The agri-food sector has always been for Italy one of the industrial sectors able to best express the culture and the traditions of our country. In recent years it has been put to the test by pandemic, war and politics and economics phenomena such as inflation, but, despite this, it manages to express all its potential not only between national borders. Made in Italy agri-food products are the most recognized by designations of origins established by the EU, a rich and varied basket that appeals to all countries of the world. An industry study that focuses on what are the niche products of our country and not those of mass characterized by their production quantities. The following report starts from understanding all the real potential of the quality product branded Made in Italy and the countless innovative approaches that are increasingly improving all the supply chains. Then it is necessary to immediately understand the origins of the products offered that are the result of the most important biodiversity in the world that is protected and enhanced by the Slow Food movement. The latter takes to heart and duty the responsibility to of making the most of our products not only in Italy, but all over the world. Every year exports increase in percentage and in figures, which makes it clear how much the following quality offer can please foreign customers. This project aims to put a firm point on strategies and new market trends, more prone to slow consumption of the food, sustainability, traceability of raw materials and the quality of the various productions. Italian companies must try to understand these aspects that can be the right way for them to strategically target foreign markets and increase turnover and sales volumes. The research was not only conducted from a bibliographical point of view, but also using qualitative interviews aimed at understanding in a precise way the phenomenon of internationalization applied to the agri-food sector of small and medium-sized Italian companies.
Il settore agroalimentare è sempre stato per l’Italia uno dei comparti industriali capaci di esprime al meglio la cultura e la tradizione del nostro paese. Negli ultimi anni è stato messo a dura prova da pandemia, guerra e fenomeni politici ed economici come l’inflazione, ma, nonostante ciò, riesce ad esprimere tutto il suo potenziale non solo all’interno dei confini nazionali. I prodotti agroalimentari Made in Italy sono i più riconosciti dalle denominazioni d’origine stabilite dall’UE, un paniere ricco e variegato che fa gola a tutti i paesi del mondo. Uno studio di settore che si concentra su quelli che sono i prodotti di nicchia del nostro paese e non quelli di massa caratterizzati dai loro quantitativi di produzione. Il seguente lavoro parte dal comprendere tutte le reali potenzialità del prodotto di qualità marchiato Made in Italy e degli innumerevoli approcci innovativi che stanno migliorando sempre di più tutte le filiere. Successivamente bisogna comprendere fin da subito le origini dei prodotti offerti che sono il frutto della più importante biodiversità al mondo che nella fattispecie viene protetta e valorizzata dal movimento Slow Food. Quest’ultimo prende a cuore e a dovere la responsabilità di valorizzare al meglio i nostri prodotti non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Ogni anno l’export sale in percentuale e in cifre, il che fa comprendere quanto la seguente offerta di qualità possa piacere ai clienti esteri. L’elaborato intende mettere un punto fermo su quelle che sono le strategie e le nuove tendenze di mercato, più inclini al consumo slow del cibo, alla sostenibilità, alla tracciabilità delle materie prime e alla qualità stessa delle varie produzioni. Le imprese italiane devono cercare di comprendere questi espetti che possono essere per loro il giusto modo per indirizzarsi strategicamente verso i mercati esteri e aumentare i fatturati e i volumi di vendita. La ricerca non è stata condotta solo dal punto di vista bibliografico, ma anche utilizzando interviste qualitative mirate a comprendere in modo preciso il fenomeno dell’internazionalizzazione applicato al settore agroalimentare delle piccole medie imprese Made in Italy.
L'eccellenza culinaria Made in Italy: Uno studio multi-caso sull'internazionalizzazione delle PMI agroalimentari
PESCINA, ALBERTO
2022/2023
Abstract
Il settore agroalimentare è sempre stato per l’Italia uno dei comparti industriali capaci di esprime al meglio la cultura e la tradizione del nostro paese. Negli ultimi anni è stato messo a dura prova da pandemia, guerra e fenomeni politici ed economici come l’inflazione, ma, nonostante ciò, riesce ad esprimere tutto il suo potenziale non solo all’interno dei confini nazionali. I prodotti agroalimentari Made in Italy sono i più riconosciti dalle denominazioni d’origine stabilite dall’UE, un paniere ricco e variegato che fa gola a tutti i paesi del mondo. Uno studio di settore che si concentra su quelli che sono i prodotti di nicchia del nostro paese e non quelli di massa caratterizzati dai loro quantitativi di produzione. Il seguente lavoro parte dal comprendere tutte le reali potenzialità del prodotto di qualità marchiato Made in Italy e degli innumerevoli approcci innovativi che stanno migliorando sempre di più tutte le filiere. Successivamente bisogna comprendere fin da subito le origini dei prodotti offerti che sono il frutto della più importante biodiversità al mondo che nella fattispecie viene protetta e valorizzata dal movimento Slow Food. Quest’ultimo prende a cuore e a dovere la responsabilità di valorizzare al meglio i nostri prodotti non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Ogni anno l’export sale in percentuale e in cifre, il che fa comprendere quanto la seguente offerta di qualità possa piacere ai clienti esteri. L’elaborato intende mettere un punto fermo su quelle che sono le strategie e le nuove tendenze di mercato, più inclini al consumo slow del cibo, alla sostenibilità, alla tracciabilità delle materie prime e alla qualità stessa delle varie produzioni. Le imprese italiane devono cercare di comprendere questi espetti che possono essere per loro il giusto modo per indirizzarsi strategicamente verso i mercati esteri e aumentare i fatturati e i volumi di vendita. La ricerca non è stata condotta solo dal punto di vista bibliografico, ma anche utilizzando interviste qualitative mirate a comprendere in modo preciso il fenomeno dell’internazionalizzazione applicato al settore agroalimentare delle piccole medie imprese Made in Italy.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/106565