Il genocidio rappresenta uno dei crimini più devastanti contro l'umanità, la sua definizione e individuazione risale al 1944, quando il giurista Raphael Lemkin lo utilizzò in riferimento alla Germania nazista e allo sterminio degli ebrei. Questa tesi di laurea magistrale si propone di esplorare il fenomeno del genocidio, concentrando l'attenzione su tre casi significativi: Jugoslavia, Ruanda e Birmania. Attraverso questa analisi comparativa, si intende comprendere le dinamiche uniche di ciascun contesto e valutare il ruolo della comunità internazionale nella prevenzione e risposta a tali atrocità. Partendo dalla sua definizione, esplorerò gli elementi costitutivi del termine per porre delle basi concettuali in previsione dell’analisi dei casi specifici nei capitoli seguenti. Attraverso uno studio dettagliato del genocidio nella ex Jugoslavia esaminerò le cause scatenanti, le dinamiche etniche e le questioni legate all’efficacia delle operazioni di peacekeeping rispetto alle sfide all’interno della regione e nell’affrontare gravi violazioni di diritti umani. Successivamente, ci si concentrerà sul genocidio ruandese del 1994, analizzando le tensioni etniche e le dinamiche politiche che hanno portato a una delle tragedie più devastanti del XX secolo, esaminando il ruolo della comunità internazionale nel contesto delle limitate risposte alle violenze in corso. Infine, l'analisi si sposterà sulla Birmania, con particolare attenzione alla persecuzione della minoranza Rohingya. Si indagheranno le origini storiche del conflitto, le violazioni dei diritti umani e le risposte della comunità internazionale di fronte a questa crisi in atto. Nelle conclusioni sintetizzerò ciò che è emerso da questa analisi comparativa evidenziando le sfide comuni e le specificità di ciascun caso, sperando di contribuire alla comprensione del fenomeno del genocidio e stimolare una riflessione sul ruolo della comunità internazionale nella prevenzione di tali tragedie sottolineando l’importanza di un impegno coordinato.
Il genocidio nell'età dei diritti in una prospettiva comparativa: analisi dei casi di Jugoslavia, Ruanda e Birmania
CORDIGLIA, GIORGIA
2022/2023
Abstract
Il genocidio rappresenta uno dei crimini più devastanti contro l'umanità, la sua definizione e individuazione risale al 1944, quando il giurista Raphael Lemkin lo utilizzò in riferimento alla Germania nazista e allo sterminio degli ebrei. Questa tesi di laurea magistrale si propone di esplorare il fenomeno del genocidio, concentrando l'attenzione su tre casi significativi: Jugoslavia, Ruanda e Birmania. Attraverso questa analisi comparativa, si intende comprendere le dinamiche uniche di ciascun contesto e valutare il ruolo della comunità internazionale nella prevenzione e risposta a tali atrocità. Partendo dalla sua definizione, esplorerò gli elementi costitutivi del termine per porre delle basi concettuali in previsione dell’analisi dei casi specifici nei capitoli seguenti. Attraverso uno studio dettagliato del genocidio nella ex Jugoslavia esaminerò le cause scatenanti, le dinamiche etniche e le questioni legate all’efficacia delle operazioni di peacekeeping rispetto alle sfide all’interno della regione e nell’affrontare gravi violazioni di diritti umani. Successivamente, ci si concentrerà sul genocidio ruandese del 1994, analizzando le tensioni etniche e le dinamiche politiche che hanno portato a una delle tragedie più devastanti del XX secolo, esaminando il ruolo della comunità internazionale nel contesto delle limitate risposte alle violenze in corso. Infine, l'analisi si sposterà sulla Birmania, con particolare attenzione alla persecuzione della minoranza Rohingya. Si indagheranno le origini storiche del conflitto, le violazioni dei diritti umani e le risposte della comunità internazionale di fronte a questa crisi in atto. Nelle conclusioni sintetizzerò ciò che è emerso da questa analisi comparativa evidenziando le sfide comuni e le specificità di ciascun caso, sperando di contribuire alla comprensione del fenomeno del genocidio e stimolare una riflessione sul ruolo della comunità internazionale nella prevenzione di tali tragedie sottolineando l’importanza di un impegno coordinato.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/105983