ABSTRACT Gli scacchi sono uno dei giochi più antichi e famosi al mondo. La maggior parte dei testi a essi dedicati è di carattere pratico, finalizzato a migliorare la tecnica dei giocatori. Esistono, tuttavia, una serie di esempi di testi letterari e di film dedicati al tema degli scacchi che hanno avuto un discreto successo, anche per le loro significative implicazioni simboliche. Lo scopo di questa ricerca è indagare ed esporre il ruolo degli scacchi nelle opere letterarie e cinematografiche del XX secolo. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario selezionare gli autori e le opere più rappresentative, operando un criterio che si basa non soltanto sulla diffusione delle stesse, ma anche sulla varietà di tematiche rappresentate attraverso la scacchiera. Per questo si è scelto di analizzare la Schachnovelle di Stefan Zweig (1942) e La Variante di Lüneburg di Paolo Maurensig (1993), testi che indagano a fondo la simbologia della scacchiera e la psicologia dello scacchista. Sul fronte cinematografico sono invece esaminati Il Settimo Sigillo di Ingmar Bergman (1957) e La Grande Partita di Edward Zwick (2014). Il primo rappresenta la dimensione allegorica della scacchiera, il secondo la facoltà degli scacchi di mettere in scena lo scontro tra due visioni politiche opposte.
GLI SCACCHI NELLA LETTERATURA E NEL CINEMA DEL NOVECENTO
MARENGO, GIOVANNI
2022/2023
Abstract
ABSTRACT Gli scacchi sono uno dei giochi più antichi e famosi al mondo. La maggior parte dei testi a essi dedicati è di carattere pratico, finalizzato a migliorare la tecnica dei giocatori. Esistono, tuttavia, una serie di esempi di testi letterari e di film dedicati al tema degli scacchi che hanno avuto un discreto successo, anche per le loro significative implicazioni simboliche. Lo scopo di questa ricerca è indagare ed esporre il ruolo degli scacchi nelle opere letterarie e cinematografiche del XX secolo. Per raggiungere tale obiettivo è stato necessario selezionare gli autori e le opere più rappresentative, operando un criterio che si basa non soltanto sulla diffusione delle stesse, ma anche sulla varietà di tematiche rappresentate attraverso la scacchiera. Per questo si è scelto di analizzare la Schachnovelle di Stefan Zweig (1942) e La Variante di Lüneburg di Paolo Maurensig (1993), testi che indagano a fondo la simbologia della scacchiera e la psicologia dello scacchista. Sul fronte cinematografico sono invece esaminati Il Settimo Sigillo di Ingmar Bergman (1957) e La Grande Partita di Edward Zwick (2014). Il primo rappresenta la dimensione allegorica della scacchiera, il secondo la facoltà degli scacchi di mettere in scena lo scontro tra due visioni politiche opposte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/107139