Ricercare nuove tecniche per la gestione del vigneto, mirando ad aumentare la sostenibilità ambientale dell’agroecosistema e ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, è l’obbiettivo auspicato per il futuro del settore vitivinicolo. Una buona parte delle operazioni effettuate in vigneto riguardano la gestione del suolo, il quale viene tradizionalmente controllato grazie a erbicidi o lavorazioni meccaniche, pratiche ad alto impatto ambientale. Se per la gestione dell’interfilare è ormai approvata l’influenza positiva dell’inerbimento, per la gestione del sottofila vi sono ancora numerose incertezze da parte dei viticoltori. L’obbiettivo di questo elaborato è quello di presentare le caratteristiche dell’inerbimento del sottofila, così da poterne valutare l’efficienza come possibile tecnica alternativa di gestione del sottofila in vigneto. A questo proposito sono stati selezionati articoli e revisioni scientifiche, si sono confrontate diverse tecniche di gestione del sottofila e differenti tipologie di inerbimento adottabili concentrandosi su come questa tecnica possa influenzare l’agroecosistema vigneto e focalizzando l’attenzione in particolare sul suolo, sulla risposta delle viti e sugli effetti per l’ecosistema. Le caratteristiche del suolo sono state esaminate valutando primariamente il contenuto in sostanza organica del suolo (SOM), la quale influenza positivamente numerose proprietà del suolo. Successivamente sono state considerate le caratteristiche fisiche del suolo come struttura, porosità e grado d’infiltrazione dell’acqua, importanti qualità correlate positivamente al contenuto in SOM e che definiscono il comportamento del suolo nei confronti dell’acqua, elemento fondamentale per lo sviluppo della vite e della vegetazione. Considerando le influenze sul suolo si possono ipotizzare conseguenze dirette e indirette dell’utilizzo dell’inerbimento del sottofila sulle performance della vite. Gli studi analizzati hanno cercato eventuali interazioni tra inerbimento e pianta, considerando sia la parte epigea sia quella ipogea. Per analizzare le interazioni ipogee sono state prese in esame le peculiarità dell’apparato radicale, per visualizzare interazioni epigee sono stati analizzati comuni indici (legno di potatura, produzione, indice di Ravaz) utilizzati per valutare l’equilibrio vegetativo e produttivo della pianta. Alcune ricerche hanno anche esaminato gli effetti sulla composizione delle uve, in quanto fortemente relazionata all’equilibrio vegeto-produttivo e ritenuta un elemento sempre più interessante da parte dei produttori, considerando lo spostamento della produzione vinicola verso una migliore qualità. Ulteriore fattore caratterizzante questa tecnica inconsueta sono le ripercussioni sull’ecosistema. La biodiversità è l’indice principale per valutare la qualità di un ecosistema; gli studi utilizzati per la stesura di questo elaborato l'hanno considerata sotto tre aspetti: biodiversità vegetale, animale e del suolo. La zona del sottofila se gestita tradizionalmente spesso presenta suolo nudo o specie erbacee considerate infestanti, conseguentemente si ha una limitata varietà di flora e di fauna; contrariamente, la gestione inerbita potrebbe indurre un aumento della diversità biologica, caratterizzando direttamente la biocenosi del sottofila. In conclusione è emerso che questa tecnica offre vantaggi e svantaggi ma potrebbe potenzialmente rivelarsi una valida tecnica alternativa di gestione dello spazio al di sotto delle viti.
L'inerbimento può essere una tecnica alternativa per la gestione del sottofila del vigneto?
LEI, MANUEL
2022/2023
Abstract
Ricercare nuove tecniche per la gestione del vigneto, mirando ad aumentare la sostenibilità ambientale dell’agroecosistema e ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, è l’obbiettivo auspicato per il futuro del settore vitivinicolo. Una buona parte delle operazioni effettuate in vigneto riguardano la gestione del suolo, il quale viene tradizionalmente controllato grazie a erbicidi o lavorazioni meccaniche, pratiche ad alto impatto ambientale. Se per la gestione dell’interfilare è ormai approvata l’influenza positiva dell’inerbimento, per la gestione del sottofila vi sono ancora numerose incertezze da parte dei viticoltori. L’obbiettivo di questo elaborato è quello di presentare le caratteristiche dell’inerbimento del sottofila, così da poterne valutare l’efficienza come possibile tecnica alternativa di gestione del sottofila in vigneto. A questo proposito sono stati selezionati articoli e revisioni scientifiche, si sono confrontate diverse tecniche di gestione del sottofila e differenti tipologie di inerbimento adottabili concentrandosi su come questa tecnica possa influenzare l’agroecosistema vigneto e focalizzando l’attenzione in particolare sul suolo, sulla risposta delle viti e sugli effetti per l’ecosistema. Le caratteristiche del suolo sono state esaminate valutando primariamente il contenuto in sostanza organica del suolo (SOM), la quale influenza positivamente numerose proprietà del suolo. Successivamente sono state considerate le caratteristiche fisiche del suolo come struttura, porosità e grado d’infiltrazione dell’acqua, importanti qualità correlate positivamente al contenuto in SOM e che definiscono il comportamento del suolo nei confronti dell’acqua, elemento fondamentale per lo sviluppo della vite e della vegetazione. Considerando le influenze sul suolo si possono ipotizzare conseguenze dirette e indirette dell’utilizzo dell’inerbimento del sottofila sulle performance della vite. Gli studi analizzati hanno cercato eventuali interazioni tra inerbimento e pianta, considerando sia la parte epigea sia quella ipogea. Per analizzare le interazioni ipogee sono state prese in esame le peculiarità dell’apparato radicale, per visualizzare interazioni epigee sono stati analizzati comuni indici (legno di potatura, produzione, indice di Ravaz) utilizzati per valutare l’equilibrio vegetativo e produttivo della pianta. Alcune ricerche hanno anche esaminato gli effetti sulla composizione delle uve, in quanto fortemente relazionata all’equilibrio vegeto-produttivo e ritenuta un elemento sempre più interessante da parte dei produttori, considerando lo spostamento della produzione vinicola verso una migliore qualità. Ulteriore fattore caratterizzante questa tecnica inconsueta sono le ripercussioni sull’ecosistema. La biodiversità è l’indice principale per valutare la qualità di un ecosistema; gli studi utilizzati per la stesura di questo elaborato l'hanno considerata sotto tre aspetti: biodiversità vegetale, animale e del suolo. La zona del sottofila se gestita tradizionalmente spesso presenta suolo nudo o specie erbacee considerate infestanti, conseguentemente si ha una limitata varietà di flora e di fauna; contrariamente, la gestione inerbita potrebbe indurre un aumento della diversità biologica, caratterizzando direttamente la biocenosi del sottofila. In conclusione è emerso che questa tecnica offre vantaggi e svantaggi ma potrebbe potenzialmente rivelarsi una valida tecnica alternativa di gestione dello spazio al di sotto delle viti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/106318