Questo studio esplora alternative all'utilizzo degli enzimi nei test ELISA a causa dei relativi svantaggi quali costi elevati, complessità del protocollo e limitata stabilità. La ricerca è suddivisa in tre fasi principali: (1) impiego di bioconiugati anticorpo-EDTA in piastre da microtitolazione per i test ELISA al fine di sfruttare l'attività simil-perossidasica tramite la reazione di Fenton, (2) utilizzo di bioconiugati anticorpo-nanoparticelle d'oro in piastre da microtitolazione per i test ELISA per sfruttare l'attività simil-perossidasica delle GNP nell'ossidare un substrato cromogeno, e (3) aumentare la sensibilità di un test LFIA utilizzando l'attività simil-perossidasica intrinseca delle GNP e un substrato cromogeno. I vantaggi dell'uso delle GNP includono un costo inferiore, un utilizzo minimo di anticorpi e la stabilità senza l'aggiunta di additivi. I bio-coniugati Ab-EDTA si sono dimostrati capaci di legare il Fe(III), specialmente impiegando un tampone fosfato salino acidificato. Inoltre, è stata dimostrata la capacità di legame specifico sulla fase solida funzionalizzata con la controparte dell’Ab. Tuttavia, i coniugati hanno mostrato limiti significativi nella capacità di legare un competitore analogo in soluzione, probabilmente a causa di una perdita delle proprietà di legame durante la sintesi. Similmente, i coniugati Ab-GNP, ottenuti per adsorbimento passivo hanno mostrato risultati analoghi per quanto riguarda il legame sulla piastra funzionalizzata. L'esito della competizione per il legame del GAR-GNP è analogo ai bio-coniugati Ab-EDTA, per contro il test competitivo con il sistema Ab-TFV-GNP sembra funzionare correttamente, anche se con valori di assorbanza molto bassi. L'utilizzo della reattività simil-perossidasica delle GNP nel formato LFIA ha mostrato risultati promettenti nell'incremento del segnale visivo post corsa colorimetrica, con un enhancement che varia tra il 50% e il 160%. Tuttavia, non è chiaro se ciò aumenti la sensibilità del dispositivo competitivo, ma potrebbe essere utile esplorare questa strategia su sistemi non competitivi per migliorare la sensibilità.
Strategie di catalisi mimica della perossidasi in saggi immunochimici
CARTA, IRENE
2022/2023
Abstract
Questo studio esplora alternative all'utilizzo degli enzimi nei test ELISA a causa dei relativi svantaggi quali costi elevati, complessità del protocollo e limitata stabilità. La ricerca è suddivisa in tre fasi principali: (1) impiego di bioconiugati anticorpo-EDTA in piastre da microtitolazione per i test ELISA al fine di sfruttare l'attività simil-perossidasica tramite la reazione di Fenton, (2) utilizzo di bioconiugati anticorpo-nanoparticelle d'oro in piastre da microtitolazione per i test ELISA per sfruttare l'attività simil-perossidasica delle GNP nell'ossidare un substrato cromogeno, e (3) aumentare la sensibilità di un test LFIA utilizzando l'attività simil-perossidasica intrinseca delle GNP e un substrato cromogeno. I vantaggi dell'uso delle GNP includono un costo inferiore, un utilizzo minimo di anticorpi e la stabilità senza l'aggiunta di additivi. I bio-coniugati Ab-EDTA si sono dimostrati capaci di legare il Fe(III), specialmente impiegando un tampone fosfato salino acidificato. Inoltre, è stata dimostrata la capacità di legame specifico sulla fase solida funzionalizzata con la controparte dell’Ab. Tuttavia, i coniugati hanno mostrato limiti significativi nella capacità di legare un competitore analogo in soluzione, probabilmente a causa di una perdita delle proprietà di legame durante la sintesi. Similmente, i coniugati Ab-GNP, ottenuti per adsorbimento passivo hanno mostrato risultati analoghi per quanto riguarda il legame sulla piastra funzionalizzata. L'esito della competizione per il legame del GAR-GNP è analogo ai bio-coniugati Ab-EDTA, per contro il test competitivo con il sistema Ab-TFV-GNP sembra funzionare correttamente, anche se con valori di assorbanza molto bassi. L'utilizzo della reattività simil-perossidasica delle GNP nel formato LFIA ha mostrato risultati promettenti nell'incremento del segnale visivo post corsa colorimetrica, con un enhancement che varia tra il 50% e il 160%. Tuttavia, non è chiaro se ciò aumenti la sensibilità del dispositivo competitivo, ma potrebbe essere utile esplorare questa strategia su sistemi non competitivi per migliorare la sensibilità.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/105790