Nell'ambito della tutela penale del lavoro, a presidio del bene giuridico fondamentale vita e integrità fisica, il legislatore ha delineato un imponente sistema di norme a contenuto cautelare, la cui violazione comporta l'irrogazione di una sanzione penale. Tra di esse spiccano per importanza, le norme che impongono al datore di lavoro, principale protagonista della sicurezza nei luoghi di lavoro, di effettuare la valutazione dei rischi e di redigere il documento di valutazione dei rischi. Tali obblighi, peraltro indelegabili, costituiscono la colonna portante dell'intero sistema di sicurezza e rappresentano la base della specifica normativa prevenzionistica. Il primo capitolo del presente lavoro si concentra sull'individuazione e sulla definizione del titolare dei suddetti adempimenti, il datore di lavoro, e di tutti coloro che lo coadiuvano in tali delicati compiti: il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il medico competente, con particolare riguardo alla loro formazione. In secondo luogo, vengono descritti il contenuto di tali obblighi, l'oggetto e le modalità di adempimento, ponendo in luce i vantaggi del modello prevenzionistico fondato sulla valutazione dei rischi. Da ultimo viene presentato l'apparato sanzionatorio per i reati di omessa valutazione dei rischi e omessa redazione del DVR, configuranti autonome figure contravvenzionali di pericolo, non essendo richiesto, ai fini dell'erogazione della sanzione penale, il verificarsi dell'evento (infortunio, malattia o morte del lavoratore). Oggetto del secondo capitolo è la gestione della sicurezza negli appalti, la quale merita una trattazione ad hoc stante l'elevatissimo numero di infortuni che si verificano in tale settore. Tipico di queste realtà è il rischio interferenziale derivante dalla contemporanea presenza di più imprese sul luogo di lavoro. Le interferenze, quali contatti rischiosi tra lavoratori che rispondono a datori di lavoro diversi in uno stesso ambiente, impongono al committente dell'opera appaltata specifici obblighi di cooperazione, coordinamento ed informazione, essendo quest'ultimo tenuto ad elaborare un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Il capitolo prosegue con l'analisi di una specifica fattispecie di appalti: i cantieri temporanei e mobili. L'influenza sul ciclo produttivo di parametri spazio-tempo estremamente variabili, non confrontabili con altre realtà industriali è alla base dell'interesse per questo peculiare ambiente lavorativo la cui intrinseca pericolosità è nota. Nel prosieguo dell'indagine vengono dunque tratteggiati i principali strumenti volti ad arginare il più possibile siffatti rischi. Il terzo ed ultimo capitolo si propone di offrire una panoramica in tema di stress lavoro-correlato. Lo stress costituisce uno dei maggiori rischi cui sono esposti i prestatori di lavoro, secondo solo all'ipoacusia. Per tali e altri motivi, negli ultimi decenni si assiste ad un'elevazione della soglia di attenzione per tale fenomeno accompagnato da una copiosa letteratura scientifica di cui si riportano i risultati principali. Il sistema delle fonti in tema di stress lavoro-correlato è articolato su più livelli, europeo, nazionale e infra-nazionale, che nel corso della trattazione vengono analiticamente esaminati. Pertanto, risulta agevole constatare che i rischi per la salute e la sicurezza non attengono esclusivamente alla sfera fisica, bensì anche alla sfera psicologica del lavoratore la quale, perciò, non può e non deve essere trascurata dagli agenti della sicurezza. Per esprimere al meglio tale assunto appare utile richiamare Antifonte il Sofista, filosofo greco del V secolo a.C. il quale eloquentemente asserisce: ¿Nell'uomo è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto¿.
Il documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro: i rischi atipici
ROMANO, ILARIA
2014/2015
Abstract
Nell'ambito della tutela penale del lavoro, a presidio del bene giuridico fondamentale vita e integrità fisica, il legislatore ha delineato un imponente sistema di norme a contenuto cautelare, la cui violazione comporta l'irrogazione di una sanzione penale. Tra di esse spiccano per importanza, le norme che impongono al datore di lavoro, principale protagonista della sicurezza nei luoghi di lavoro, di effettuare la valutazione dei rischi e di redigere il documento di valutazione dei rischi. Tali obblighi, peraltro indelegabili, costituiscono la colonna portante dell'intero sistema di sicurezza e rappresentano la base della specifica normativa prevenzionistica. Il primo capitolo del presente lavoro si concentra sull'individuazione e sulla definizione del titolare dei suddetti adempimenti, il datore di lavoro, e di tutti coloro che lo coadiuvano in tali delicati compiti: il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il medico competente, con particolare riguardo alla loro formazione. In secondo luogo, vengono descritti il contenuto di tali obblighi, l'oggetto e le modalità di adempimento, ponendo in luce i vantaggi del modello prevenzionistico fondato sulla valutazione dei rischi. Da ultimo viene presentato l'apparato sanzionatorio per i reati di omessa valutazione dei rischi e omessa redazione del DVR, configuranti autonome figure contravvenzionali di pericolo, non essendo richiesto, ai fini dell'erogazione della sanzione penale, il verificarsi dell'evento (infortunio, malattia o morte del lavoratore). Oggetto del secondo capitolo è la gestione della sicurezza negli appalti, la quale merita una trattazione ad hoc stante l'elevatissimo numero di infortuni che si verificano in tale settore. Tipico di queste realtà è il rischio interferenziale derivante dalla contemporanea presenza di più imprese sul luogo di lavoro. Le interferenze, quali contatti rischiosi tra lavoratori che rispondono a datori di lavoro diversi in uno stesso ambiente, impongono al committente dell'opera appaltata specifici obblighi di cooperazione, coordinamento ed informazione, essendo quest'ultimo tenuto ad elaborare un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Il capitolo prosegue con l'analisi di una specifica fattispecie di appalti: i cantieri temporanei e mobili. L'influenza sul ciclo produttivo di parametri spazio-tempo estremamente variabili, non confrontabili con altre realtà industriali è alla base dell'interesse per questo peculiare ambiente lavorativo la cui intrinseca pericolosità è nota. Nel prosieguo dell'indagine vengono dunque tratteggiati i principali strumenti volti ad arginare il più possibile siffatti rischi. Il terzo ed ultimo capitolo si propone di offrire una panoramica in tema di stress lavoro-correlato. Lo stress costituisce uno dei maggiori rischi cui sono esposti i prestatori di lavoro, secondo solo all'ipoacusia. Per tali e altri motivi, negli ultimi decenni si assiste ad un'elevazione della soglia di attenzione per tale fenomeno accompagnato da una copiosa letteratura scientifica di cui si riportano i risultati principali. Il sistema delle fonti in tema di stress lavoro-correlato è articolato su più livelli, europeo, nazionale e infra-nazionale, che nel corso della trattazione vengono analiticamente esaminati. Pertanto, risulta agevole constatare che i rischi per la salute e la sicurezza non attengono esclusivamente alla sfera fisica, bensì anche alla sfera psicologica del lavoratore la quale, perciò, non può e non deve essere trascurata dagli agenti della sicurezza. Per esprimere al meglio tale assunto appare utile richiamare Antifonte il Sofista, filosofo greco del V secolo a.C. il quale eloquentemente asserisce: ¿Nell'uomo è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto¿.File | Dimensione | Formato | |
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