areas, with the consequent invasion of open areas by shrub and woodland vegetation. In addition, the massive increase in tourism, both summer and winter, that has taken place in recent decades has had a negative effect on the conservation of the species. The thesis explores current knowledge regarding brush-clearing activities; such activities are carried out with mechanical means and the margins of brush-cleared areas can also be maintained by goat grazing. Correct agro-sylvo-pastoral management is important for the protection of the black grouse: controlled grazing, well-planned forest cuts and careful planning of the road network, which includes forest tracks, consortium and communal roads and trail networks. Protection measures are often difficult to implement and costly, and must therefore be accompanied by an ecological analysis of the area, spring and summer censuses repeated over the years, to identify suitable areas on which to operate. Hopefully, the development of productive and tourist activities in the mountains will not jeopardise the conservation of the natural ecosystems needed for the black grouse's life, finding the right balance between the species' conservation needs and human activities, thus guaranteeing the preservation of biodiversity, the landscape and Alpine culture.
La presente tesi si propone di descrivere i possibili interventi di miglioramento e protezione attuabili sull’habitat del fagiano di monte o gallo forcello (Lyrurus tetrix L.), tetraonide indicatore di biodiversità degli spazi aperti e boscati negli ambienti di montani. La progettazione di attività a favore del gallo forcello prevede una buona conoscenza della biologia ed ecologia della specie e della distribuzione e frequentazione degli ambienti da parte della popolazione del tetraonide, in particolar modo nel periodo riproduttivo e di allevamento dei pulli, che rappresenta la fase più critica del suo ciclo biologico. L’attenta programmazione di lavori specifici sul territorio alpino si prefigge di tutelare, gestire e ricostituire ambienti naturali adatti alla conservazione e riproduzione della specie. L’obbiettivo è, ove possibile, ricostituire l’habitat naturale, ridotto, degradato e frammentato a causa dell’abbandono delle attività agro-silvo pastorali nelle aree montane, con conseguente invasione delle aree aperte da parte della vegetazione arbustiva e boschiva; inoltre, agisce in modo negativo sulla conservazione della specie l’enorme incremento turistico, sia estivo che invernale, avvenuto negli ultimi decenni. La tesi approfondisce le attuali conoscenze per quanto riguarda le attività di decespugliamento; tale attività viene effettuata con mezzi meccanici e i margini delle aree decespugliate possono essere mantenuti anche tramite il brucamento caprino. Per la tutela del gallo forcello è importante una corretta gestione agro-silvo pastorale: pascolamento controllato, tagli boschivi ben pianificati e un’attenta progettazione della rete viaria che comprende piste forestali, strade consortili, comunali e rete sentieristica. Gli interventi di tutela presentano spesso difficoltà di esecuzione e costi elevati e pertanto devono essere preceduti da un’analisi ecologica del territorio, da censimenti primaverili ed estivi ripetuti negli anni, per individuare le superfici idonee su cui operare. Si auspica che lo sviluppo di attività produttive e turistiche di montagna non mettano a rischio la conservazione degli ecosistemi naturali necessari alla vita del gallo forcello, trovando un giusto equilibrio tra le esigenze di conservazione della specie e le attività antropiche, garantendo così la salvaguardia della biodiversità, del paesaggio e della cultura alpina.
Biologia del fagiano di monte (Lyrurus tetrix L.) e miglioramenti ambientali finalizzati alla conservazione della specie
GILLO, JACOPO
2022/2023
Abstract
La presente tesi si propone di descrivere i possibili interventi di miglioramento e protezione attuabili sull’habitat del fagiano di monte o gallo forcello (Lyrurus tetrix L.), tetraonide indicatore di biodiversità degli spazi aperti e boscati negli ambienti di montani. La progettazione di attività a favore del gallo forcello prevede una buona conoscenza della biologia ed ecologia della specie e della distribuzione e frequentazione degli ambienti da parte della popolazione del tetraonide, in particolar modo nel periodo riproduttivo e di allevamento dei pulli, che rappresenta la fase più critica del suo ciclo biologico. L’attenta programmazione di lavori specifici sul territorio alpino si prefigge di tutelare, gestire e ricostituire ambienti naturali adatti alla conservazione e riproduzione della specie. L’obbiettivo è, ove possibile, ricostituire l’habitat naturale, ridotto, degradato e frammentato a causa dell’abbandono delle attività agro-silvo pastorali nelle aree montane, con conseguente invasione delle aree aperte da parte della vegetazione arbustiva e boschiva; inoltre, agisce in modo negativo sulla conservazione della specie l’enorme incremento turistico, sia estivo che invernale, avvenuto negli ultimi decenni. La tesi approfondisce le attuali conoscenze per quanto riguarda le attività di decespugliamento; tale attività viene effettuata con mezzi meccanici e i margini delle aree decespugliate possono essere mantenuti anche tramite il brucamento caprino. Per la tutela del gallo forcello è importante una corretta gestione agro-silvo pastorale: pascolamento controllato, tagli boschivi ben pianificati e un’attenta progettazione della rete viaria che comprende piste forestali, strade consortili, comunali e rete sentieristica. Gli interventi di tutela presentano spesso difficoltà di esecuzione e costi elevati e pertanto devono essere preceduti da un’analisi ecologica del territorio, da censimenti primaverili ed estivi ripetuti negli anni, per individuare le superfici idonee su cui operare. Si auspica che lo sviluppo di attività produttive e turistiche di montagna non mettano a rischio la conservazione degli ecosistemi naturali necessari alla vita del gallo forcello, trovando un giusto equilibrio tra le esigenze di conservazione della specie e le attività antropiche, garantendo così la salvaguardia della biodiversità, del paesaggio e della cultura alpina.File | Dimensione | Formato | |
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