The main natural source of human exposure to ionizing radiation is Radon gas (Rn-222), which originates from the direct decay of Ra-226, itself generated by the U-238 decay series. Several epidemiological studies have shown a strong correlation between Radon exposure and the onset of lung cancer. For this reason, in 1988, it was officially recognized as a definite carcinogen and placed in Group I, according to the IARC (International Agency for Research on Cancer) classification, identifying it as the second leading cause of lung cancer after cigarette smoking. The Radon hazard is actually associated with its decay products (Po-218, Pb-214, Bi-214 and Po-214), characterized by a short half-life. These products, being solid metals, attach themselves to atmospheric particulates and, once inhaled, adhere to the mucous membranes of the airways. As they decay, they irradiate the alveolar epithelium, thus becoming a risk factor for lung cancer. Of particular concern for public health is Radon indoor, because Rn-222 and its progeny accumulate in confined spaces. Outdoors, once exhaled from the soil, the gas disperses into the atmosphere. The indoor Radon concentration level is mainly influenced by soil geology, climate, the structural characteristics of the building and ventilation type. Therefore, monitoring its concentration level is very important in order to determine possible health risks and to adopt preventive measures in new buildings and mitigation measures in existing ones. In Italy, D.Lgs 101/2020 establishes safety standards for protection against ionizing radiation. Specifically, regarding Radon exposure workplaces and, for the first time, also in domestic environments, Reference Level has been established, set at an annual average concentration of Radon activity of 300 Bq/m^3 and an annual effective dose of 6 mSv. With respect to this legislation, the University of Turin has initiated a campaign to measure the annual average Radon concentration in its premises to protect university staff and students from health damage caused by exposure to ionizing radiation, as established by D.Lgs 81/2008.

La principale fonte naturale di esposizione umana alle radiazioni ionizzanti è costituita dal gas Radon (Rn-222), che ha origine dal decadimento diretto del Ra-226, a sua volta generato dalla serie di decadimento dell'U-238. Diversi studi epidemiologici hanno dimostrato una forte correlazione tra l'esposizione al Radon e l'insorgenza del tumore polmonare: per questo motivo nel 1988 viene ufficialmente riconosciuto come agente cancerogeno certo e inserito all'interno del Gruppo I, secondo la classificazione della IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), identificandolo come la seconda causa di cancro polmonare dopo Il fumo di sigaretta. La pericolosità del Radon è in realtà associata ai suoi prodotti di decadimento (Po-218, Pb-214, Bi-214 e Po-214) caratterizzati da una breve emivita, i quali essendo metalli solidi si associano al pulviscolato atmosferico ed una volta inalati aderiscono alle mucose delle vie aeree e, decadendo, irradiano l'epitelio alveolare, diventando, perciò, un fattore di rischio per il carcinoma polmonare. Di particolare interesse per la salute pubblica risulta il Radon indoor, poichè il Rn-222 e i suoi figli si accumulano negli ambienti confinati, mentre all'esterno, una volta esalato dal suolo, il gas si disperde in atmosfera. Il livello di concentrazione del Radon indoor è influenzato principalmente dalla geologia del suolo, dalle condizioni atmosferiche, dalle caratteristiche strutturali dell'edificio e dal tipo di ventilazione. Pertanto, è di fondamentale importanza monitorarne il livello di concentrazione al fine di determinare i possibili rischi per la salute dell'uomo e adottare misure preventive negli edifici di nuova costruzione e misure di mitigazione in quelli preesistenti. In Italia, il D.Lgs 101/2020 stabilisce le norme di sicurezza per la protezione da radiazioni ionizzanti; in particolare, riguardo all'esposizione al Radon nei luoghi di lavoro e, per la prima volta, anche negli ambienti domestici è stato fissato il Livello di Riferimento, pari ad una concentrazione media annua di attività del Radon di 300 Bq/m3 e ad una dose efficace annua di 6 mSv. In riferimento a tale normativa, l'Università degli Studi di Torino ha avviato una campagna di misurazioni della concentrazione media annuale del Radon nelle proprie sedi, al fine di tutelare il personale universitario e gli studenti dai danni alla salute causati dall'esposizione a radiazioni ionizzanti, come stabilito dal D.Lgs 81/2008.

