La presente dissertazione si pone come obiettivo la comprensione e l’analisi del ruolo del Servizio Sociale nel contrastare il fenomeno sociale della povertà educativa; in particolar modo si propone di analizzare come la professione di assistente sociale possa essere utilizzata al servizio della comunità, per creare e curare reti solidaristiche intorno alle persone. Per poter comprendere meglio quanto appena esplicato, la sottoscritta ha scelto di analizzare la figura dell’AS all’interno della Casa del Quartiere di Barriera di Milano, studiando come i principi e il metodo professionale forniscano gli strumenti per operare al contrasto della povertà educativa, coordinando il lavoro di rete. Il primo capitolo si concentra sull’analisi del fenomeno della povertà educativa, fornendo le informazioni necessarie a comprendere che cosa esso rappresenti, quali rischi comporti, in seguito a che cosa possa scaturire e quale sia la sua incidenza sul territorio analizzato. Successivamente, nel secondo capitolo, la sottoscritta ha analizzato il lavoro di rete nel Servizio Sociale, in particolar modo nel servizio sociale di comunità. La scelta è stata quella di studiare come il lavoro di rete sia presente nell’attuazione delle politiche sociali, comprendendo come i diversi sviluppi del welfare state abbiano portato risultati di compartecipazione diversi nei diversi paesi europei. Al termine del secondo capitolo viene riportato un esempio di lavoro di rete torinese: il progetto Take Care, che nasce, anche, per contrastare la povertà educativa, coinvolgendo come protagonisti diversi attori e diventato uno strumento per poter esercitare la professionalità all’interno del welfare di prossimità. Attraverso la visione di video girati all’interno delle Case del Quartiere dagli operatori delle stesse, ho potuto comprendere come il servizio sociale di comunità si possa servire del lavoro di rete per permettere al professionista di esercitare il proprio mandato professionale, nel rispetto del Codice Deontologico. Infine, nel terzo e ultimo capitolo, a partire dall'intervista che ho svolto all'assistente sociale della CdQ di Barriera di Milano, ho sviluppato un ragionamento su quanto sia fondamentale la sua professionalità all'interno del servizio e nel contrasto alla povertà educativa. Si è, inoltre, trattato il tema di come e quanto la professionalità venga riconosciuta dall'Ente datore di lavoro.
Il ruolo del Servizio Sociale e del lavoro di rete nel contrasto alla povertà educativa. La Casa del Quartiere a Torino: studio di una realtà operativa
BARCAROLI, AGNESE
2022/2023
Abstract
La presente dissertazione si pone come obiettivo la comprensione e l’analisi del ruolo del Servizio Sociale nel contrastare il fenomeno sociale della povertà educativa; in particolar modo si propone di analizzare come la professione di assistente sociale possa essere utilizzata al servizio della comunità, per creare e curare reti solidaristiche intorno alle persone. Per poter comprendere meglio quanto appena esplicato, la sottoscritta ha scelto di analizzare la figura dell’AS all’interno della Casa del Quartiere di Barriera di Milano, studiando come i principi e il metodo professionale forniscano gli strumenti per operare al contrasto della povertà educativa, coordinando il lavoro di rete. Il primo capitolo si concentra sull’analisi del fenomeno della povertà educativa, fornendo le informazioni necessarie a comprendere che cosa esso rappresenti, quali rischi comporti, in seguito a che cosa possa scaturire e quale sia la sua incidenza sul territorio analizzato. Successivamente, nel secondo capitolo, la sottoscritta ha analizzato il lavoro di rete nel Servizio Sociale, in particolar modo nel servizio sociale di comunità. La scelta è stata quella di studiare come il lavoro di rete sia presente nell’attuazione delle politiche sociali, comprendendo come i diversi sviluppi del welfare state abbiano portato risultati di compartecipazione diversi nei diversi paesi europei. Al termine del secondo capitolo viene riportato un esempio di lavoro di rete torinese: il progetto Take Care, che nasce, anche, per contrastare la povertà educativa, coinvolgendo come protagonisti diversi attori e diventato uno strumento per poter esercitare la professionalità all’interno del welfare di prossimità. Attraverso la visione di video girati all’interno delle Case del Quartiere dagli operatori delle stesse, ho potuto comprendere come il servizio sociale di comunità si possa servire del lavoro di rete per permettere al professionista di esercitare il proprio mandato professionale, nel rispetto del Codice Deontologico. Infine, nel terzo e ultimo capitolo, a partire dall'intervista che ho svolto all'assistente sociale della CdQ di Barriera di Milano, ho sviluppato un ragionamento su quanto sia fondamentale la sua professionalità all'interno del servizio e nel contrasto alla povertà educativa. Si è, inoltre, trattato il tema di come e quanto la professionalità venga riconosciuta dall'Ente datore di lavoro.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/106864