L'istituzione di erede ex re certa

The purpose of this thesis is to analyse the controversial case of the institutio ex re certa regulated by the second paragraph of article 588 of the Civil Code. In the testamentary sphere, the institution presents itself as an exception capable of attenuating the rigid demarcation line drawn between universal and particular provisions pursuant to the first paragraph of the aforementioned article. With the institution of an heir ex re, the testator allocates one or more specified assets with the intention of assigning them as a share of his or her estate. Unlike other regulatory systems, our positive law does not provide for an unequivocal solution for the recognition of the institution of heir ex re and it is for this reason that the framing of the case is far from simple and requires careful investigation of the testamentary will: the fundamental element on which the difference between the institutio ex re certa and the figure of legatee is based. The article 588 c.c. is still the subject of heated debate in doctrine and jurisprudence. On this point, the dissertation analyses the most debated application issues on the subject: the operativeness of the vis expansiva, the doubtful fate of the contingent assets, the more particular, but not infrequent, cases concerning the patrimonial consistency and the asset subject to the ex re attribution and, finally, the controversial question of the reference assets. In the last part of the paper, the institutions considered to be related to the case under consideration are analysed in order to consider the systematic link and draw the relevant boundaries. ​

La tesi ha come obiettivo l’analisi della discussa fattispecie dell’institutio ex re certa disciplinata nel secondo comma dell’articolo 588 del Codice civile. Nell’ambito testamentario l’istituto si presenta come un’eccezione in grado di attenuare la rigida linea di demarcazione tracciata tra le disposizioni a titolo universale e le disposizioni a titolo particolare a norma del primo comma del sopracitato articolo. Con l’istituzione di erede ex re il testatore attribuisce uno o più beni determinati con l’intenzione di assegnarli come quota del proprio patrimonio. A differenza di altri sistemi normativi il nostro diritto positivo non prevede una soluzione univoca per il riconoscimento dell’istituzione di erede ex re ed è per questo motivo che l’inquadramento della fattispecie è tutt’altro che semplice e prevede un’attenta indagine in particolare sulla volontà testamentaria: l’elemento fondamentale su cui si basa la differenza tra la l’institutio ex re certa e la figura del legato. Il capoverso dell’articolo 588 c.c. è tutt’ora oggetto di un acceso dibattitto in dottrina e giurisprudenza. Sul punto nella dissertazione vengono analizzate le più discusse questioni applicative sul tema: l’operatività della vis espansiva, la sorte dubbia dei beni sopravvenuti, i casi più particolari, ma non infrequenti, riguardo alla consistenza patrimoniale e al bene oggetto di attribuzione ex re e, infine, la controversa questione del patrimonio di riferimento. Nell’ultima parte dell’elaborato vengono analizzati gli istituti considerati affini con la fattispecie in esame in modo tale da considerare il legame sistematico e tracciarne i relativi confini.