BACKGROUND AND OBJECTIVES. Nocturnal enuresis is characterized by the involuntary release of urine during the night in children older than 5 y.o. It has several comorbidities, such as obesity and obstructive Sleep Apnea Syndrome (OSAS), defined by episodes of hypopnea and/or intermittent obstruction of the upper airways, which impairs nocturnal ventilation. In literature there is a lack of studies that clarify a precise correlation between the three conditions. The present study was conducted with the aim of investigating this association, studying the pediatric population referring to Regina Margherita Children's Hospital in Turin (OIRM) and, in particular, investigating the prevalence of obesity in this cohort, its association with the type of enuresis or the necessary therapy, and by searching through questionnaires the possible coexistence of these conditions in patients followed in the respective specialist clinics. PATIENTS AND METHODS. This work is the synthesis of a retrospective and a descriptive observational study. In the first study, 79 patients between 5 and 14 years old, evaluated for enuresis at the OIRM Urology Clinic in the period 2019-2021, were recruited. The prevalence of obesity was calculated and, based on the body mass index (BMI), the patients were divided into obese and not, and compared in terms of familiarity, type of enuresis, low urinary tract symptoms (LUTS), urinary tract infections (UTI), bowel alterations, ultrasound (US) abnormalities and therapeutic response. The second study was conducted by administering validated questionnaires for the study of sleep quality, OSAS risk and enuresis to obese patients followed for enuresis, essential obesity and OSAS in Urology, Endocrinology and Otolaryngology clinics, respectively. RESULTS. Female gender resulted prevalent among patients with familiarity for enuresis (p value 0.02), even if this evidence is still to be confirmed in literature. The prevalence of excess weight in the cohort was 27.8%, with no differences based on the age group. From the comparisons between obese and normal-weight patients, no differences were highlighted in terms of type of enuresis (primary vs secondary and monosymptomatic vs not monosymptomatic), LUTS, UTI, bowel alterations or US abnormalities, but obese patients resulted to require a combined therapy in a significantly higher rate than normal-weight patients (respectively 72.7% vs 43.9%, p value 0.02). The use of specific questionnaires for OSAS and enuresis allowed to investigate the coexistence of these conditions, without adding further medicalization for the recruited subjects, representing a potential screening tool. CONCLUSIONS. The higher prevalence of female gender among patients with familiarity for enuresis represents a considerable datum in assessing which patients are at a greater risk of developing this condition. Excess weight was found to be a determining factor in the therapeutic response. The collected data, although preliminary and worthy of further study in future multicentre studies, underline the indication for targeted therapeutic management in obese enuretic patients. Finally, the use of questionnaires has highlighted their usefulness in clinical practice to investigate associated pathological conditions and start a multidisciplinary management.
BACKGROUND E OBIETTIVI. L’enuresi notturna consiste nella perdita involontaria di urina durante la notte in bambini di età > 5 anni. Tra le comorbidità si annoverano l’obesità e la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), definita da episodi di ipopnea e/o intermittente ostruzione delle vie aeree superiori, che alterano la ventilazione notturna. In letteratura mancano studi che definiscano una precisa correlazione fra le tre patologie. Questo studio è stato condotto con lo scopo di approfondire tale associazione, studiando la popolazione pediatrica afferente all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (OIRM) e, in particolare, indagando la prevalenza di obesità in questa coorte, la sua associazione con la tipologia di enuresi o la terapia necessaria, e ricercando tramite questionari l’eventuale compresenza di tali condizioni nei pazienti seguiti nei rispettivi ambulatori specialistici. PAZIENTI E METODI. La presente tesi è la sintesi di uno studio retrospettivo e uno descrittivo osservazionale. Nel primo studio sono stati reclutati 79 pazienti di 5-14 anni, valutati per enuresi presso l’Urologia OIRM fra il 2019 e il 2021. E’ stata calcolata la prevalenza di obesità e, in base all’indice di massa corporea (BMI), i pazienti sono stati suddivisi in obesi e non, e confrontati in termini di familiarità, tipo di enuresi, sintomi del basso tratto urinario (LUTS), infezioni delle vie urinarie (IVU), disturbi dell’alvo, anomalie ecografiche e risposta terapeutica. Il secondo studio è stato condotto somministrando questionari validati per lo studio della qualità del sonno, del rischio di OSAS e dell’enuresi ai pazienti con eccesso ponderale seguiti per enuresi, obesità essenziale e OSAS nei rispettivi ambulatori. RISULTATI. Il sesso femminile è risultato prevalente fra i pazienti con familiarità per enuresi (p value 0,02), dato tuttavia ancora da confermare in letteratura. La prevalenza di eccesso ponderale nella coorte è pari al 27.8%, senza differenze in base all’età. Dai confronti fra i pazienti obesi e normopeso, non sono state evidenziate differenze in termini di tipologia di enuresi (primaria vs secondaria e monosintomatica vs non monosintomatica), LUTS, IVU, disturbi dell’alvo o anomalie ecografiche, ma è emerso che i pazienti obesi necessitano maggiormente di una terapia combinata rispetto ai normopeso (rispettivamente 72.7% vs 43.9%, p value 0,02). L’utilizzo di questionari specifici per OSAS e enuresi ha permesso di indagare la possibile coesistenza delle 2 condizioni, senza aggiungere ulteriore medicalizzazione dei soggetti reclutati, rappresentando un potenziale strumento di screening. CONCLUSIONI. La maggiore prevalenza del sesso femminile fra i pazienti con familiarità per enuresi rappresenta un dato di cui tener conto per valutare coloro che sono più a rischio di questa condizione. L’eccesso ponderale è risultato un fattore determinante nella risposta terapeutica. Seppur preliminare e con necessità di approfondimento in studi multicentrici futuri, tale riscontro sottolinea l’indicazione ad una gestione terapeutica mirata nei pazienti enuretici obesi. Infine, l’impiego dei questionari ne ha evidenziato l’utilità nella pratica clinica per indagare condizioni patologiche associate ed avviare una presa in carico multidisciplinare.
