BACKGROUND: The radiometabolic treatment of hyperfunctional thyroid pathologies (Graves’ disease (GD), toxic multinodular goiter (TMNG) and toxic adenoma (TA)), represents a valid therapeutic option in case of medical therapy failure. The present retrospective study aimed to evaluate the response to treatment with 131I, expressed in terms of thyroid function, and to search for predictors of this response. PATIENTS AND METHODS: All the patients enrolled in the study (466 in total) underwent to a radiometabolic treatment between 2000 and 2019. In the first group (441) it was administered an 131I activity calculated with dosimetry while in the second group (25) it was administered a fixed activity. We considered “Responders” the patients who showed euthyroidism or hypothyroidism in the follow up. Both cohorts were enrolled in a 6 and 12 months follow-up program. The presence of statistically significant associations between treatment response and pretreatment clinical variables (basal hyperthyroidism, TSH/ fT4 pretreatment, anti-thyroid drugs (ATDs) duration and posology, reduction of the AP diameter of thyroid lobes and node) was assessed using the Fischer exact test and Mann-Whitney test. Furthermore, the risk factors of resistance to treatment were investigated by constructing a multivariate logistic regression model. RESULTS: in the first group the response at six and twelve months is respectively: 77,1% e 77,6% (GD:75,2% e 72,7%; TMNG:76% e 78,3%; TA:85,7% e 87,3%). No significant differences were found in the two cohorts (Responders vs No responders) regarding age, sex, severity of hyperthyroidism , pre-treatment f T4 levels, reduction in AP diameter of thyroid lobes and node. The variables that, instead, were significantly associated with the response to treatment were: pre-treatment TSH levels (p<0,001 at six months , p=0,002 at twelve months), duration of drug treatment (p=0.002 at six months), the drug treatment posology (p=0.026 at six months, p=0.011 at twelve months) and the Gray administered (p=0,005 at six months). The multivariate analysis showed that the duration of drug treatment at six (OR: 1,01, p<0,001) and twelvw months (OR: 1,01, p=0,003) and the posology of drug treatment at six months (OR: 1,08, p=0,009) and twelve months (OR: 1,09, p=0,006) are risk factors for the resistance to treatment, while the increase in TSH levels (OR: 0,66, p=0,026) is considered a protective factor, especially in the first phase of follow up. No difference was identified between the response of the first group (dosimetric approach) and the second group (empiric approach), even considering the low sample size. CONCLUSION: Therapy with 131I proved to be safe and effective for the treatment of hyperthyroidism sustained by thiroid diseases. Due to the greater failure rate in patients taking ADTs in high doses and for long periods, it is advisable to refer the patient to radiometabolic treatment in a short time.

