The essay explores, through the analysis of pedagogical documentation and crying, the possibility and necessity to show child’s crying within the documentations of the educational services for childhood. The first chapter focuses on pedagogical documentation and in particular on the qualities that distinguish it as at a relevant practice in nurseries today: why it is important, what it can contain, who can use it, how and where it can be put into practice, but also the limits linked to it. The second chapter is dedicated to the crying of the child; it is presented both in its general characteristics, and in its manifestations within the educational services. This path allows us to present, in the third chapter, the documentation of crying: why it is difficult, but above all why, and how it is possible to achieve it.

L’elaborato esplora, attraverso l’analisi della documentazione pedagogica e del pianto, la possibilità e necessità di mostrare il pianto del bambino all’interno delle documentazioni dei servizi educativi per l’infanzia. Il primo capitolo si focalizza sulla documentazione pedagogica e in particolar modo sulle qualità che la contraddistinguono come pratica oggi rilevante nei nidi d’infanzia: perché è importante, cosa può contenere, chi ne può usufruire, come e dove si può mettere in pratica, ma anche i limiti ad essa legati. Il secondo capitolo è dedicato al pianto del bambino, viene presentato sia nelle sue caratteristiche generali, che nelle sue manifestazioni all’interno dei servizi educativi. Questo percorso permette di presentare, nel terzo capitolo, la documentazione del pianto: perché è difficile, ma soprattutto perché e come sia possibile realizzarla.

Benvenuto pianto. Accogliere il pianto nella documentazione dei servizi educativi per l’infanzia

SALVATICO, FRANCESCA
2022/2023

Abstract

L’elaborato esplora, attraverso l’analisi della documentazione pedagogica e del pianto, la possibilità e necessità di mostrare il pianto del bambino all’interno delle documentazioni dei servizi educativi per l’infanzia. Il primo capitolo si focalizza sulla documentazione pedagogica e in particolar modo sulle qualità che la contraddistinguono come pratica oggi rilevante nei nidi d’infanzia: perché è importante, cosa può contenere, chi ne può usufruire, come e dove si può mettere in pratica, ma anche i limiti ad essa legati. Il secondo capitolo è dedicato al pianto del bambino, viene presentato sia nelle sue caratteristiche generali, che nelle sue manifestazioni all’interno dei servizi educativi. Questo percorso permette di presentare, nel terzo capitolo, la documentazione del pianto: perché è difficile, ma soprattutto perché e come sia possibile realizzarla.
ITA
The essay explores, through the analysis of pedagogical documentation and crying, the possibility and necessity to show child’s crying within the documentations of the educational services for childhood. The first chapter focuses on pedagogical documentation and in particular on the qualities that distinguish it as at a relevant practice in nurseries today: why it is important, what it can contain, who can use it, how and where it can be put into practice, but also the limits linked to it. The second chapter is dedicated to the crying of the child; it is presented both in its general characteristics, and in its manifestations within the educational services. This path allows us to present, in the third chapter, the documentation of crying: why it is difficult, but above all why, and how it is possible to achieve it.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/107204