The G8 summit and the clashes that took place in Genoa in July 2001 were a turning point in both Italian and international politics and in the representation of social conflict and violence. The aim of this paper is therefore to investigate, through the tools of critical discourse analysis (Fairclough 1995; van Leeuwen 1996; Fairclough 2003), the discursive strategies used for the representation of the blitz at the scuola Diaz on the night of 21 July 2001, one of the most violent and significant episodes that occurred in Genoa in 2001, using also, where necessary, multimodal analysis (Kress and van Leeuwen 2006; van Leeuwen 2011). In order to build an analysis that looks at different media outlets, three mediums are considered: they have conveyed, with different modalities and timings, a plethora of interpretations and narratives. First, the analysis focuses on some of the articles published in the days following the incursion by Italian and British newspapers with different political orientations. Secondly, it moves to the analysis of three audiovisual products that concern the G8 and, in particular, the events of the scuola Diaz: one episode of the television program Blu notte, conducted by Carlo Lucarelli, dedicated to the events of Genoa (2007), the documentary Black Block (2011) directed by Carlo Bachschmidt, and the film Diaz - Don’t Clean Up This Blood (2012), directed by Daniele Vicari. Finally, the paper reflects on the direct testimonies of some of the victims of the blitz, interviewed by the author in order to develop a comparison between the methods of mediated representation - both from the editorial staff of a newspaper and directors and screenwriters - and the narration of the experience lived in first person. The aim is therefore to investigate, through the analysis of different media, the various narratives proposed and their influence on the social and political role and significance that have been given to the events that occurred at the scuola Diaz.

Il vertice del G8 e gli scontri che hanno attraversato Genova nel luglio 2001 hanno costituito un momento di svolta nella politica italiana e internazionale e nelle modalità di rappresentazione del conflitto sociale e della violenta risposta ad esso. Il presente elaborato ha dunque l’obiettivo di indagare, attraverso gli strumenti dell’analisi critica del discorso (Fairclough 1995; van Leeuwen 1996; Fairclough 2003), le strategie discorsive impiegate per la rappresentazione del blitz avvenuto alla scuola Diaz la notte del 21 luglio 2001, uno degli episodi più violenti e significativi occorsi a Genova nel 2001, integrandovi, ove necessario, un’analisi multimodale (Kress e van Leeuwen 2006; van Leeuwen 2011). Al fine di costruire un’indagine che guardi a diversi veicoli di informazione, si prendono in considerazione tre medium che hanno veicolato, con modalità e tempistiche differenti, una pletora di interpretazioni e narrative. In primo luogo, si analizzano alcuni degli articoli pubblicati nei giorni successivi all’incursione da quotidiani italiani e britannici con diversi orientamenti politici. Secondariamente, si indagano tre prodotti audiovisivi che riguardano il G8 e, in particolare, i fatti della scuola Diaz: la puntata del programma televisivo Blu notte, condotto da Carlo Lucarelli, dedicata ai fatti di Genova (2007), il documentario Black Block (2011), con la regia di Carlo Bachschmidt, e la pellicola Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012), con la regia di Daniele Vicari. Infine, si propone una riflessione intorno alle testimonianze dirette di alcune delle vittime della perquisizione, intervistate dall’autrice al fine di poter sviluppare una comparazione tra le modalità di rappresentazione mediate – che sia dalla redazione di un giornale o da registi e sceneggiatori – e la narrazione dell’esperienza vissuta in prima persona. Si vogliono dunque indagare, attraverso l’analisi di diversi mezzi di comunicazione, le diverse narrative proposte e la loro influenza sul ruolo sociale e politico che è stato riconosciuto ai fatti della scuola Diaz.

Don’t clean up this blood: strategie discorsive nella rappresentazione della violenza alla scuola Diaz tra stampa, materiale audiovisivo e testimonianze

VITALE, ANNALISA
2022/2023

Abstract

Il vertice del G8 e gli scontri che hanno attraversato Genova nel luglio 2001 hanno costituito un momento di svolta nella politica italiana e internazionale e nelle modalità di rappresentazione del conflitto sociale e della violenta risposta ad esso. Il presente elaborato ha dunque l’obiettivo di indagare, attraverso gli strumenti dell’analisi critica del discorso (Fairclough 1995; van Leeuwen 1996; Fairclough 2003), le strategie discorsive impiegate per la rappresentazione del blitz avvenuto alla scuola Diaz la notte del 21 luglio 2001, uno degli episodi più violenti e significativi occorsi a Genova nel 2001, integrandovi, ove necessario, un’analisi multimodale (Kress e van Leeuwen 2006; van Leeuwen 2011). Al fine di costruire un’indagine che guardi a diversi veicoli di informazione, si prendono in considerazione tre medium che hanno veicolato, con modalità e tempistiche differenti, una pletora di interpretazioni e narrative. In primo luogo, si analizzano alcuni degli articoli pubblicati nei giorni successivi all’incursione da quotidiani italiani e britannici con diversi orientamenti politici. Secondariamente, si indagano tre prodotti audiovisivi che riguardano il G8 e, in particolare, i fatti della scuola Diaz: la puntata del programma televisivo Blu notte, condotto da Carlo Lucarelli, dedicata ai fatti di Genova (2007), il documentario Black Block (2011), con la regia di Carlo Bachschmidt, e la pellicola Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012), con la regia di Daniele Vicari. Infine, si propone una riflessione intorno alle testimonianze dirette di alcune delle vittime della perquisizione, intervistate dall’autrice al fine di poter sviluppare una comparazione tra le modalità di rappresentazione mediate – che sia dalla redazione di un giornale o da registi e sceneggiatori – e la narrazione dell’esperienza vissuta in prima persona. Si vogliono dunque indagare, attraverso l’analisi di diversi mezzi di comunicazione, le diverse narrative proposte e la loro influenza sul ruolo sociale e politico che è stato riconosciuto ai fatti della scuola Diaz.
ITA
The G8 summit and the clashes that took place in Genoa in July 2001 were a turning point in both Italian and international politics and in the representation of social conflict and violence. The aim of this paper is therefore to investigate, through the tools of critical discourse analysis (Fairclough 1995; van Leeuwen 1996; Fairclough 2003), the discursive strategies used for the representation of the blitz at the scuola Diaz on the night of 21 July 2001, one of the most violent and significant episodes that occurred in Genoa in 2001, using also, where necessary, multimodal analysis (Kress and van Leeuwen 2006; van Leeuwen 2011). In order to build an analysis that looks at different media outlets, three mediums are considered: they have conveyed, with different modalities and timings, a plethora of interpretations and narratives. First, the analysis focuses on some of the articles published in the days following the incursion by Italian and British newspapers with different political orientations. Secondly, it moves to the analysis of three audiovisual products that concern the G8 and, in particular, the events of the scuola Diaz: one episode of the television program Blu notte, conducted by Carlo Lucarelli, dedicated to the events of Genoa (2007), the documentary Black Block (2011) directed by Carlo Bachschmidt, and the film Diaz - Don’t Clean Up This Blood (2012), directed by Daniele Vicari. Finally, the paper reflects on the direct testimonies of some of the victims of the blitz, interviewed by the author in order to develop a comparison between the methods of mediated representation - both from the editorial staff of a newspaper and directors and screenwriters - and the narration of the experience lived in first person. The aim is therefore to investigate, through the analysis of different media, the various narratives proposed and their influence on the social and political role and significance that have been given to the events that occurred at the scuola Diaz.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/106029