Ayahuasca is a psychoactive drink native to the Amazon rainforest. The two plants from which it is composed are responsible for the unleashing of a visionary effect such as to induce its use, especially among the mestizo and indigenous populations of the Amazon basin, for purposes such as communication with the afterlife, receiving information to be communicated to one's own group not otherwise attainable through the phenomenal world or the development of healing and body management skills. Precisely this last possibility has been the subject of investigation and partial appropriation by the Western world, above all following the spread of neo-shamanic practices and syncretic cults based on the assumption of the decoction. This growing interest in traditional Amazonian medicine is rediscovered by virtue of an increasingly marked distrust in positivist biomedical body care techniques, ineffective, according to protesters, in treating pathologies linked to the mind-body dualism. In particular, the symptoms of the psychiatric branch, such as depression or schizophrenia, but also drug addiction, would today be treated through Ayahuasca rituals carried out thanks to the intermediation of a shaman, a figure that goes beyond history and myth, whose function would allow to guide the patient in a trance state towards the integration of dissociated states of consciousness, allowing the resolution of any psychotic state. Although this approach is still today the object of criticism by a conspicuous nucleus of scholars belonging to the scientific community, more and more people, in the West as in South America, are seeking contact with this new way of seeing the "sacred", making use of entheogenic substances such as Ayahuasca in the hope of regaining the lost balance.​

L’Ayahuasca è una bevanda psicoattiva originaria della foresta amazzonica. Le due piante da cui è composta sono responsabili dello scatenarsi di un effetto visionario tale da indurne un suo utilizzo, soprattutto tra le popolazioni mestizo e indigene del bacino amazzonico, per scopi quali la comunicazione con l’aldilà, la ricezione di informazioni da comunicare al proprio gruppo non altrimenti attingibili attraverso il mondo fenomenico o lo sviluppo di capacità curative e di gestione del corpo. Proprio quest’ultima possibilità è stata oggetto d’indagine e parziale appropriazione da parte del mondo occidentale, soprattutto in seguito al diffondersi di pratiche neo sciamaniche e di culti sincretici basati sull’assunzione del decotto. Questo crescente interesse verso la medicina tradizionale amazzonica si riscopre in virtù di una sfiducia sempre più marcata nelle tecniche biomediche positiviste di cura del corpo, inefficaci, secondo i contestatori, nel trattare patologie legato al dualismo mente-corpo. In particolar modo, le sintomatologie del ramo psichiatrico, quali depressione o schizofrenia, ma anche tossicodipendenze, sarebbero oggi giorno trattate attraverso rituali di Ayahuasca realizzati grazie all’intermediazione di uno sciamano, figura travalicante tra storia e mito, la cui funzione permetterebbe di guidare il paziente in stato di trance verso l’integrazione di stati dissociati di coscienza, consentendone la risoluzione di un eventuale stato psicotico. Per quanto tale approccio sia ancora oggi oggetto di critica da parte di un cospicuo nucleo di studiosi appartenenti alla comunità scientifica, sempre più persone, in Occidente come in Sudamerica, sono in ricerca di un contatto con questo nuovo modo di vedere il “sacro”, usufruendo di sostanze enteogene quali l’Ayahuasca nella speranza di riottenere l’equilibrio perduto. ​

Ayahuasca e sincretismo: una prospettiva olistica sull’efficacia dei processi di cura sciamanica ​

SANTORO, MICHAEL JOSEF
2022/2023

Abstract

L’Ayahuasca è una bevanda psicoattiva originaria della foresta amazzonica. Le due piante da cui è composta sono responsabili dello scatenarsi di un effetto visionario tale da indurne un suo utilizzo, soprattutto tra le popolazioni mestizo e indigene del bacino amazzonico, per scopi quali la comunicazione con l’aldilà, la ricezione di informazioni da comunicare al proprio gruppo non altrimenti attingibili attraverso il mondo fenomenico o lo sviluppo di capacità curative e di gestione del corpo. Proprio quest’ultima possibilità è stata oggetto d’indagine e parziale appropriazione da parte del mondo occidentale, soprattutto in seguito al diffondersi di pratiche neo sciamaniche e di culti sincretici basati sull’assunzione del decotto. Questo crescente interesse verso la medicina tradizionale amazzonica si riscopre in virtù di una sfiducia sempre più marcata nelle tecniche biomediche positiviste di cura del corpo, inefficaci, secondo i contestatori, nel trattare patologie legato al dualismo mente-corpo. In particolar modo, le sintomatologie del ramo psichiatrico, quali depressione o schizofrenia, ma anche tossicodipendenze, sarebbero oggi giorno trattate attraverso rituali di Ayahuasca realizzati grazie all’intermediazione di uno sciamano, figura travalicante tra storia e mito, la cui funzione permetterebbe di guidare il paziente in stato di trance verso l’integrazione di stati dissociati di coscienza, consentendone la risoluzione di un eventuale stato psicotico. Per quanto tale approccio sia ancora oggi oggetto di critica da parte di un cospicuo nucleo di studiosi appartenenti alla comunità scientifica, sempre più persone, in Occidente come in Sudamerica, sono in ricerca di un contatto con questo nuovo modo di vedere il “sacro”, usufruendo di sostanze enteogene quali l’Ayahuasca nella speranza di riottenere l’equilibrio perduto. ​
ITA
Ayahuasca is a psychoactive drink native to the Amazon rainforest. The two plants from which it is composed are responsible for the unleashing of a visionary effect such as to induce its use, especially among the mestizo and indigenous populations of the Amazon basin, for purposes such as communication with the afterlife, receiving information to be communicated to one's own group not otherwise attainable through the phenomenal world or the development of healing and body management skills. Precisely this last possibility has been the subject of investigation and partial appropriation by the Western world, above all following the spread of neo-shamanic practices and syncretic cults based on the assumption of the decoction. This growing interest in traditional Amazonian medicine is rediscovered by virtue of an increasingly marked distrust in positivist biomedical body care techniques, ineffective, according to protesters, in treating pathologies linked to the mind-body dualism. In particular, the symptoms of the psychiatric branch, such as depression or schizophrenia, but also drug addiction, would today be treated through Ayahuasca rituals carried out thanks to the intermediation of a shaman, a figure that goes beyond history and myth, whose function would allow to guide the patient in a trance state towards the integration of dissociated states of consciousness, allowing the resolution of any psychotic state. Although this approach is still today the object of criticism by a conspicuous nucleus of scholars belonging to the scientific community, more and more people, in the West as in South America, are seeking contact with this new way of seeing the "sacred", making use of entheogenic substances such as Ayahuasca in the hope of regaining the lost balance.​
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/106485