This research aims to investigate the representation of urban neighbourhoods as discriminated against and of resistance in the short story collection Gorilla, My Love by the African American writer Toni Cade Bambara (1972). The aim of my paper is to establish a connection between analyses of such spaces from historical, sociological and anthropological perspectives and Bambara's literary work. The first section outlines the historical context in which the writer was born and grew up, with a focus on key figures from the 1960s and 1970s. The second chapter delves into the historical causes, such as the Civil War and the Great Migration, that contributed significantly to the increase in housing density in the northern United States, giving rise to urban neighbourhoods that function as sites of discrimination. Subsequently, the critical analysis focuses on the insertion of bodies in space, referring to Michel Foucault, and a sociological perspective through authors such as Loïc Wacquant. The concluding section of the critical section examines the question of bodies in space with contributions from two further influential voices: George Lipsitz, who exposes how race and space are intrinsically linked and how the structure of urban space continues to influence the lives of black and white people in America, and Bell Hooks, whose texts clearly illuminate how the level of oppression varies according to gender. Specifically, these authors highlight the disadvantaged positions of black people in the United States, but avoid portraying them exclusively in relation to them, highlighting their resources. In the last phase, the focus is on the text Gorilla, My Love. This work, consisting of short stories set mainly in urban ghettos in the north of the United States, will be analysed on the basis of the critical context outlined above. The work focuses on selected short stories, i.e. those that best transpose the dynamics of character mobility in the urban space in a creative and "fictional" perspective, highlighting aspects of control, discipline and survival strategies. A perspective is also highlighted that is not merely victimising, but of creative and active (r)existence within these spaces, represented both by the protagonists of the stories, and by the author herself, who was born and raised in New York in the Harlem district.
Questa ricerca si propone di indagare la rappresentazione dei quartieri urbani come discriminati e di resistenza nella raccolta di racconti Gorilla, My Love della scrittrice afroamericana Toni Cade Bambara (1972). L’obiettivo del mio lavoro è quello di stabilire una connessione tra le analisi di tali spazi in prospettiva storica, sociologica e antropologica e l'opera letteraria di Bambara. La prima sezione delinea il contesto storico in cui la scrittrice è nata e cresciuta, con un'attenzione particolare a figure di riferimento degli anni Sessanta e Settanta. Il secondo capitolo approfondisce le cause storiche, come la Guerra Civile e la Grande Migrazione, che hanno contribuito significativamente all'aumento della densità abitativa nel Nord degli Stati Uniti, dando origine ai quartieri urbani che funzionano come luogo di discriminazione. Successivamente, l'analisi critica si concentra sull'inserimento dei corpi nello spazio, facendo riferimento a Michel Foucault, e su una prospettiva sociologica attraverso autori quali Loïc Wacquant. La sezione conclusiva della parte critica esamina la questione dei corpi nello spazio con il contributo di due ulteriori autorevoli voci: George Lipsitz, che espone come razza e spazio siano intrinsecamente legati e come la struttura dello spazio urbano continui a influenzare la vita di persone nere e bianche in America, e bell hooks, i cui testi illuminano in modo chiaro come il livello di oppressione vari in base al genere. Nello specifico questi autori evidenziano le posizioni di svantaggio dei neri negli Stati Uniti, evitando però di ritrarli esclusivamente in relazione ad esse, mettendone in luce le risorse. Nell’ultima fase, l'attenzione si focalizza sul testo Gorilla, My Love. Quest'opera, composta da brevi racconti ambientati prevalentemente in ghetti urbani del nord statunitense, verrà analizzata sulla base del contesto critico delineato in precedenza. Il lavoro si concentra su alcuni racconti selezionati, ovvero quelli che meglio traspongono in un’ottica creativa e “romanzata” le dinamiche di mobilità dei personaggi\e nello spazio urbano, mettendone in luce gli aspetti di controllo, disciplina e le strategie di sopravvivenza. Viene inoltre evidenziata una prospettiva non meramente vittimizzante, ma di (r)esistenza creativa ed attiva all’interno di questi spazi, rappresentata sia dalle protagoniste\i dei racconti, sia dall’autrice stessa, nata e cresciuta a New York nel quartiere di Harlem.
Analisi della mobilità e dello spazio in Gorilla, my Love di Toni Cade Bambara
MAROTTA, ALICE
2022/2023
Abstract
Questa ricerca si propone di indagare la rappresentazione dei quartieri urbani come discriminati e di resistenza nella raccolta di racconti Gorilla, My Love della scrittrice afroamericana Toni Cade Bambara (1972). L’obiettivo del mio lavoro è quello di stabilire una connessione tra le analisi di tali spazi in prospettiva storica, sociologica e antropologica e l'opera letteraria di Bambara. La prima sezione delinea il contesto storico in cui la scrittrice è nata e cresciuta, con un'attenzione particolare a figure di riferimento degli anni Sessanta e Settanta. Il secondo capitolo approfondisce le cause storiche, come la Guerra Civile e la Grande Migrazione, che hanno contribuito significativamente all'aumento della densità abitativa nel Nord degli Stati Uniti, dando origine ai quartieri urbani che funzionano come luogo di discriminazione. Successivamente, l'analisi critica si concentra sull'inserimento dei corpi nello spazio, facendo riferimento a Michel Foucault, e su una prospettiva sociologica attraverso autori quali Loïc Wacquant. La sezione conclusiva della parte critica esamina la questione dei corpi nello spazio con il contributo di due ulteriori autorevoli voci: George Lipsitz, che espone come razza e spazio siano intrinsecamente legati e come la struttura dello spazio urbano continui a influenzare la vita di persone nere e bianche in America, e bell hooks, i cui testi illuminano in modo chiaro come il livello di oppressione vari in base al genere. Nello specifico questi autori evidenziano le posizioni di svantaggio dei neri negli Stati Uniti, evitando però di ritrarli esclusivamente in relazione ad esse, mettendone in luce le risorse. Nell’ultima fase, l'attenzione si focalizza sul testo Gorilla, My Love. Quest'opera, composta da brevi racconti ambientati prevalentemente in ghetti urbani del nord statunitense, verrà analizzata sulla base del contesto critico delineato in precedenza. Il lavoro si concentra su alcuni racconti selezionati, ovvero quelli che meglio traspongono in un’ottica creativa e “romanzata” le dinamiche di mobilità dei personaggi\e nello spazio urbano, mettendone in luce gli aspetti di controllo, disciplina e le strategie di sopravvivenza. Viene inoltre evidenziata una prospettiva non meramente vittimizzante, ma di (r)esistenza creativa ed attiva all’interno di questi spazi, rappresentata sia dalle protagoniste\i dei racconti, sia dall’autrice stessa, nata e cresciuta a New York nel quartiere di Harlem.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/106253