Among the writers of Russian literature, Nikolaj Vasil'evič Gogol' has certainly left an important mark on international literature. Several Russian writers stayed in Italy, from Gor’kij to Dostoevskij, but Gogol' is the only one who describes the Peninsula as his 'soul’s homeland', without forgetting Russia. The writer lived in the Capital from 1837 to 1846, and it was during this period that Gogol' was more relaxed, and he even managed to write his famous novel Mërtvye Duši (Dead Souls). The city of Rome, with its landscape and vitality, helped to improve not only his health, but also his mood, as it was noticed by his friends. Through the fragment Rim (Rome) and the epistolary in the eleventh volume of Polnoe sobranie sočinenij (Complete Works), we can gather information, emotions and feelings that help us get to know the writer better. The dissertation aims to analyse and understand Gogol’s opinions on Rome, by leaving behind the poetics and what has been already widely examined. The topic is summarised in three chapters. The first chapter focuses on Gogol's relationship with landscape, naturalistic, architectural and artistic beauty. The second, concerns his considerations on Italian women, Italians and festivals. Finally, the last one analyses the complex relationship between Gogol' and food.
La Dissertazione finale si propone di presentare l’immagine di Roma nella visione gogoliana. Numerosi scrittori russi hanno soggiornato in Italia, da Gor’kij a Dostoevskij, ma Gogol’, è l’unico che descrive la Penisola come la sua “patria dell’anima”, senza mai dimenticare però la Russia. Lo scrittore trascorse nella Capitale gli anni dal 1837 al 1846, e proprio in questo periodo, Gogol’ è più sereno, riuscendo persino a comporre il celebre romanzo Mërtvye Duši (Anime Morte). La città di Roma, con il suo paesaggio e con la sua vitalità, contribuisce a migliorare la sua salute, ma anche il suo umore, come testimoniano gli amici che si recavano in visita da lui. Attraverso il frammento Rim (Roma) e l’epistolario nell’undicesimo volume di Polnoe sobranie sočinenij (Opere complete), possiamo raccogliere informazioni, emozioni, sensazioni e sentimenti che ci aiutano a conoscere meglio lo scrittore. La Dissertazione verte ad approfondire e conoscere il pensiero gogoliano su Roma e ciò che lo circonda, distanziandoci dalla poetica e da ciò che è stato già ampiamente trattato. Il filo conduttore di questo percorso è sintetizzato in tre capitoli. Il primo capitolo pone l’attenzione sul rapporto tra Gogol’ e la bellezza paesaggistica, naturalistica, architettonica e artistica. Il secondo raccoglie le considerazioni dello scrittore sulle donne italiane, gli italiani e le feste. Infine, l’ultimo capitolo si propone di analizzare il complesso rapporto tra Gogol’ e il cibo.
ROMA ATTRAVERSO GLI OCCHI DI GOGOL'
SEGINO, VALERIA
2022/2023
Abstract
La Dissertazione finale si propone di presentare l’immagine di Roma nella visione gogoliana. Numerosi scrittori russi hanno soggiornato in Italia, da Gor’kij a Dostoevskij, ma Gogol’, è l’unico che descrive la Penisola come la sua “patria dell’anima”, senza mai dimenticare però la Russia. Lo scrittore trascorse nella Capitale gli anni dal 1837 al 1846, e proprio in questo periodo, Gogol’ è più sereno, riuscendo persino a comporre il celebre romanzo Mërtvye Duši (Anime Morte). La città di Roma, con il suo paesaggio e con la sua vitalità, contribuisce a migliorare la sua salute, ma anche il suo umore, come testimoniano gli amici che si recavano in visita da lui. Attraverso il frammento Rim (Roma) e l’epistolario nell’undicesimo volume di Polnoe sobranie sočinenij (Opere complete), possiamo raccogliere informazioni, emozioni, sensazioni e sentimenti che ci aiutano a conoscere meglio lo scrittore. La Dissertazione verte ad approfondire e conoscere il pensiero gogoliano su Roma e ciò che lo circonda, distanziandoci dalla poetica e da ciò che è stato già ampiamente trattato. Il filo conduttore di questo percorso è sintetizzato in tre capitoli. Il primo capitolo pone l’attenzione sul rapporto tra Gogol’ e la bellezza paesaggistica, naturalistica, architettonica e artistica. Il secondo raccoglie le considerazioni dello scrittore sulle donne italiane, gli italiani e le feste. Infine, l’ultimo capitolo si propone di analizzare il complesso rapporto tra Gogol’ e il cibo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/107167