L’obiettivo di questo studio è stato valutare l’efficienza di utilizzo dell’olio ottenuto dalla sgrassatura di larve di Hermetia illucens (HI), in sostituzione alle comuni fonti lipidiche utilizzate in alimentazione delle bovine da latte, come l’olio di palma. Questo studio si pone come fine quello di valutare e comprendere gli effetti dell’impiego di olio di HI in alimentazione delle bovine da latte sull’efficienza alimentare, la produzione e la qualità del latte. La ricerca è stata svolta ad Aosta presso l’Institute Agricole Régional; la stalla è situata nella Ferme di Montfleury in viale piccolo S. Bernardo 39 (AO, Italia). La durata della sperimentazione è stata di 50 giorni, in cui sono state selezionate 26 bovine di razza Valdostana Pezzata Rossa, suddivise in due gruppi (di 13 animali ciascuno), tra loro bilanciati per peso vivo, stadio di lattazione, numero di lattazioni, produzione giornaliera e composizione del latte (grasso, proteine, lattosio, caseine, residuo secco magro, β-idrossibutirrato (BHB), acetone, urea e cellule somatiche). Le diete utilizzate prevedevano l’impiego di mangime contenente il 3% (sul tal quale del concentrato) di una fonte lipidica tradizionale (olio di palma) destinato alle vacche del gruppo controllo (CTRL) e di una fonte lipidica derivata dalla sgrassatura di larve di HI per il gruppo sperimentale (TEST). Le due diete erano caratterizzate da un rapporto foraggio:concentrato di 70:30 e, per tutta la durata della prova, gli animali sono stati alimentati individualmente. I foraggi sono stati forniti due volte al giorno ad libitum, mentre i concentrati sono stati somministrati in sei calate giornaliere da 900 g ciascuna, per un totale di 5,4 kg/capo × giorno. Per lo studio dell’efficienza alimentare, le 26 bovine sono state pesate individualmente ad inizio e fine sperimentazione, nella stessa fascia oraria, per due giorni consecutivi; ad ogni pasto venivano pesati gli alimenti somministrati e i refusi delle singole bovine. La produzione individuale di latte è stata registrata giornalmente ad ogni mungitura. L’efficienza alimentare è stata valutata utilizzando come parametri l’FCR (Feed Conversion Ratio), ottenuto come rapporto tra la quantità di alimento assunto ed ECM, e l’RFI (Residual Feed Intake). Le bovine venivano munte due volte al giorno, la produzione veniva registrata automaticamente e trasmessa ad un computer centrale. I risultati dell’analisi dell’efficienza alimentare hanno evidenziato una differenza significativa tra il gruppo TEST e quello CTRL (-0,004 vs 0,004; P < 0,001) in termini di utilizzo dell’alimento secondo il parametro RFI. È stata rilevata una maggiore produzione di latte per il gruppo TEST rispetto al gruppo CTRL (19,46 vs 20,28 kg/capo × giorno; P = 0,008). Anche i parametri ECM e Fat and Protein Corrected Milk (FPCM) sono risultati più elevati nel gruppo TEST rispetto al gruppo CTRL (ECM: 18,06 vs 17,32 kg/capo × giorno; P = 0,038; FPCM: 14,58 vs 13,95 kg/capo × giorno; P = 0,037). Non è stato osservato alcun effetto significativo associato all’utilizzo di olio di HI per i principali costituenti del latte, ad eccezione del contenuto di acetone e BHB, per i quali le bovine del gruppo TEST hanno mostrato una riduzione rispetto al gruppo CTRL (acetone: 0,11 vs 0,14 mmol/L; P = 0,001; BHB: 0,06 vs 0,08 mmol/L; P < 0,01). Considerando i risultati ottenuti gli oli da insetto potrebbero essere considerati un’integrazione o un sostitutivo alle fonti energetiche tradizionali.
Inclusione di olio di Hermetia illucens nella dieta di vacche da latte: effetti sulle performance produttive e sull'efficienza alimentare.
