Liberal democracy is an essential element composing the liberal international order. It is easier for democratic states to cooperate, to develop a higher capacity of openness to manage conflicts and interdependence. Liberal democracy is able to create an international context in which economic growth, health and security could develop. Actually, liberal international order and democracies are in a period of crisis. The aim of this thesis is to analyse the capacity of the Biden’s proposal of a ‘Summit for democracy’, to have an impact on the consolidation of democracy in the international system, even in a period of regression of the democratic and liberal paradigm. This goal is persued analyzing the founding elements and historic evolution of the liberal international paradigm compared with the Biden’s foreign policy. The aim is to understand the impact that democracies can have in restoring an international system that is rules-based, multilateral, without the risk of an armed conflict. It is necessary to reassess the liberal internationalism principles: cooperation, multilateralism, collective security, strong internationals institutions and democracy. Biden’s agenda for democratic renewal could be useful in restore not only the U.S. international power, but liberals principals and democracies too. The impact of the Summit for democracy on the international order could develop a bi-directional logic. It compare two different typologies of government, democracies and autocracies. This imply difficulties to cooperate, to manage economic interdependence and to consolidate peace and liberties.

L’ordine internazionale liberale affronta oggi una sfida esistenziale: la crisi della democrazia liberale a livello globale. Questa forma di governo è centrale nell’ordine liberale per la sua apertura agli altri stati, per una maggiore propensione, rispetto a regimi illiberali e autocratici, alla cooperazione tra stati nel gestire le controversie e l’interdipendenza, ma anche per creare un contesto internazionale in cui si sviluppi e consolidi crescita economica, benessere e sicurezza. Attualmente le democrazie liberali, che dal secondo dopo-Guerra sono state centrali nell’ordine internazionale liberale, attraversano una fase di crisi. Occorre, quindi, analizzare se la proposta di Biden del ‘Summit for democracy’ possa essere un’efficace politica per consolidare nuovamente le democrazie all’interno dell’ordine internazionale a carattere liberale, rafforzandolo. Analizzando l’evoluzione storica e le caratteristiche fondanti l’ordine internazionale liberale e la politica estera dell’amministrazione Biden, ci si propone di comprendere l’impatto che le democrazie hanno sull’ordine internazionale e come consolidare un ordine liberale che risolva le controversie all’interno di istituzioni multilaterali, senza il ricorso a conflitti armati. Oggi più che in altre epoche, è necessario rifondare i principi liberali dell’ordine: reciproca cooperazione e collaborazione, multilateralismo, costruzione di una comunità di sicurezza in seno a sempre più robuste organizzazioni internazionali. L’impatto sull’ordine internazionale di una policy, come i Summit, che inevitabilmente mette a confronto due forme di governo, democrazie e autocrazie, rischia di favorire una dinamica duale in cui si scontrano due modelli. Un ordine maggiormente conflittuale, con una logica divisiva che contrappone e mette in competizione modalità di governo differenti, comporta una minore capacità di cooperazione, di gestione dell’interdipendenza e di costruzione della stabilità e della pace.

L'ordine internazionale liberale e la crisi delle democrazie: la politica dell'amministrazione Biden

MOSSO, CARLO
2022/2023

Abstract

L’ordine internazionale liberale affronta oggi una sfida esistenziale: la crisi della democrazia liberale a livello globale. Questa forma di governo è centrale nell’ordine liberale per la sua apertura agli altri stati, per una maggiore propensione, rispetto a regimi illiberali e autocratici, alla cooperazione tra stati nel gestire le controversie e l’interdipendenza, ma anche per creare un contesto internazionale in cui si sviluppi e consolidi crescita economica, benessere e sicurezza. Attualmente le democrazie liberali, che dal secondo dopo-Guerra sono state centrali nell’ordine internazionale liberale, attraversano una fase di crisi. Occorre, quindi, analizzare se la proposta di Biden del ‘Summit for democracy’ possa essere un’efficace politica per consolidare nuovamente le democrazie all’interno dell’ordine internazionale a carattere liberale, rafforzandolo. Analizzando l’evoluzione storica e le caratteristiche fondanti l’ordine internazionale liberale e la politica estera dell’amministrazione Biden, ci si propone di comprendere l’impatto che le democrazie hanno sull’ordine internazionale e come consolidare un ordine liberale che risolva le controversie all’interno di istituzioni multilaterali, senza il ricorso a conflitti armati. Oggi più che in altre epoche, è necessario rifondare i principi liberali dell’ordine: reciproca cooperazione e collaborazione, multilateralismo, costruzione di una comunità di sicurezza in seno a sempre più robuste organizzazioni internazionali. L’impatto sull’ordine internazionale di una policy, come i Summit, che inevitabilmente mette a confronto due forme di governo, democrazie e autocrazie, rischia di favorire una dinamica duale in cui si scontrano due modelli. Un ordine maggiormente conflittuale, con una logica divisiva che contrappone e mette in competizione modalità di governo differenti, comporta una minore capacità di cooperazione, di gestione dell’interdipendenza e di costruzione della stabilità e della pace.
ITA
Liberal democracy is an essential element composing the liberal international order. It is easier for democratic states to cooperate, to develop a higher capacity of openness to manage conflicts and interdependence. Liberal democracy is able to create an international context in which economic growth, health and security could develop. Actually, liberal international order and democracies are in a period of crisis. The aim of this thesis is to analyse the capacity of the Biden’s proposal of a ‘Summit for democracy’, to have an impact on the consolidation of democracy in the international system, even in a period of regression of the democratic and liberal paradigm. This goal is persued analyzing the founding elements and historic evolution of the liberal international paradigm compared with the Biden’s foreign policy. The aim is to understand the impact that democracies can have in restoring an international system that is rules-based, multilateral, without the risk of an armed conflict. It is necessary to reassess the liberal internationalism principles: cooperation, multilateralism, collective security, strong internationals institutions and democracy. Biden’s agenda for democratic renewal could be useful in restore not only the U.S. international power, but liberals principals and democracies too. The impact of the Summit for democracy on the international order could develop a bi-directional logic. It compare two different typologies of government, democracies and autocracies. This imply difficulties to cooperate, to manage economic interdependence and to consolidate peace and liberties.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/107019