Correlazioni fra enuresi, obesità e sindrome delle apnee ostruttive del sonno in età pediatrica
GARZOTTO, ALICE
2021/2022
Abstract
BACKGROUND E OBIETTIVI. L’enuresi notturna consiste nella perdita involontaria di urina durante la notte in bambini di età > 5 anni. Tra le comorbidità si annoverano l’obesità e la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), definita da episodi di ipopnea e/o intermittente ostruzione delle vie aeree superiori, che alterano la ventilazione notturna. In letteratura mancano studi che definiscano una precisa correlazione fra le tre patologie. Questo studio è stato condotto con lo scopo di approfondire tale associazione, studiando la popolazione pediatrica afferente all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (OIRM) e, in particolare, indagando la prevalenza di obesità in questa coorte, la sua associazione con la tipologia di enuresi o la terapia necessaria, e ricercando tramite questionari l’eventuale compresenza di tali condizioni nei pazienti seguiti nei rispettivi ambulatori specialistici. PAZIENTI E METODI. La presente tesi è la sintesi di uno studio retrospettivo e uno descrittivo osservazionale. Nel primo studio sono stati reclutati 79 pazienti di 5-14 anni, valutati per enuresi presso l’Urologia OIRM fra il 2019 e il 2021. E’ stata calcolata la prevalenza di obesità e, in base all’indice di massa corporea (BMI), i pazienti sono stati suddivisi in obesi e non, e confrontati in termini di familiarità, tipo di enuresi, sintomi del basso tratto urinario (LUTS), infezioni delle vie urinarie (IVU), disturbi dell’alvo, anomalie ecografiche e risposta terapeutica. Il secondo studio è stato condotto somministrando questionari validati per lo studio della qualità del sonno, del rischio di OSAS e dell’enuresi ai pazienti con eccesso ponderale seguiti per enuresi, obesità essenziale e OSAS nei rispettivi ambulatori. RISULTATI. Il sesso femminile è risultato prevalente fra i pazienti con familiarità per enuresi (p value 0,02), dato tuttavia ancora da confermare in letteratura. La prevalenza di eccesso ponderale nella coorte è pari al 27.8%, senza differenze in base all’età. Dai confronti fra i pazienti obesi e normopeso, non sono state evidenziate differenze in termini di tipologia di enuresi (primaria vs secondaria e monosintomatica vs non monosintomatica), LUTS, IVU, disturbi dell’alvo o anomalie ecografiche, ma è emerso che i pazienti obesi necessitano maggiormente di una terapia combinata rispetto ai normopeso (rispettivamente 72.7% vs 43.9%, p value 0,02). L’utilizzo di questionari specifici per OSAS e enuresi ha permesso di indagare la possibile coesistenza delle 2 condizioni, senza aggiungere ulteriore medicalizzazione dei soggetti reclutati, rappresentando un potenziale strumento di screening. CONCLUSIONI. La maggiore prevalenza del sesso femminile fra i pazienti con familiarità per enuresi rappresenta un dato di cui tener conto per valutare coloro che sono più a rischio di questa condizione. L’eccesso ponderale è risultato un fattore determinante nella risposta terapeutica. Seppur preliminare e con necessità di approfondimento in studi multicentrici futuri, tale riscontro sottolinea l’indicazione ad una gestione terapeutica mirata nei pazienti enuretici obesi. Infine, l’impiego dei questionari ne ha evidenziato l’utilità nella pratica clinica per indagare condizioni patologiche associate ed avviare una presa in carico multidisciplinare.| File | Dimensione | Formato | |
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