The evolution of family types is a significant aspect that reflects social and cultural changes in Italy. Adoptive, recomposed, de facto, same-sex parenting families, those who resort to assisted procreation, etc., are expressions of a society in constant transformation. These varied and heterogeneous family forms require us to reflect on the foundations of our conception of family. In this paper, I will focus in particular on same-sex parenting families, the path of filiation and parenting and how they participate in community and social life. These are families that, in the Italian context, ask to be recognized, legitimized and symbolized. Normative and symbolic gaps qualify the creation, composition and legitimacy of these new nuclei, which in a continuous work are created, formed and adapted to the social context in which they are present. What will emerge will be the stories of the families interviewed, in particular the long journey of filiation that involves in the first place the acceptance of one's homosexuality, up to the access to medically assisted procreation techniques and the true or symbolic legitimization of all the parental figures who have intentionally taken part in the parental project; in addition, a space will be devoted to the the everyday life of the homogenous family and to the relationship with the outside world - consisting of visibility, participation and inclusion in the social context. Another dimension will also be emphasized, namely that of "kinship," which consists of the transformation of the new born into a "child" and a "relative" in its own right, with its inclusion "in a meaningful and permanent relationship with a group of people, a relationship that is expressed through a parental idiom" (Howell, 2007). The parental roles and bonds that are created often lack legitimacy and need to find a space and new forms of naming. Being a family, in the homosexual context, is an ever-evolving process that demands from families a constant emotional investment, a legitimacy at the cultural, social, and symbolic levels that, perhaps, in some circumstances is moving toward increasingly complete acceptance. The families interviewed reside in towns of a few thousand people, but contrary to common thinking, they have found a place to live entirely, in the normality of everyday life and in the full knowledge that they are 'other' families, whose composition diverges from the classic traditional family based on biological and genetic assumptions, but with the same ways of 'being' and living the family. "To say 'normal' today is not only to stick to what normally happens, but also to be concerned with what common sense assumes with this term, for example, the ownership or properties of something that does not deviate from the average, from the spontaneous, standardized course of things" (Solinas, 2013). Parenthood is profoundly redefined by the 'intentionality of being a parent, a fact that sanctions the disappearance of the generation/filiation (the parent is not necessarily the one who generates) and therefore opens the space for the "multiplication" of parental figures and the multiplication of procreation "workers" (donors, donor women, pregnant women, fertility clinics, etc.). The process of " having children" goes beyond the simple biological act of conception, gestation and childbirth and the union of a man and a woman: it must transform into a filiation relationship and become a social fact (Cadoret, 2008)

