Nel mondo del calcio, così come in molti altri sport, per ottenere un buon risultato sportivo è fondamentale avere una buona condizione fisica, che si ottiene attraverso un corretto allenamento e una specifica preparazione atletica. Questo insieme di variabili non garantisce però un’integrità fisica del 100%, in quanto è possibile incorrere in qualche infortunio durante l’arco della stagione sportiva. Gli infortuni possono arrivare in qualsiasi momento della stagione, e soprattutto, i fattori di rischio sono molteplici, dove i più diffusi sono un allenamento scorretto, dei deficit di forza, una flessibilità ridotta, il livello della competizione, più è alta quest’ultima e più sarà alto il rischio di infortunarsi, un infortunio precedente correlato ad una riabilitazione inadeguata, difatti le ricadute nel mondo del calcio sono abbastanza frequenti. Tra gli infortuni più diffusi possiamo fare un importante divisione, ovvero suddividere gli infortuni in due categorie principali, gli infortuni traumatici e gli infortuni muscolari. Per quanto riguarda quelli traumatici, prendono il nome da trauma, e sono lesioni che riguardano tessuti o organi del calciatore, ed a seconda della zona colpita si dividono in traumi articolari, che riguardano le articolazioni, in questo caso i più diffusi sono distorsioni e lussazioni, e i traumi ossei, che riguardano l’osso, e ovviamente il caso più diffuso è la frattura, nel mondo del calcio nella maggioranza riguardano il ginocchio, la caviglia e la spalla. Anche gli infortuni muscolari sono detti infortuni traumatici, con la sostanziale differenza che riguardano l’apparato muscolare dei calciatori. Questi infortuni si dividono in infortuni per traumi diretti ed indiretti, nel primo caso sono causati da una contusione, che può essere un impatto con un avversario, nel secondo caso avvengono senza nessun tipo di contatto, ma il calciatore si fa male da solo. In questo caso gli infortuni vengono suddivisi in infortuni strutturali e non strutturali, dove nel primo si avrà un effettivo cambiamento nella struttura del muscolo, e si parlerà quindi di lesione, nel secondo, invece, non ci sarà un cambiamento effettivo nella struttura del muscolo, in quanto le fibre muscolari rimangono intatte. Gli infortuni muscolari più diffusi nel mondo del calcio sono la lesione dei muscoli bicipite femorale e dei muscoli adduttori. Sommando sia gli infortuni traumatici che quelli muscolari, in media, un giocatore di una squadra professionistica avrà circa 2 infortuni all’anno, l’incidenza viene calcolata attraverso l’indice di frequenza infortuni, che varia a seconda dell’età, del sesso e del tipo di attività svolta, e consiste nel calcolare il numero di infortuni ogni 1000 ore di allenamento o partita, nei professionisti ci sono in media 8.5 infortuni ogni 1000 ore di attività.

Gli infortuni nel mondo del calcio

TRAVERSI, MATTEO
2022/2023

Abstract

Nel mondo del calcio, così come in molti altri sport, per ottenere un buon risultato sportivo è fondamentale avere una buona condizione fisica, che si ottiene attraverso un corretto allenamento e una specifica preparazione atletica. Questo insieme di variabili non garantisce però un’integrità fisica del 100%, in quanto è possibile incorrere in qualche infortunio durante l’arco della stagione sportiva. Gli infortuni possono arrivare in qualsiasi momento della stagione, e soprattutto, i fattori di rischio sono molteplici, dove i più diffusi sono un allenamento scorretto, dei deficit di forza, una flessibilità ridotta, il livello della competizione, più è alta quest’ultima e più sarà alto il rischio di infortunarsi, un infortunio precedente correlato ad una riabilitazione inadeguata, difatti le ricadute nel mondo del calcio sono abbastanza frequenti. Tra gli infortuni più diffusi possiamo fare un importante divisione, ovvero suddividere gli infortuni in due categorie principali, gli infortuni traumatici e gli infortuni muscolari. Per quanto riguarda quelli traumatici, prendono il nome da trauma, e sono lesioni che riguardano tessuti o organi del calciatore, ed a seconda della zona colpita si dividono in traumi articolari, che riguardano le articolazioni, in questo caso i più diffusi sono distorsioni e lussazioni, e i traumi ossei, che riguardano l’osso, e ovviamente il caso più diffuso è la frattura, nel mondo del calcio nella maggioranza riguardano il ginocchio, la caviglia e la spalla. Anche gli infortuni muscolari sono detti infortuni traumatici, con la sostanziale differenza che riguardano l’apparato muscolare dei calciatori. Questi infortuni si dividono in infortuni per traumi diretti ed indiretti, nel primo caso sono causati da una contusione, che può essere un impatto con un avversario, nel secondo caso avvengono senza nessun tipo di contatto, ma il calciatore si fa male da solo. In questo caso gli infortuni vengono suddivisi in infortuni strutturali e non strutturali, dove nel primo si avrà un effettivo cambiamento nella struttura del muscolo, e si parlerà quindi di lesione, nel secondo, invece, non ci sarà un cambiamento effettivo nella struttura del muscolo, in quanto le fibre muscolari rimangono intatte. Gli infortuni muscolari più diffusi nel mondo del calcio sono la lesione dei muscoli bicipite femorale e dei muscoli adduttori. Sommando sia gli infortuni traumatici che quelli muscolari, in media, un giocatore di una squadra professionistica avrà circa 2 infortuni all’anno, l’incidenza viene calcolata attraverso l’indice di frequenza infortuni, che varia a seconda dell’età, del sesso e del tipo di attività svolta, e consiste nel calcolare il numero di infortuni ogni 1000 ore di allenamento o partita, nei professionisti ci sono in media 8.5 infortuni ogni 1000 ore di attività.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/106195