Le catecolamine svolgono un ruolo cruciale per l’uomo nel mantenimento dell’omeostasi in seguito alla ricezione di stimoli esterni che costituiscono complessivamente lo stato di stress in un soggetto e la naturale capacità di risposta al meccanismo di “fight or flight”. Tali molecole svolgono la funzione di neurotrasmettitori e, quando rilasciate nel torrente ematico, consentono di regolare alcuni parametri vitali, come la pressione sanguigna, il livello glicemico, la dilatazione bronchiale, e molti altri. La misura delle concentrazioni delle catecolamine (noradrenalina, adrenalina e dopamina) e dei loro metaboliti primari di O-metilazione (normetanefrina, metanefrina e 3-metossi-tiramina) in plasma e urine rappresenta uno strumento utilissimo per la valutazione clinica dello stato di salute di un soggetto. Oltre a delineare lo stato di stress del paziente, la misura di queste molecole costituisce un aiuto cruciale per la diagnosi di patologie a carico del surrene (es. feocromocitoma). In questo lavoro viene proposto il confronto tra i metodi analitici attualmente in uso nella routine ospedaliera del laboratorio Baldi e Riberi delle Molinette di Torino per la misura delle concentrazioni plasmatiche di catecolamine e di metanefrine libere e un nuovo metodo che consente di determinare queste due categorie di analiti simultaneamente. Attualmente, i due gruppi di analiti vengono misurati in plasma mediante due tecniche analitiche differenti: le catecolamine sono misurate mediante cromatografia liquida accoppiata ad un rivelatore elettrochimico, mentre le metanefrine sono misurate mediante cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa. Entrambi i metodi richiedono una fase preliminare di estrazione degli analiti dalla matrice plasmatica che comprende una lunga serie di step estrattivi, su cartucce SPE o su piastrine da 96 pozzetti per estrazione in fase solida. Il nuovo metodo proposto fa uso di cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem per determinare gli analiti sopracitati in matrice plasmatica: tale metodo gode di una fase di preparazione del campione molto più breve e implementa una trappola per l’estrazione SPE online degli analiti, al termine della quale vengono automaticamente iniettati nella colonna cromatografica e, infine, rivelati mediante lo spettrometro di massa. Nel lavoro di tesi viene presentato un confronto tra le prestazioni analitiche del nuovo metodo con quelle dei metodi già consolidati e una valutazione delle sue prestazioni clinico-diagnostiche: è auspicabile che questi ultimi possano essere sostituiti dal metodo innovativo per consentire di aumentare l’efficienza delle analisi delle catecolamine e delle metanefrine libere e, in ultima analisi, fornire un contributo maggiore alla valutazione dello stato clinico dei pazienti.
Valutazione analitica e clinica di un nuovo metodo per la determinazione combinata di catecolamine e metanefrine plasmatiche mediante cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem
SPICCIARIELLO, STEFANO
2022/2023
Abstract
Le catecolamine svolgono un ruolo cruciale per l’uomo nel mantenimento dell’omeostasi in seguito alla ricezione di stimoli esterni che costituiscono complessivamente lo stato di stress in un soggetto e la naturale capacità di risposta al meccanismo di “fight or flight”. Tali molecole svolgono la funzione di neurotrasmettitori e, quando rilasciate nel torrente ematico, consentono di regolare alcuni parametri vitali, come la pressione sanguigna, il livello glicemico, la dilatazione bronchiale, e molti altri. La misura delle concentrazioni delle catecolamine (noradrenalina, adrenalina e dopamina) e dei loro metaboliti primari di O-metilazione (normetanefrina, metanefrina e 3-metossi-tiramina) in plasma e urine rappresenta uno strumento utilissimo per la valutazione clinica dello stato di salute di un soggetto. Oltre a delineare lo stato di stress del paziente, la misura di queste molecole costituisce un aiuto cruciale per la diagnosi di patologie a carico del surrene (es. feocromocitoma). In questo lavoro viene proposto il confronto tra i metodi analitici attualmente in uso nella routine ospedaliera del laboratorio Baldi e Riberi delle Molinette di Torino per la misura delle concentrazioni plasmatiche di catecolamine e di metanefrine libere e un nuovo metodo che consente di determinare queste due categorie di analiti simultaneamente. Attualmente, i due gruppi di analiti vengono misurati in plasma mediante due tecniche analitiche differenti: le catecolamine sono misurate mediante cromatografia liquida accoppiata ad un rivelatore elettrochimico, mentre le metanefrine sono misurate mediante cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa. Entrambi i metodi richiedono una fase preliminare di estrazione degli analiti dalla matrice plasmatica che comprende una lunga serie di step estrattivi, su cartucce SPE o su piastrine da 96 pozzetti per estrazione in fase solida. Il nuovo metodo proposto fa uso di cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem per determinare gli analiti sopracitati in matrice plasmatica: tale metodo gode di una fase di preparazione del campione molto più breve e implementa una trappola per l’estrazione SPE online degli analiti, al termine della quale vengono automaticamente iniettati nella colonna cromatografica e, infine, rivelati mediante lo spettrometro di massa. Nel lavoro di tesi viene presentato un confronto tra le prestazioni analitiche del nuovo metodo con quelle dei metodi già consolidati e una valutazione delle sue prestazioni clinico-diagnostiche: è auspicabile che questi ultimi possano essere sostituiti dal metodo innovativo per consentire di aumentare l’efficienza delle analisi delle catecolamine e delle metanefrine libere e, in ultima analisi, fornire un contributo maggiore alla valutazione dello stato clinico dei pazienti.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/106090