BACKGROUND: Il trattamento radiometabolico delle patologie iperfunzionanti della tiroide (Morbo di Basedow (MB), Gozzo multinodulare tossico (GMNT) e Adenoma tossico di Plummer (TA)) rappresenta un’opzione terapeutica valida al fallimento della terapia medica. Il presente studio retrospettivo ha avuto l’obiettivo di valutare la risposta al trattamento con 131I, espressa in termini di funzionalità tiroidea, e di ricercare potenziali fattori predittivi di tale risposta. PAZIENTI E METODI: Sono stati arruolati 466 pazienti sottoposti tra il 2000 e il 2019 al trattamento radiometabolico per patologie iperfunzionanti della tiroide. Nel gruppo 1 (441) è stata somministrata un’attività di 131I calcolata sulla base della dosimetria mentre nel gruppo 2 (25) è stata somministrata un’attività fissa. Abbiamo considerato “Responders” i pazienti con un quadro di eutiroidismo o ipotiroidismo post ablativo nel follow up. Entrambe le coorti sono state seguite in un programma di follow up a 6 e 12 mesi. Mediante il test esatto di Fischer e quello di Mann-Whitney è stata valutata la presenza di associazioni statisticamente significative tra la risposta al trattamento e le variabili cliniche pretrattamento (ipertiroidismo basale, TSH/fT4 pretrattamento, durata e posologia del trattamento con ADTs (farmaci antitiroidei), Gray, riduzione del diametro AP dei lobi tiroidei e del nodo). Inoltre, mediante la costruzione di un modello multivariato di regressione lineare sono stati ricercati i fattori di rischio di resistenza al trattamento. RISULTATI: Nel gruppo 1 a sei e dodici mesi i pazienti responsivi sono stati rispettivamente: 77,1% e 77,6% (BM:75,2% e 72,7%; GMNT:76% e 78,3%; TA:85,7% e 87,3%). Nelle due coorti (Responders vs Non responders) nessuna differenza significativa è stata riscontrata riguardo l’età, il sesso, la severità dell’ipertiroidismo alla diagnosi, i livelli di fT4 pretrattamento, la riduzione del diametro AP dei lobi tiroidei e del nodo. Le variabili che invece erano significativamente associate alla risposta al trattamento a sei e dodici mesi sono state: i livelli di TSH pretrattamento (p<0,001 a sei mesi, p=0,002 a dodici mesi), la durata del trattamento farmacologico (p=0,002 a sei mesi), la posologia del trattamento farmacologico (p=0,026 a sei mesi, p=0,011 a dodici mesi) e i Gray somministrati (p=0,005 a sei mesi). Dall’analisi multivariata risulta che la durata del trattamento farmacologico a sei (OR: 1,01, p<0,001) e dodici mesi (0R:1,01, p=0,003) e la dose di farmaco somministrata giornalmente a sei mesi (0R:1,08, p=0,009) e dodici mesi (OR:1,09, p=0,006) sono fattori di rischio di resistenza al trattamento, mentre l’aumento dei livelli di TSH (OR:0,66, p=0,026) è da considerarsi un fattore protettivo, soprattutto nella prima fase del follow up. Nessuna differenza è stata individuata tra la risposta del gruppo 1 (approccio dosimetrico) e del gruppo 2 (approccio empirico), pur considerando la bassa numerosità campionaria. CONCLUSIONI: la terapia con 131I si è dimostrata sicura ed efficace per la cura dell’ipertiroidismo sostenuto da patologie tiroidee. In ragione del maggior tasso di insuccesso nei pazienti che assumono ADTs ad alti dosaggi e per lunghi periodi è consigliabile indirizzare il paziente in breve tempo al trattamento radiometabolico.

Studio dei fattori predittivi di risposta al trattamento radiometabolico dell'ipertiroidismo

