Soltanto le emissioni antropiche non possono spiegare l’inquinamento atmosferico. Precedenti studi hanno confermato il ruolo determinante delle variabili meteorologiche negli episodi di inquinamento atmosferico più o meno gravi. Condizioni meteo sfavorevoli possono limitare la capacità di dispersione degli inquinanti. L’obiettivo di questo elaborato è di analizzare la relazione esistente tra i fattori meteorologici e le concentrazioni, in quei luoghi dove la crescita urbana e demografica condizionano la qualità dell’aria. Dopo un’approfondita ricerca dei dati di inquinamento e meteorologici, l’area selezionata per la ricerca è la Turchia. I dati, provenienti dall’European Environmental Agency, sono relativi al PM10 e SO2, rilevati da 38 stazioni di qualità dell’aria, dal 2015 al 2019. I dati meteorologici del National Oceanic and Atmosphere Administration contengono osservazioni relative a: temperatura dell’aria (°C), pressione (hPa), velocità del vento (m/s) e umidità relativa (%). Per ciascun inquinante è stata valutata la relazione con le variabili meteo tramite il Coefficiente di Correlazione di Pearson. I risultati ottenuti in questo studio sono in linea con quanto rilevato da autori precedenti. I maggiori livelli di correlazione si sono osservati rispetto alla temperatura e la variazione di pressione relativa: livelli più bassi di temperatura sono associati a maggiori concentrazioni, alti livelli di pressione relativa portano ad un maggior inquinamento. Sono stati inoltre considerati due casi studio, la stazione di Tokat e Manisa, scelte per la conformazione geomorfologica del territorio in cui risiedono. La presenza di rilievi e valli influenza la meteorologia, in particolare, aumentano la probabilità di osservare l’inversione termica, un fenomeno spesso associato ad elevati livelli di inquinamento. Nei giorni in cui le concentrazioni di PM10 ed SO2 a Tokat hanno raggiunto il massimo, sono stati registrati fenomeni di inversione termica che hanno ridotto la capacità di rimescolamento verticale e favorito le concentrazioni atmosferiche.
Analisi della relazione tra variabili meteorologiche e i livelli di inquinamento atmosferico in Turchia
MERLO, EUGENIO
2022/2023
Abstract
Soltanto le emissioni antropiche non possono spiegare l’inquinamento atmosferico. Precedenti studi hanno confermato il ruolo determinante delle variabili meteorologiche negli episodi di inquinamento atmosferico più o meno gravi. Condizioni meteo sfavorevoli possono limitare la capacità di dispersione degli inquinanti. L’obiettivo di questo elaborato è di analizzare la relazione esistente tra i fattori meteorologici e le concentrazioni, in quei luoghi dove la crescita urbana e demografica condizionano la qualità dell’aria. Dopo un’approfondita ricerca dei dati di inquinamento e meteorologici, l’area selezionata per la ricerca è la Turchia. I dati, provenienti dall’European Environmental Agency, sono relativi al PM10 e SO2, rilevati da 38 stazioni di qualità dell’aria, dal 2015 al 2019. I dati meteorologici del National Oceanic and Atmosphere Administration contengono osservazioni relative a: temperatura dell’aria (°C), pressione (hPa), velocità del vento (m/s) e umidità relativa (%). Per ciascun inquinante è stata valutata la relazione con le variabili meteo tramite il Coefficiente di Correlazione di Pearson. I risultati ottenuti in questo studio sono in linea con quanto rilevato da autori precedenti. I maggiori livelli di correlazione si sono osservati rispetto alla temperatura e la variazione di pressione relativa: livelli più bassi di temperatura sono associati a maggiori concentrazioni, alti livelli di pressione relativa portano ad un maggior inquinamento. Sono stati inoltre considerati due casi studio, la stazione di Tokat e Manisa, scelte per la conformazione geomorfologica del territorio in cui risiedono. La presenza di rilievi e valli influenza la meteorologia, in particolare, aumentano la probabilità di osservare l’inversione termica, un fenomeno spesso associato ad elevati livelli di inquinamento. Nei giorni in cui le concentrazioni di PM10 ed SO2 a Tokat hanno raggiunto il massimo, sono stati registrati fenomeni di inversione termica che hanno ridotto la capacità di rimescolamento verticale e favorito le concentrazioni atmosferiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/106423