Disuguaglianze di genere nel mondo degli scacchi

This study addresses the significant gender disparity within chess world, where women's representation remains notably low, with less than 5% of international tournament entries and a mere 1% of Grandmasters being female. This research delves into the multifaceted causes behind this imbalance, driven by the author's passion for both chess and sociology. The study explores the intriguing intersections between seemingly disparate fields that collectively shape women's engagement in competitive activities. The primary objective of the study is to comprehensively examine the factors influencing the experiences of women in chess. This entails an investigation into the reasons prompting women to disengage from sports at an early age and to exhibit reluctance towards competitive settings, often leading to suboptimal performance. To achieve this goal, the study draws upon existing literature encompassing competitive environments, alongside an original dataset comprising data from 840 long-duration chess games. Notably, the focus on extended-time games, where participants are free from time constraints, is a unique aspect of the research. Using the parameter called 'centipawn loss', it will be shown how women make more mistakes when playing against a man. Looking at the different outputs, however, women who draw or win play better than men who draw or win. The study's significance lies in its capacity to spotlight critical gender-related aspects within society. Using the chess environment as a lens, the research underscores how gender inequality permeates diverse social contexts. This study advocates for a paradigm shift, emphasizing the necessity for a cultural transformation to realize genuine gender equality. The subsequent chapter of the study focuses on quantitative research. The second section of this chapter surveys relevant literature concerning competition and gender-based performance differences across various tasks. The third section centers on the presentation of collected data, including the methodology for match selection and the performance evaluation index. The fourth section unveils the research outcomes, while the fifth section provides insight into the diagnostics of the employed model. The study culminates in the sixth section, where concluding remarks are drawn.

Questo studio affronta la significativa disparità di genere all'interno del mondo degli scacchi, dove la rappresentanza femminile rimane notevolmente bassa, con meno del 5% delle iscrizioni ai tornei internazionali e un mero 1% di Grandi Maestri di sesso femminile. Verranno approfondite le molteplici cause che stanno alla base di questo squilibrio, guidata dalla passione dell'autore per gli scacchi e la sociologia. Lo studio esplora le intriganti intersezioni tra campi apparentemente disparati che collettivamente danno forma all'impegno delle donne nelle attività agonistiche. L'obiettivo primario è quello di esaminare in modo esaustivo i fattori che influenzano l'esperienza delle donne negli scacchi. Ciò comporta un'indagine sulle ragioni che spingono le donne a disimpegnarsi dallo sport in giovane età e a mostrare riluttanza nei confronti delle attività agonistiche, che spesso portano a prestazioni non ottimali. Per raggiungere questo obiettivo, lo studio si basa sulla letteratura esistente in merito agli ambienti competitivi e sull'analisi di un dataset che comprende 840 partite di scacchi a tempo lungo. In particolare, l'attenzione alle partite di lunga durata, in cui i partecipanti sono liberi da vincoli di tempo, è un aspetto unico della ricerca. Usando il parametro chiamato "centipawn loss", verrà dimostrato come le donne compiono più errori quando giocano contro un uomo. Osservando i diversi output, invece, le donne che pareggiano o vincono giocano meglio degli uomini che pareggiano o vincono. L'importanza dello studio risiede nella sua capacità di mettere in luce gli aspetti critici legati al genere all'interno della società. Utilizzando l'ambiente scacchistico come lente, la ricerca sottolinea come la disuguaglianza di genere permei diversi contesti sociali. Questo studio sostiene un cambiamento di paradigma, sottolineando la necessità di una trasformazione culturale per realizzare una vera uguaglianza di genere.