Per lo sviluppo di questa tesi, sono stati utilizzati materiali bibliografici e articoli scientifici con lo scopo di approfondire la stretta correlazione tra la preparazione atletica e quella mentale di un arbitro di calcio. Una buona preparazione mentale è altrettanto importante di una buona preparazione atletica, in quanto un direttore di gara è oggetto di forti pressioni esterne, o addirittura mediatiche, nei casi in cui l’attività si svolga ad alto livello. Ho visionato anche i protocolli di allenamento che i referenti atletici delle sezioni provinciali e dei comitati regionali e nazionali offrono agli associati dell’Associazione Italiana Arbitri (“AIA”). Di particolare rilievo è stato lo studio tra l’alimentazione e la gestione degli infortuni che potrebbero occorrere: l’arbitro è un atleta a tutti gli effetti e necessita quindi di alimentarsi correttamente e di gestire il proprio corpo in caso di problematiche fisiche. L’arbitro, a differenza degli atleti, deve gestire queste problematiche totalmente in autonomia, almeno questo vale per gli associati non d’élite, che non dispongono di uno staff durante i raduni. Ho voluto inserire nel testo anche una parte in cui viene spiegato il funzionamento e il coordinamento dell’AIA. La tesi include inoltre elementi tratti dalla mia esperienza personale, avendo anch’io svolto questa attività per sette anni, prima di passare al ruolo di assistente arbitrale da due anni, ruolo che sarà anch’esso approfondito all’interno della dissertazione. La mia esperienza completa la teoria raccolta in questa tesi esperienziale, che ho scelto con lo scopo di dare giusta rilevanza ad un’attività che si deve considerare tutt’altro che un hobby, dato il carico di impegno psico-fisico richiesto durante la competizione, ma anche nella fase preparatoria e, spesso, anche al di fuori dalla competizione. Nella stesura di questa tesi trovano applicazione molte delle conoscenze acquisite nel corso di studi: metodiche, teoria e tecnica dell’allenamento, effetti sulla prestazione sportiva dell’alimentazione, prevenzione e valutazione degli infortuni, aspetti psicosociali e psicopedagogici che trovano completamento nell’esperienza personale, ove ho avuto modo di sperimentare quanto acquisito nel corso di studi.

L'allenamento e la psicologia dell'arbitro di calcio

CERIOTTI, GIOVANNI
2022/2023

Abstract

Per lo sviluppo di questa tesi, sono stati utilizzati materiali bibliografici e articoli scientifici con lo scopo di approfondire la stretta correlazione tra la preparazione atletica e quella mentale di un arbitro di calcio. Una buona preparazione mentale è altrettanto importante di una buona preparazione atletica, in quanto un direttore di gara è oggetto di forti pressioni esterne, o addirittura mediatiche, nei casi in cui l’attività si svolga ad alto livello. Ho visionato anche i protocolli di allenamento che i referenti atletici delle sezioni provinciali e dei comitati regionali e nazionali offrono agli associati dell’Associazione Italiana Arbitri (“AIA”). Di particolare rilievo è stato lo studio tra l’alimentazione e la gestione degli infortuni che potrebbero occorrere: l’arbitro è un atleta a tutti gli effetti e necessita quindi di alimentarsi correttamente e di gestire il proprio corpo in caso di problematiche fisiche. L’arbitro, a differenza degli atleti, deve gestire queste problematiche totalmente in autonomia, almeno questo vale per gli associati non d’élite, che non dispongono di uno staff durante i raduni. Ho voluto inserire nel testo anche una parte in cui viene spiegato il funzionamento e il coordinamento dell’AIA. La tesi include inoltre elementi tratti dalla mia esperienza personale, avendo anch’io svolto questa attività per sette anni, prima di passare al ruolo di assistente arbitrale da due anni, ruolo che sarà anch’esso approfondito all’interno della dissertazione. La mia esperienza completa la teoria raccolta in questa tesi esperienziale, che ho scelto con lo scopo di dare giusta rilevanza ad un’attività che si deve considerare tutt’altro che un hobby, dato il carico di impegno psico-fisico richiesto durante la competizione, ma anche nella fase preparatoria e, spesso, anche al di fuori dalla competizione. Nella stesura di questa tesi trovano applicazione molte delle conoscenze acquisite nel corso di studi: metodiche, teoria e tecnica dell’allenamento, effetti sulla prestazione sportiva dell’alimentazione, prevenzione e valutazione degli infortuni, aspetti psicosociali e psicopedagogici che trovano completamento nell’esperienza personale, ove ho avuto modo di sperimentare quanto acquisito nel corso di studi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/105960