La presente ricerca si colloca all'interno dell'ampio contesto degli studi sulla comunicazione, con un'attenzione specifica rivolta al settore alimentare. Il concetto di sostenibilità è divenuto onnipresente in vari contesti economici, sociali e ambientali, tanto da sottolineare l'importanza della trasparenza nelle attività aziendali richiesta dai consumatori. Tuttavia, l'uso diffuso e a volte improprio di termini legati alla sostenibilità da parte di numerose imprese ne ha generato un'immagine distorta, spesso utilizzata come strumento di miglioramento dell'immagine e di posizionamento sul mercato, anziché come strumento per riflettere azioni concrete di responsabilità sociale. Il presente lavoro si articola in cinque parti: il primo capitolo tratta la nascita e la storia evolutiva delle teorie di Corporate Social Responsability con un’attenta disamina dei diversi studi e accademici più autorevoli che hanno contribuito ad ampliare le teorie di responsabilità sociale e a introdurre questo concetto nella politica aziendale delle società. Il secondo capitolo si focalizza sull'irresponsabilità aziendale nel contesto storico, evidenziando come le imprese, motivate principalmente dal guadagno economico, abbiano spesso ignorato le conseguenze dannose, sia fisiche che morali, sul consumatore. Questo fenomeno, oggetto di studio approfondito, si manifesta sia in società avanzate sia in quelle in via di sviluppo. Di conseguenza, i consumatori, consapevoli di tale realtà, hanno avviato movimenti sociali volti a contrastare tali comportamenti attraverso azioni di boicottaggio e diffusione di informazioni negative. Nel terzo capitolo vengono esaminati nel dettaglio le regolamentazioni e la responsabilità del settore alimentare, mettendo in luce l'importanza di adottare pratiche sostenibili a tutela dell'ambiente e dei consumatori. Successivamente, nel quarto capitolo, attraverso l'analisi di casi specifici come Nestlé, Sanlu Group, Fileni Alimentari, Buitoni, Danone, Gruppo Petti e Parmalat, si evidenziano comportamenti aziendali irresponsabili che si sono protratti nel tempo, influenzando negativamente la fiducia dei consumatori. Infine, l'indagine si concentra sulla comunicazione utilizzata da alcune di queste aziende per "ripulire" la loro immagine, evidenziando la tendenza alla manipolazione dell'opinione pubblica. Tuttavia, è importante sottolineare che le informazioni su comportamenti non etici possono essere soggette a una sorta di censura, come evidenziato dalla rimozione selettiva di notizie che coinvolgono alcune delle suddette aziende da parte di agenzie di stampa internazionali. Questa dinamica solleva interrogativi significativi riguardo la manipolazione della memoria collettiva e sottolinea la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità aziendale nel settore alimentare.

Alimentando il Futuro Analisi del Comportamento e delle Strategie per gestire gli scandali: Casi di Scandali nel Settore Alimentare

GUASTELLA, DOMENICO
2022/2023

Abstract

La presente ricerca si colloca all'interno dell'ampio contesto degli studi sulla comunicazione, con un'attenzione specifica rivolta al settore alimentare. Il concetto di sostenibilità è divenuto onnipresente in vari contesti economici, sociali e ambientali, tanto da sottolineare l'importanza della trasparenza nelle attività aziendali richiesta dai consumatori. Tuttavia, l'uso diffuso e a volte improprio di termini legati alla sostenibilità da parte di numerose imprese ne ha generato un'immagine distorta, spesso utilizzata come strumento di miglioramento dell'immagine e di posizionamento sul mercato, anziché come strumento per riflettere azioni concrete di responsabilità sociale. Il presente lavoro si articola in cinque parti: il primo capitolo tratta la nascita e la storia evolutiva delle teorie di Corporate Social Responsability con un’attenta disamina dei diversi studi e accademici più autorevoli che hanno contribuito ad ampliare le teorie di responsabilità sociale e a introdurre questo concetto nella politica aziendale delle società. Il secondo capitolo si focalizza sull'irresponsabilità aziendale nel contesto storico, evidenziando come le imprese, motivate principalmente dal guadagno economico, abbiano spesso ignorato le conseguenze dannose, sia fisiche che morali, sul consumatore. Questo fenomeno, oggetto di studio approfondito, si manifesta sia in società avanzate sia in quelle in via di sviluppo. Di conseguenza, i consumatori, consapevoli di tale realtà, hanno avviato movimenti sociali volti a contrastare tali comportamenti attraverso azioni di boicottaggio e diffusione di informazioni negative. Nel terzo capitolo vengono esaminati nel dettaglio le regolamentazioni e la responsabilità del settore alimentare, mettendo in luce l'importanza di adottare pratiche sostenibili a tutela dell'ambiente e dei consumatori. Successivamente, nel quarto capitolo, attraverso l'analisi di casi specifici come Nestlé, Sanlu Group, Fileni Alimentari, Buitoni, Danone, Gruppo Petti e Parmalat, si evidenziano comportamenti aziendali irresponsabili che si sono protratti nel tempo, influenzando negativamente la fiducia dei consumatori. Infine, l'indagine si concentra sulla comunicazione utilizzata da alcune di queste aziende per "ripulire" la loro immagine, evidenziando la tendenza alla manipolazione dell'opinione pubblica. Tuttavia, è importante sottolineare che le informazioni su comportamenti non etici possono essere soggette a una sorta di censura, come evidenziato dalla rimozione selettiva di notizie che coinvolgono alcune delle suddette aziende da parte di agenzie di stampa internazionali. Questa dinamica solleva interrogativi significativi riguardo la manipolazione della memoria collettiva e sottolinea la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità aziendale nel settore alimentare.
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