L'evoluzione delle tipologie familiari è un aspetto significativo che riflette i cambiamenti sociali e culturali in Italia. Le famiglie adottive, ricomposte, di fatto, omogenitoriali, coloro che ricorrono alla procreazione assistita, ecc., sono espressione di una società in continua trasformazione. Queste forme familiari varie ed eterogenee pongono la necessità di riflettere sulle fondamenta della nostra concezione di famiglia. In questo elaborato mi focalizzerò in particolare sulle famiglie omogenitoriali, sul percorso di filiazione e genitorialità e sulle modalità di queste di partecipare alla vita comunitaria e sociale. Sono famiglie che, nel contesto italiano, richiedono ancora di essere riconosciute, legittimate e simbolizzate. Vuoti normativi e simbolici qualificano la creazione, la composizione e la legittimità di questi nuovi nuclei, che in un lavorio continuo si creano, si formano e si adattano al contesto sociale in cui sono presenti. Quello che emergerà saranno i racconti delle famiglie intervistate, in particolare il lungo percorso di filiazione che prevede in primo luogo l’accettazione della propria omosessualità, sino all’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita e alla legittimazione vera o simbolica di tutte le figure genitoriali che hanno intenzionalmente preso parte al progetto genitoriale; inoltre uno spazio verrà dedicato alla quotidianità della famiglia omogenitoriale e al rapporto con l’esterno – costituto da visibilità, partecipazione e inclusione nel contesto sociale. Verrà inoltre sottolineata un’altra dimensione ovvero quella dell’“imparentamento”, che consiste nella trasformazione del nuovo nato in un “figlio” e in un “parente” a tutti gli effetti, con il suo inserimento “in una relazione significativa e permanente con un gruppo di persone, relazione che viene espressa attraverso un idioma parentale” (Howell, 2007). I ruoli e i legami parentali che si creano sono spesso privi di legittimazione e necessitano di trovare uno spazio e nuove forme di nominazione. Essere famiglia, nel contesto omosessuale, è un processo in continua evoluzione che chiede alle famiglie un investimento emotivo costante, una legittimità a livello culturale, sociale, simbolico che, forse, in alcune circostanze si sta muovendo verso un’accettazione sempre più completa. Le famiglie intervistate risiedono in paesi di poche migliaia di persone, ma contrariamente al pensiero comune, hanno trovato un posto in cui vivere interamente, nella normalità della quotidianità e nella piena consapevolezza di essere famiglie ‘altre’, la cui composizione diverge dalla classica famiglia tradizionale basata su presupposti biologici e genetici ma con le stesse modalità di ‘essere’ e vivere la famiglia. “Dire ‘normale’ oggi non vuol dire solo attenersi a ciò che normalmente succede, ma anche interessarsi di ciò che il senso comune presuppone con questo termine, per esempio la proprietà o le proprietà di qualcosa che non si allontana dalla media, dallo spontaneo, standardizzato andamento delle cose” (Solinas, 2013). La genitorialità è ridefinita profondamente dall’ intenzionalità di essere genitori, un fatto che sancisce il venir meno del nesso generazione/filiazione (il genitore non è necessariamente colui che genera) e che pertanto apre lo spazio alla “moltiplicazione” delle figure genitoriali e alla moltiplicazione degli “addetti” alla procreazione (donatori, donatrici, gestanti, cliniche della fertilità, ecc.). Il processo di "fare figli" va oltre il semplice atto biologico del concepimento, della gestazione e del parto e dell’unione di un uomo ed una donna: deve trasformarsi in rapporto di filiazione e diventare fatto sociale (Cadoret, 2008).

Fare ed essere famiglia: percorsi di filiazione ed omogenitorialità nel contesto italiano

