La tesi ha come punto centrale l'analisi della caviglia e dell'infortunio che più frequentemente colpisce questa articolazione, ovvero la distorsione. Il lavoro si sofferma sugli sport che ne sono maggiormente interessati, ossia quelli che prevedono cambi di direzione, salti o contatti con altri giocatori. La distorsione legamentosa laterale della caviglia (LAS) è una delle lesioni più comuni negli sport agonistici e nelle attività ricreative. Secondo le statistiche, dal 10% al 30% di tutte le lesioni atletiche sono lesioni alla caviglia, per arrivare, in molti sport, ad oltre il 70% . Anche la fascia di età giovanile è molto colpita da questo tipo di infortunio. Infatti oggigiorno i bambini e gli adolescenti partecipano sono avviati presto alla carriera sportiva e sono esposti a notevoli richieste di allenamento e competizione. Essi sono inoltre più suscettibili alle distorsioni della caviglia rispetto agli adulti, a causa delle caratteristiche dello sviluppo corporeo, come la massa muscolare, la capacità di eseguire movimenti sportivi e svariati fattori ormonali. In questo senso, la tesi propone anche dati raccolti sul campo, frutto di interviste raccolte direttamente dagli atleti di una società di basket presso cui è stato svolto un tirocinio curricolare. In ogni caso, le principali fonti utilizzate risultano essere le informazioni ricevute durante il corso di studi universitario, gli articoli scientifici selezionati dalla piattaforma di divulgazione PubMed e da diversi manuali. La tesi in primo luogo analizza l'anatomia della caviglia, partendo dalle tre articolazioni che ne sono alla base: l’articolazione talocrurale, la sottoastragalica e la tibio-fibulare inferiore. I vari legamenti sono poi presi in esame uno per uno, evidenziandone la biomeccanica. In seguito ci si concentra sui più comuni meccanismi di lesione, che solitamente avvengono quando il piede esercita un movimento improvviso o eccessivo, come una torsione o un atterraggio errato, durante l'attività sportiva o procedendo su terreni inadeguati. I legamenti si allungano o si strappano a causa della forza applicata, causando dolore, gonfiore e instabilità dell'articolazione. I fattori di rischio per la distorsione della caviglia si classificano in intrinseci ed estrinseci e includono la storia pregressa di lesioni, l'instabilità articolare, la debolezza muscolare, la postura scorretta o il disallineamento muscolo-scheletrico, l'uso di scarpe inappropriate, le attività ad alto rischio e su terreni irregolari o scivolosi,la mancanza di riscaldamento e stretching adeguati. Vengono evidenziati differenti gradi di lesione e si sottolinea come precauzioni quali il rafforzamento muscolare, l'uso di calzature adeguate e l'esecuzione di esercizi di riscaldamento possa aiutare a ridurre il rischio di distorsioni della caviglia. Infine, sono annoverati alcuni tra i più efficaci sistemi di riadattamento dell'articolazione (elevazione della compressione del ghiaccio a riposo, immobilizzazione, terapia funzionale, esercizio, farmaci), non dimenticando gli importanti aspetti della ripresa e della prevenzione.
LA DISTORSIONE DELLA CAVIGLIA: ANALISI, RIADATTAMENTO E PREVENZIONE
MAINA, ADRIANO
2022/2023
Abstract
La tesi ha come punto centrale l'analisi della caviglia e dell'infortunio che più frequentemente colpisce questa articolazione, ovvero la distorsione. Il lavoro si sofferma sugli sport che ne sono maggiormente interessati, ossia quelli che prevedono cambi di direzione, salti o contatti con altri giocatori. La distorsione legamentosa laterale della caviglia (LAS) è una delle lesioni più comuni negli sport agonistici e nelle attività ricreative. Secondo le statistiche, dal 10% al 30% di tutte le lesioni atletiche sono lesioni alla caviglia, per arrivare, in molti sport, ad oltre il 70% . Anche la fascia di età giovanile è molto colpita da questo tipo di infortunio. Infatti oggigiorno i bambini e gli adolescenti partecipano sono avviati presto alla carriera sportiva e sono esposti a notevoli richieste di allenamento e competizione. Essi sono inoltre più suscettibili alle distorsioni della caviglia rispetto agli adulti, a causa delle caratteristiche dello sviluppo corporeo, come la massa muscolare, la capacità di eseguire movimenti sportivi e svariati fattori ormonali. In questo senso, la tesi propone anche dati raccolti sul campo, frutto di interviste raccolte direttamente dagli atleti di una società di basket presso cui è stato svolto un tirocinio curricolare. In ogni caso, le principali fonti utilizzate risultano essere le informazioni ricevute durante il corso di studi universitario, gli articoli scientifici selezionati dalla piattaforma di divulgazione PubMed e da diversi manuali. La tesi in primo luogo analizza l'anatomia della caviglia, partendo dalle tre articolazioni che ne sono alla base: l’articolazione talocrurale, la sottoastragalica e la tibio-fibulare inferiore. I vari legamenti sono poi presi in esame uno per uno, evidenziandone la biomeccanica. In seguito ci si concentra sui più comuni meccanismi di lesione, che solitamente avvengono quando il piede esercita un movimento improvviso o eccessivo, come una torsione o un atterraggio errato, durante l'attività sportiva o procedendo su terreni inadeguati. I legamenti si allungano o si strappano a causa della forza applicata, causando dolore, gonfiore e instabilità dell'articolazione. I fattori di rischio per la distorsione della caviglia si classificano in intrinseci ed estrinseci e includono la storia pregressa di lesioni, l'instabilità articolare, la debolezza muscolare, la postura scorretta o il disallineamento muscolo-scheletrico, l'uso di scarpe inappropriate, le attività ad alto rischio e su terreni irregolari o scivolosi,la mancanza di riscaldamento e stretching adeguati. Vengono evidenziati differenti gradi di lesione e si sottolinea come precauzioni quali il rafforzamento muscolare, l'uso di calzature adeguate e l'esecuzione di esercizi di riscaldamento possa aiutare a ridurre il rischio di distorsioni della caviglia. Infine, sono annoverati alcuni tra i più efficaci sistemi di riadattamento dell'articolazione (elevazione della compressione del ghiaccio a riposo, immobilizzazione, terapia funzionale, esercizio, farmaci), non dimenticando gli importanti aspetti della ripresa e della prevenzione. File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
961368_adrianomainatesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.74 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.74 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/106207