DE LILLO, MATTIA
2022/2023
Abstract
L’obiettivo di questo studio è stato valutare l’efficienza di utilizzo dell’olio ottenuto dalla sgrassatura di larve di Hermetia illucens (HI), in sostituzione alle comuni fonti lipidiche utilizzate in alimentazione delle bovine da latte, come l’olio di palma. Questo studio si pone come fine quello di valutare e comprendere gli effetti dell’impiego di olio di HI in alimentazione delle bovine da latte sull’efficienza alimentare, la produzione e la qualità del latte. La ricerca è stata svolta ad Aosta presso l’Institute Agricole Régional; la stalla è situata nella Ferme di Montfleury in viale piccolo S. Bernardo 39 (AO, Italia). La durata della sperimentazione è stata di 50 giorni, in cui sono state selezionate 26 bovine di razza Valdostana Pezzata Rossa, suddivise in due gruppi (di 13 animali ciascuno), tra loro bilanciati per peso vivo, stadio di lattazione, numero di lattazioni, produzione giornaliera e composizione del latte (grasso, proteine, lattosio, caseine, residuo secco magro, β-idrossibutirrato (BHB), acetone, urea e cellule somatiche). Le diete utilizzate prevedevano l’impiego di mangime contenente il 3% (sul tal quale del concentrato) di una fonte lipidica tradizionale (olio di palma) destinato alle vacche del gruppo controllo (CTRL) e di una fonte lipidica derivata dalla sgrassatura di larve di HI per il gruppo sperimentale (TEST). Le due diete erano caratterizzate da un rapporto foraggio:concentrato di 70:30 e, per tutta la durata della prova, gli animali sono stati alimentati individualmente. I foraggi sono stati forniti due volte al giorno ad libitum, mentre i concentrati sono stati somministrati in sei calate giornaliere da 900 g ciascuna, per un totale di 5,4 kg/capo × giorno. Per lo studio dell’efficienza alimentare, le 26 bovine sono state pesate individualmente ad inizio e fine sperimentazione, nella stessa fascia oraria, per due giorni consecutivi; ad ogni pasto venivano pesati gli alimenti somministrati e i refusi delle singole bovine. La produzione individuale di latte è stata registrata giornalmente ad ogni mungitura. L’efficienza alimentare è stata valutata utilizzando come parametri l’FCR (Feed Conversion Ratio), ottenuto come rapporto tra la quantità di alimento assunto ed ECM, e l’RFI (Residual Feed Intake). Le bovine venivano munte due volte al giorno, la produzione veniva registrata automaticamente e trasmessa ad un computer centrale. I risultati dell’analisi dell’efficienza alimentare hanno evidenziato una differenza significativa tra il gruppo TEST e quello CTRL (-0,004 vs 0,004; P < 0,001) in termini di utilizzo dell’alimento secondo il parametro RFI. È stata rilevata una maggiore produzione di latte per il gruppo TEST rispetto al gruppo CTRL (19,46 vs 20,28 kg/capo × giorno; P = 0,008). Anche i parametri ECM e Fat and Protein Corrected Milk (FPCM) sono risultati più elevati nel gruppo TEST rispetto al gruppo CTRL (ECM: 18,06 vs 17,32 kg/capo × giorno; P = 0,038; FPCM: 14,58 vs 13,95 kg/capo × giorno; P = 0,037). Non è stato osservato alcun effetto significativo associato all’utilizzo di olio di HI per i principali costituenti del latte, ad eccezione del contenuto di acetone e BHB, per i quali le bovine del gruppo TEST hanno mostrato una riduzione rispetto al gruppo CTRL (acetone: 0,11 vs 0,14 mmol/L; P = 0,001; BHB: 0,06 vs 0,08 mmol/L; P < 0,01). Considerando i risultati ottenuti gli oli da insetto potrebbero essere considerati un’integrazione o un sostitutivo alle fonti energetiche tradizionali.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
858956_tesi_mattia_delillo.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.34 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.34 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/106331