Valutazione dell'inquinamento indoor da Radon in ambienti di lavoro universitari

SAGONA, MARINA
2022/2023

Abstract

La principale fonte naturale di esposizione umana alle radiazioni ionizzanti è costituita dal gas Radon (Rn-222), che ha origine dal decadimento diretto del Ra-226, a sua volta generato dalla serie di decadimento dell'U-238. Diversi studi epidemiologici hanno dimostrato una forte correlazione tra l'esposizione al Radon e l'insorgenza del tumore polmonare: per questo motivo nel 1988 viene ufficialmente riconosciuto come agente cancerogeno certo e inserito all'interno del Gruppo I, secondo la classificazione della IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), identificandolo come la seconda causa di cancro polmonare dopo Il fumo di sigaretta. La pericolosità del Radon è in realtà associata ai suoi prodotti di decadimento (Po-218, Pb-214, Bi-214 e Po-214) caratterizzati da una breve emivita, i quali essendo metalli solidi si associano al pulviscolato atmosferico ed una volta inalati aderiscono alle mucose delle vie aeree e, decadendo, irradiano l'epitelio alveolare, diventando, perciò, un fattore di rischio per il carcinoma polmonare. Di particolare interesse per la salute pubblica risulta il Radon indoor, poichè il Rn-222 e i suoi figli si accumulano negli ambienti confinati, mentre all'esterno, una volta esalato dal suolo, il gas si disperde in atmosfera. Il livello di concentrazione del Radon indoor è influenzato principalmente dalla geologia del suolo, dalle condizioni atmosferiche, dalle caratteristiche strutturali dell'edificio e dal tipo di ventilazione. Pertanto, è di fondamentale importanza monitorarne il livello di concentrazione al fine di determinare i possibili rischi per la salute dell'uomo e adottare misure preventive negli edifici di nuova costruzione e misure di mitigazione in quelli preesistenti. In Italia, il D.Lgs 101/2020 stabilisce le norme di sicurezza per la protezione da radiazioni ionizzanti; in particolare, riguardo all'esposizione al Radon nei luoghi di lavoro e, per la prima volta, anche negli ambienti domestici è stato fissato il Livello di Riferimento, pari ad una concentrazione media annua di attività del Radon di 300 Bq/m3 e ad una dose efficace annua di 6 mSv. In riferimento a tale normativa, l'Università degli Studi di Torino ha avviato una campagna di misurazioni della concentrazione media annuale del Radon nelle proprie sedi, al fine di tutelare il personale universitario e gli studenti dai danni alla salute causati dall'esposizione a radiazioni ionizzanti, come stabilito dal D.Lgs 81/2008.
ITA
The main natural source of human exposure to ionizing radiation is Radon gas (Rn-222), which originates from the direct decay of Ra-226, itself generated by the U-238 decay series. Several epidemiological studies have shown a strong correlation between Radon exposure and the onset of lung cancer. For this reason, in 1988, it was officially recognized as a definite carcinogen and placed in Group I, according to the IARC (International Agency for Research on Cancer) classification, identifying it as the second leading cause of lung cancer after cigarette smoking. The Radon hazard is actually associated with its decay products (Po-218, Pb-214, Bi-214 and Po-214), characterized by a short half-life. These products, being solid metals, attach themselves to atmospheric particulates and, once inhaled, adhere to the mucous membranes of the airways. As they decay, they irradiate the alveolar epithelium, thus becoming a risk factor for lung cancer. Of particular concern for public health is Radon indoor, because Rn-222 and its progeny accumulate in confined spaces. Outdoors, once exhaled from the soil, the gas disperses into the atmosphere. The indoor Radon concentration level is mainly influenced by soil geology, climate, the structural characteristics of the building and ventilation type. Therefore, monitoring its concentration level is very important in order to determine possible health risks and to adopt preventive measures in new buildings and mitigation measures in existing ones. In Italy, D.Lgs 101/2020 establishes safety standards for protection against ionizing radiation. Specifically, regarding Radon exposure workplaces and, for the first time, also in domestic environments, Reference Level has been established, set at an annual average concentration of Radon activity of 300 Bq/m^3 and an annual effective dose of 6 mSv. With respect to this legislation, the University of Turin has initiated a campaign to measure the annual average Radon concentration in its premises to protect university staff and students from health damage caused by exposure to ionizing radiation, as established by D.Lgs 81/2008.
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