Il turista della società contemporanea è stato analizzato da diversi punti di vista: da quello antropologico a quello del marketing, da quello culturale alla storicizzazione dei trend e delle mode turistiche. Come è stato sottolineato «l’immagine turistica, infatti, pre-esiste al viaggio. La stessa esperienza di mobilità reale, in questa prospettiva, finisce per essere programmata proprio grazie alla spinta motivazionale e attrattiva del repertorio iconografico fatto circolare attraverso i mass media». Inoltre, la corrispondenza diretta tra lo sviluppo del turismo ‒ in una data area o macro area ‒ e la crescita economica dei luoghi entro i quali si destinano le preferenze del “consumatore” di viaggi è, ormai, un dato di fatto acquisito dalla letteratura specialistica su questo tema e già nel 1976 un primo studio aveva evidenziato questa stretta correlazione poi ulteriormente scandagliata e verificata. Col turismo di comunità, poi, ci si pone all’estremo rispetto a quello standardizzato che offre la crociera impersonale o il mega albergo. La vacanza si emancipa dai non luoghi, per dirla con Marc Augè, originando una tendenza apparentemente in contrasto con i grandi flussi del turismo globale che ne costituisce in realtà, secondo la nota formula del glocal, «l’altra faccia, una sorta di movimento antiglobalizzazione dal basso che mira al recupero di uno sviluppo sostenibile del territorio che sia rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni e del patrimonio culturale degli antichi borghi storici d’Italia». Nel 2019, la scoperta e la rapida diffusione a livello globale, del virus SARS-CoV-2, responsabile dell’infezione da Covid-19, ha colpito in modo significativo tutti i settori economici e generato una serie di ripercussioni negative. Le restrizioni e le preoccupazioni per la sicurezza hanno portato a cambiamenti nelle abitudini di consumo e alla riduzione delle attività non essenziali come i viaggi. Per mitigare gli impatti economici della pandemia e aiutare il settore a sopravvivere molti governi hanno introdotto una serie di aiuti e misure di sostegno progettati per attenuare le perdite economiche, mantenere l'occupazione e promuovere la ripresa del turismo. Il Piemonte ha implementato un programma di aiuti attraverso l'uso di voucher turistici che prevedeva la possibilità di soggiornare 3 notti pagandone soltanto una oppure usufruire di uno sconto del 50% sui servizi offerti nel territorio. Il progetto è tutt’ora in corso ed è stato parzialmente modificato sostituendo la formula iniziale denominata “3x1” con l’attuale “4x2”. Per analizzare l’iniziativa dal punto di vista degli operatori del settore si è scelto di concentrare l’attenzione e di rivolgere specifiche domande ai gestori delle attività presenti nelle Valli di Lanzo.
Turismo: le nuove tendenze del settore in epoca Covid-19. Il caso "voucher" nelle "Valli di Lanzo".
POZE' FALET, MONIA
2022/2023
Abstract
Il turista della società contemporanea è stato analizzato da diversi punti di vista: da quello antropologico a quello del marketing, da quello culturale alla storicizzazione dei trend e delle mode turistiche. Come è stato sottolineato «l’immagine turistica, infatti, pre-esiste al viaggio. La stessa esperienza di mobilità reale, in questa prospettiva, finisce per essere programmata proprio grazie alla spinta motivazionale e attrattiva del repertorio iconografico fatto circolare attraverso i mass media». Inoltre, la corrispondenza diretta tra lo sviluppo del turismo ‒ in una data area o macro area ‒ e la crescita economica dei luoghi entro i quali si destinano le preferenze del “consumatore” di viaggi è, ormai, un dato di fatto acquisito dalla letteratura specialistica su questo tema e già nel 1976 un primo studio aveva evidenziato questa stretta correlazione poi ulteriormente scandagliata e verificata. Col turismo di comunità, poi, ci si pone all’estremo rispetto a quello standardizzato che offre la crociera impersonale o il mega albergo. La vacanza si emancipa dai non luoghi, per dirla con Marc Augè, originando una tendenza apparentemente in contrasto con i grandi flussi del turismo globale che ne costituisce in realtà, secondo la nota formula del glocal, «l’altra faccia, una sorta di movimento antiglobalizzazione dal basso che mira al recupero di uno sviluppo sostenibile del territorio che sia rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni e del patrimonio culturale degli antichi borghi storici d’Italia». Nel 2019, la scoperta e la rapida diffusione a livello globale, del virus SARS-CoV-2, responsabile dell’infezione da Covid-19, ha colpito in modo significativo tutti i settori economici e generato una serie di ripercussioni negative. Le restrizioni e le preoccupazioni per la sicurezza hanno portato a cambiamenti nelle abitudini di consumo e alla riduzione delle attività non essenziali come i viaggi. Per mitigare gli impatti economici della pandemia e aiutare il settore a sopravvivere molti governi hanno introdotto una serie di aiuti e misure di sostegno progettati per attenuare le perdite economiche, mantenere l'occupazione e promuovere la ripresa del turismo. Il Piemonte ha implementato un programma di aiuti attraverso l'uso di voucher turistici che prevedeva la possibilità di soggiornare 3 notti pagandone soltanto una oppure usufruire di uno sconto del 50% sui servizi offerti nel territorio. Il progetto è tutt’ora in corso ed è stato parzialmente modificato sostituendo la formula iniziale denominata “3x1” con l’attuale “4x2”. Per analizzare l’iniziativa dal punto di vista degli operatori del settore si è scelto di concentrare l’attenzione e di rivolgere specifiche domande ai gestori delle attività presenti nelle Valli di Lanzo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/105615