I Cyanobacteria sono un phylum di batteri molto antichi, infatti si stima che siano comparsi 3,5 miliardi di anni fa, e sono molto diffusi in una vasta gamma di ambienti su tutto il pianeta. Si tratta, probabilmente, dei primi organismi ad aver evoluto la fotosintesi ossigenica e risultano interessanti sotto molteplici punti di vista. In particolare, questa tesi si concentra sulla capacità dei Cyanobacteria di produrre diverse tossine e sui possibili effetti delle stesse nei confronti della fauna, sia terrestre sia acquatica. In relazione a ciò, l’innalzamento delle temperature e l’eutrofizzazione hanno innescato numerosi fenomeni di blooming di cianobatteri, con notevoli danni agli ecosistemi di acqua dolce, in particolare ai bacini lentici. Nel secondo capitolo vengono descritte le caratteristiche e gli effetti sugli animali delle principali categorie di cianotossine: microcistine, nodularine, cilindrospermopsine, anatossine e saxitossine. In particolare, vengono messi in evidenza alcuni aspetti della natura chimica, tossicologica e genetica di queste sostanze. In questo capitolo, inoltre, si esaminano alcune caratteristiche dei microorganismi produttori di cianotossine e vengono riportati casi di intossicazione di diversi animali dovuti a fenomeni di blooming. Nel terzo capitolo vengono descritti alcuni parametri ambientali che possono influenzare sia la proliferazione stessa dei Cyanobacteria, sia la capacità dei Cyanobacteria di produrre cianotossine. Sempre nel terzo capitolo, c’è una maggiore attenzione agli effetti di queste sostanze sulla fauna ittica e una breve descrizione dei risultati ottenuti in uno studio sperimentale, durante il quale sono state somministrate microcistine a delle perche gialle americane (Perca flavescens), per valutarne l’assimilazione e l’espulsione da parte di questi organismi. Nel quarto capitolo viene descritto uno studio sull’estrazione di DNA sedimentario rinvenuto dai sedimenti di nove laghi del Minnesota, che si è rivelato tecnicamente vincente nell’ipotizzare le fluttuazioni subite da colonie di cianobatteri presenti in questi laghi negli ultimi 200-250 anni. Grazie a queste ricostruzioni, è stato possibile anche capire come siano variate le abbondanze relative di ceppi tossici e non, in relazione ai cambiamenti ambientali. Infine, si descrive la difficoltà nel prevedere come le attività antropiche influiscano sugli equilibri stabiliti dai cianobatteri nell’ambiente e sulla produzione stessa di cianotossine.

Effetti delle principali cianotossine su animali vertebrati e invertebrati.

COPPO, BEATRICE
2022/2023

Abstract

I Cyanobacteria sono un phylum di batteri molto antichi, infatti si stima che siano comparsi 3,5 miliardi di anni fa, e sono molto diffusi in una vasta gamma di ambienti su tutto il pianeta. Si tratta, probabilmente, dei primi organismi ad aver evoluto la fotosintesi ossigenica e risultano interessanti sotto molteplici punti di vista. In particolare, questa tesi si concentra sulla capacità dei Cyanobacteria di produrre diverse tossine e sui possibili effetti delle stesse nei confronti della fauna, sia terrestre sia acquatica. In relazione a ciò, l’innalzamento delle temperature e l’eutrofizzazione hanno innescato numerosi fenomeni di blooming di cianobatteri, con notevoli danni agli ecosistemi di acqua dolce, in particolare ai bacini lentici. Nel secondo capitolo vengono descritte le caratteristiche e gli effetti sugli animali delle principali categorie di cianotossine: microcistine, nodularine, cilindrospermopsine, anatossine e saxitossine. In particolare, vengono messi in evidenza alcuni aspetti della natura chimica, tossicologica e genetica di queste sostanze. In questo capitolo, inoltre, si esaminano alcune caratteristiche dei microorganismi produttori di cianotossine e vengono riportati casi di intossicazione di diversi animali dovuti a fenomeni di blooming. Nel terzo capitolo vengono descritti alcuni parametri ambientali che possono influenzare sia la proliferazione stessa dei Cyanobacteria, sia la capacità dei Cyanobacteria di produrre cianotossine. Sempre nel terzo capitolo, c’è una maggiore attenzione agli effetti di queste sostanze sulla fauna ittica e una breve descrizione dei risultati ottenuti in uno studio sperimentale, durante il quale sono state somministrate microcistine a delle perche gialle americane (Perca flavescens), per valutarne l’assimilazione e l’espulsione da parte di questi organismi. Nel quarto capitolo viene descritto uno studio sull’estrazione di DNA sedimentario rinvenuto dai sedimenti di nove laghi del Minnesota, che si è rivelato tecnicamente vincente nell’ipotizzare le fluttuazioni subite da colonie di cianobatteri presenti in questi laghi negli ultimi 200-250 anni. Grazie a queste ricostruzioni, è stato possibile anche capire come siano variate le abbondanze relative di ceppi tossici e non, in relazione ai cambiamenti ambientali. Infine, si descrive la difficoltà nel prevedere come le attività antropiche influiscano sugli equilibri stabiliti dai cianobatteri nell’ambiente e sulla produzione stessa di cianotossine.
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