La questione della corporate governance è strettamente legata alla nascita della società per azioni. Le società per azioni sono generalmente affidate a personale specializzato che gestisce l'azienda per loro conto a causa delle capacità e di altri vincoli dei proprietari del capitale, il che comporta la separazione tra proprietà e controllo. Il conflitto di interessi tra il principale e l'agente genera i cosiddetti costi di agenzia. In questo contesto, è nata la figura dell'amministratore indipendente, che si riferisce a un tipo di amministratore esterno che non opera all'interno della società ed è indipendente dagli azionisti e dal management della società. Questo ruolo ha lo scopo di coordinare il processo decisionale scientifico degli amministratori esecutivi all'interno dell'azienda e di supervisionare i manager dell'azienda. L'obiettivo del presente lavoro è quello di esaminare il rapporto tra amministratori indipendenti e corporate governance all'interno del quadro normativo italiano, utilizzando come punto di riferimento la remunerazione degli amministratori indipendenti, e come il livello di corporate governance possa essere ottimizzato attraverso politiche di remunerazione al fine di ridurre i costi di agenzia. Il presente lavoro è suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo descrive le origini e le ragioni dello sviluppo degli amministratori indipendenti negli Stati Uniti ed elenca quali sono i compiti e gli obblighi che questo tipo di amministratore è attualmente chiamato a svolgere in Italia; descrive poi brevemente la struttura generale della remunerazione degli amministratori indipendenti, e analizza una serie di determinanti intra ed extra-aziendali che influenzano il livello di remunerazione degli amministratori indipendenti, e descrive a grandi linee lo stato delle politiche e dei livelli di remunerazione degli amministratori indipendenti in Italia e in Europa. Il secondo capitolo inizia descrivendo le origini della corporate governance e il problema dei costi di agenzia, comprese le sue tipologie, le cause interne ed esterne, per poi discutere se due tipi di politiche retributive, solo a compenso fisso e a quel variabile, possano ridurre i costi di agenzia. Il terzo capitolo esamina come le politiche retributive e gli incentivi possano essere concepiti per motivare gli amministratori indipendenti ad adempiere attivamente ai loro doveri e illustra le implicazioni dell'indipendenza degli amministratori indipendenti alla luce del paradosso dell'indipendenza.

Gli amministratori indipendenti

NIE, YING
2022/2023

Abstract

La questione della corporate governance è strettamente legata alla nascita della società per azioni. Le società per azioni sono generalmente affidate a personale specializzato che gestisce l'azienda per loro conto a causa delle capacità e di altri vincoli dei proprietari del capitale, il che comporta la separazione tra proprietà e controllo. Il conflitto di interessi tra il principale e l'agente genera i cosiddetti costi di agenzia. In questo contesto, è nata la figura dell'amministratore indipendente, che si riferisce a un tipo di amministratore esterno che non opera all'interno della società ed è indipendente dagli azionisti e dal management della società. Questo ruolo ha lo scopo di coordinare il processo decisionale scientifico degli amministratori esecutivi all'interno dell'azienda e di supervisionare i manager dell'azienda. L'obiettivo del presente lavoro è quello di esaminare il rapporto tra amministratori indipendenti e corporate governance all'interno del quadro normativo italiano, utilizzando come punto di riferimento la remunerazione degli amministratori indipendenti, e come il livello di corporate governance possa essere ottimizzato attraverso politiche di remunerazione al fine di ridurre i costi di agenzia. Il presente lavoro è suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo descrive le origini e le ragioni dello sviluppo degli amministratori indipendenti negli Stati Uniti ed elenca quali sono i compiti e gli obblighi che questo tipo di amministratore è attualmente chiamato a svolgere in Italia; descrive poi brevemente la struttura generale della remunerazione degli amministratori indipendenti, e analizza una serie di determinanti intra ed extra-aziendali che influenzano il livello di remunerazione degli amministratori indipendenti, e descrive a grandi linee lo stato delle politiche e dei livelli di remunerazione degli amministratori indipendenti in Italia e in Europa. Il secondo capitolo inizia descrivendo le origini della corporate governance e il problema dei costi di agenzia, comprese le sue tipologie, le cause interne ed esterne, per poi discutere se due tipi di politiche retributive, solo a compenso fisso e a quel variabile, possano ridurre i costi di agenzia. Il terzo capitolo esamina come le politiche retributive e gli incentivi possano essere concepiti per motivare gli amministratori indipendenti ad adempiere attivamente ai loro doveri e illustra le implicazioni dell'indipendenza degli amministratori indipendenti alla luce del paradosso dell'indipendenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/106114