MANERA, SABRINA
2022/2023

Abstract

L'evoluzione delle tipologie familiari è un aspetto significativo che riflette i cambiamenti sociali e culturali in Italia. Le famiglie adottive, ricomposte, di fatto, omogenitoriali, coloro che ricorrono alla procreazione assistita, ecc., sono espressione di una società in continua trasformazione. Queste forme familiari varie ed eterogenee pongono la necessità di riflettere sulle fondamenta della nostra concezione di famiglia. In questo elaborato mi focalizzerò in particolare sulle famiglie omogenitoriali, sul percorso di filiazione e genitorialità e sulle modalità di queste di partecipare alla vita comunitaria e sociale. Sono famiglie che, nel contesto italiano, richiedono ancora di essere riconosciute, legittimate e simbolizzate. Vuoti normativi e simbolici qualificano la creazione, la composizione e la legittimità di questi nuovi nuclei, che in un lavorio continuo si creano, si formano e si adattano al contesto sociale in cui sono presenti. Quello che emergerà saranno i racconti delle famiglie intervistate, in particolare il lungo percorso di filiazione che prevede in primo luogo l’accettazione della propria omosessualità, sino all’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita e alla legittimazione vera o simbolica di tutte le figure genitoriali che hanno intenzionalmente preso parte al progetto genitoriale; inoltre uno spazio verrà dedicato alla quotidianità della famiglia omogenitoriale e al rapporto con l’esterno – costituto da visibilità, partecipazione e inclusione nel contesto sociale. Verrà inoltre sottolineata un’altra dimensione ovvero quella dell’“imparentamento”, che consiste nella trasformazione del nuovo nato in un “figlio” e in un “parente” a tutti gli effetti, con il suo inserimento “in una relazione significativa e permanente con un gruppo di persone, relazione che viene espressa attraverso un idioma parentale” (Howell, 2007). I ruoli e i legami parentali che si creano sono spesso privi di legittimazione e necessitano di trovare uno spazio e nuove forme di nominazione. Essere famiglia, nel contesto omosessuale, è un processo in continua evoluzione che chiede alle famiglie un investimento emotivo costante, una legittimità a livello culturale, sociale, simbolico che, forse, in alcune circostanze si sta muovendo verso un’accettazione sempre più completa. Le famiglie intervistate risiedono in paesi di poche migliaia di persone, ma contrariamente al pensiero comune, hanno trovato un posto in cui vivere interamente, nella normalità della quotidianità e nella piena consapevolezza di essere famiglie ‘altre’, la cui composizione diverge dalla classica famiglia tradizionale basata su presupposti biologici e genetici ma con le stesse modalità di ‘essere’ e vivere la famiglia. “Dire ‘normale’ oggi non vuol dire solo attenersi a ciò che normalmente succede, ma anche interessarsi di ciò che il senso comune presuppone con questo termine, per esempio la proprietà o le proprietà di qualcosa che non si allontana dalla media, dallo spontaneo, standardizzato andamento delle cose” (Solinas, 2013). La genitorialità è ridefinita profondamente dall’ intenzionalità di essere genitori, un fatto che sancisce il venir meno del nesso generazione/filiazione (il genitore non è necessariamente colui che genera) e che pertanto apre lo spazio alla “moltiplicazione” delle figure genitoriali e alla moltiplicazione degli “addetti” alla procreazione (donatori, donatrici, gestanti, cliniche della fertilità, ecc.). Il processo di "fare figli" va oltre il semplice atto biologico del concepimento, della gestazione e del parto e dell’unione di un uomo ed una donna: deve trasformarsi in rapporto di filiazione e diventare fatto sociale (Cadoret, 2008).
ITA
The evolution of family types is a significant aspect that reflects social and cultural changes in Italy. Adoptive, recomposed, de facto, same-sex parenting families, those who resort to assisted procreation, etc., are expressions of a society in constant transformation. These varied and heterogeneous family forms require us to reflect on the foundations of our conception of family. In this paper, I will focus in particular on same-sex parenting families, the path of filiation and parenting and how they participate in community and social life. These are families that, in the Italian context, ask to be recognized, legitimized and symbolized. Normative and symbolic gaps qualify the creation, composition and legitimacy of these new nuclei, which in a continuous work are created, formed and adapted to the social context in which they are present. What will emerge will be the stories of the families interviewed, in particular the long journey of filiation that involves in the first place the acceptance of one's homosexuality, up to the access to medically assisted procreation techniques and the true or symbolic legitimization of all the parental figures who have intentionally taken part in the parental project; in addition, a space will be devoted to the the everyday life of the homogenous family and to the relationship with the outside world - consisting of visibility, participation and inclusion in the social context. Another dimension will also be emphasized, namely that of "kinship," which consists of the transformation of the new born into a "child" and a "relative" in its own right, with its inclusion "in a meaningful and permanent relationship with a group of people, a relationship that is expressed through a parental idiom" (Howell, 2007). The parental roles and bonds that are created often lack legitimacy and need to find a space and new forms of naming. Being a family, in the homosexual context, is an ever-evolving process that demands from families a constant emotional investment, a legitimacy at the cultural, social, and symbolic levels that, perhaps, in some circumstances is moving toward increasingly complete acceptance. The families interviewed reside in towns of a few thousand people, but contrary to common thinking, they have found a place to live entirely, in the normality of everyday life and in the full knowledge that they are 'other' families, whose composition diverges from the classic traditional family based on biological and genetic assumptions, but with the same ways of 'being' and living the family. "To say 'normal' today is not only to stick to what normally happens, but also to be concerned with what common sense assumes with this term, for example, the ownership or properties of something that does not deviate from the average, from the spontaneous, standardized course of things" (Solinas, 2013). Parenthood is profoundly redefined by the 'intentionality of being a parent, a fact that sanctions the disappearance of the generation/filiation (the parent is not necessarily the one who generates) and therefore opens the space for the "multiplication" of parental figures and the multiplication of procreation "workers" (donors, donor women, pregnant women, fertility clinics, etc.). The process of " having children" goes beyond the simple biological act of conception, gestation and childbirth and the union of a man and a woman: it must transform into a filiation relationship and become a social fact (Cadoret, 2008)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/106860