SANZARI, MARIA TERESA
2019/2020

Abstract

BACKGROUND: Il trattamento radiometabolico delle patologie iperfunzionanti della tiroide (Morbo di Basedow (MB), Gozzo multinodulare tossico (GMNT) e Adenoma tossico di Plummer (TA)) rappresenta un’opzione terapeutica valida al fallimento della terapia medica. Il presente studio retrospettivo ha avuto l’obiettivo di valutare la risposta al trattamento con 131I, espressa in termini di funzionalità tiroidea, e di ricercare potenziali fattori predittivi di tale risposta. PAZIENTI E METODI: Sono stati arruolati 466 pazienti sottoposti tra il 2000 e il 2019 al trattamento radiometabolico per patologie iperfunzionanti della tiroide. Nel gruppo 1 (441) è stata somministrata un’attività di 131I calcolata sulla base della dosimetria mentre nel gruppo 2 (25) è stata somministrata un’attività fissa. Abbiamo considerato “Responders” i pazienti con un quadro di eutiroidismo o ipotiroidismo post ablativo nel follow up. Entrambe le coorti sono state seguite in un programma di follow up a 6 e 12 mesi. Mediante il test esatto di Fischer e quello di Mann-Whitney è stata valutata la presenza di associazioni statisticamente significative tra la risposta al trattamento e le variabili cliniche pretrattamento (ipertiroidismo basale, TSH/fT4 pretrattamento, durata e posologia del trattamento con ADTs (farmaci antitiroidei), Gray, riduzione del diametro AP dei lobi tiroidei e del nodo). Inoltre, mediante la costruzione di un modello multivariato di regressione lineare sono stati ricercati i fattori di rischio di resistenza al trattamento. RISULTATI: Nel gruppo 1 a sei e dodici mesi i pazienti responsivi sono stati rispettivamente: 77,1% e 77,6% (BM:75,2% e 72,7%; GMNT:76% e 78,3%; TA:85,7% e 87,3%). Nelle due coorti (Responders vs Non responders) nessuna differenza significativa è stata riscontrata riguardo l’età, il sesso, la severità dell’ipertiroidismo alla diagnosi, i livelli di fT4 pretrattamento, la riduzione del diametro AP dei lobi tiroidei e del nodo. Le variabili che invece erano significativamente associate alla risposta al trattamento a sei e dodici mesi sono state: i livelli di TSH pretrattamento (p<0,001 a sei mesi, p=0,002 a dodici mesi), la durata del trattamento farmacologico (p=0,002 a sei mesi), la posologia del trattamento farmacologico (p=0,026 a sei mesi, p=0,011 a dodici mesi) e i Gray somministrati (p=0,005 a sei mesi). Dall’analisi multivariata risulta che la durata del trattamento farmacologico a sei (OR: 1,01, p<0,001) e dodici mesi (0R:1,01, p=0,003) e la dose di farmaco somministrata giornalmente a sei mesi (0R:1,08, p=0,009) e dodici mesi (OR:1,09, p=0,006) sono fattori di rischio di resistenza al trattamento, mentre l’aumento dei livelli di TSH (OR:0,66, p=0,026) è da considerarsi un fattore protettivo, soprattutto nella prima fase del follow up. Nessuna differenza è stata individuata tra la risposta del gruppo 1 (approccio dosimetrico) e del gruppo 2 (approccio empirico), pur considerando la bassa numerosità campionaria. CONCLUSIONI: la terapia con 131I si è dimostrata sicura ed efficace per la cura dell’ipertiroidismo sostenuto da patologie tiroidee. In ragione del maggior tasso di insuccesso nei pazienti che assumono ADTs ad alti dosaggi e per lunghi periodi è consigliabile indirizzare il paziente in breve tempo al trattamento radiometabolico.
Study of predictors of response to hyperthyroidism's radiometabolic treatment
BACKGROUND: The radiometabolic treatment of hyperfunctional thyroid pathologies (Graves’ disease (GD), toxic multinodular goiter (TMNG) and toxic adenoma (TA)), represents a valid therapeutic option in case of medical therapy failure. The present retrospective study aimed to evaluate the response to treatment with 131I, expressed in terms of thyroid function, and to search for predictors of this response. PATIENTS AND METHODS: All the patients enrolled in the study (466 in total) underwent to a radiometabolic treatment between 2000 and 2019. In the first group (441) it was administered an 131I activity calculated with dosimetry while in the second group (25) it was administered a fixed activity. We considered “Responders” the patients who showed euthyroidism or hypothyroidism in the follow up. Both cohorts were enrolled in a 6 and 12 months follow-up program. The presence of statistically significant associations between treatment response and pretreatment clinical variables (basal hyperthyroidism, TSH/ fT4 pretreatment, anti-thyroid drugs (ATDs) duration and posology, reduction of the AP diameter of thyroid lobes and node) was assessed using the Fischer exact test and Mann-Whitney test. Furthermore, the risk factors of resistance to treatment were investigated by constructing a multivariate logistic regression model. RESULTS: in the first group the response at six and twelve months is respectively: 77,1% e 77,6% (GD:75,2% e 72,7%; TMNG:76% e 78,3%; TA:85,7% e 87,3%). No significant differences were found in the two cohorts (Responders vs No responders) regarding age, sex, severity of hyperthyroidism , pre-treatment f T4 levels, reduction in AP diameter of thyroid lobes and node. The variables that, instead, were significantly associated with the response to treatment were: pre-treatment TSH levels (p<0,001 at six months , p=0,002 at twelve months), duration of drug treatment (p=0.002 at six months), the drug treatment posology (p=0.026 at six months, p=0.011 at twelve months) and the Gray administered (p=0,005 at six months). The multivariate analysis showed that the duration of drug treatment at six (OR: 1,01, p<0,001) and twelvw months (OR: 1,01, p=0,003) and the posology of drug treatment at six months (OR: 1,08, p=0,009) and twelve months (OR: 1,09, p=0,006) are risk factors for the resistance to treatment, while the increase in TSH levels (OR: 0,66, p=0,026) is considered a protective factor, especially in the first phase of follow up. No difference was identified between the response of the first group (dosimetric approach) and the second group (empiric approach), even considering the low sample size. CONCLUSION: Therapy with 131I proved to be safe and effective for the treatment of hyperthyroidism sustained by thiroid diseases. Due to the greater failure rate in patients taking ADTs in high doses and for long periods, it is advisable to refer the patient to radiometabolic treatment in a short time.
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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