Nell’ultimo secolo le popolazioni italiane di Emys orbicularis hanno sofferto un drammatico declino. Frammentazione di habitat, alterazione delle zone umide, invasioni di specie alloctone sono le cause principali che stanno minacciando questa specie. Il presente elaborato indaga le principali popolazioni di Emys orbicularis in Piemonte al fine di aggiornarne la distribuzione e l’abbondanza delle popolazioni piemontesi. Questo studio si inserisce in un programma di ricerca iniziato più di 10 anni fa; infatti, ai dati raccolti nell’anno 2022 sono stati aggiunti anche quelli degli anni precedenti al fine di effettuare uno studio più approfondito. Le informazioni ottenute dai monitoraggi sono servite a formulare alcune ipotesi per un corretto piano di conservazione della specie su scala regionale. Il monitoraggio è stato eseguito principalmente nell’area della ZSC Monte Musinè e Laghi di Caselette (IT1110081). I campionamenti passati invece sono stati condotti principalmente nelle seguenti aree: Paludi di San Genuario e San Silvestro (IT1120029), Bosco della Partecipanza di Trino (IT1120002), Fontana Gigante (IT1120008), Ghiaia Grande (IT118005), Laghi di Avigliana (IT1110007) e Valle del Ticino (IT1150001). La raccolta dei dati è stata effettuata attraverso il monitoraggio eseguito con la tecnica della cattura-marcatura-ricattura (CMR). Di tutte le popolazioni prese in esame solo quattro presentavano dati sufficienti al fine di svolgere la seguente indagine. Sono state quindi eseguite le analisi statistiche delle popolazioni di: San Genuario, Fontana Gigante, Ghiaia Grande e Caselette. Per ognuno di questi siti è stata calcolata la stima di abbondanza, l’analisi delle componenti principali, analisi di varianza e di covarianza al fine di ottenere un quadro completo delle quattro popolazioni prese in esame, il quale è risultato perlopiù drammatico. Le popolazioni di Fontana Gigante e Ghiaia Grande non presentano una componente giovanile, inoltre la sex ratio di Fontana Gigante appare molto sbilanciata con 40 esemplari maschi e solo 17 esemplari femmine. Le popolazioni, quindi, sono piccole e molto isolate tra loro. L’habitat terrestre che circonda le aree umide sembra non idoneo alla specie con aree di deposizione che non presentano le caratteristiche necessarie per un buon sviluppo degli embrioni. Le popolazioni di San Genuario e Caselette mostrano un quadro generale migliore con delle abbondanze pari a 74 individui per il primo sito e 115 individui per il secondo. Nonostante gli individui siano pochi rispetto all’area a disposizione, la popolazione risulta riproduttiva con presenza della componente giovanile. Mettendo a confronto le quattro popolazioni si è potuta osservare una differenza precisa tra le popolazioni di Fontana Gigante e di Ghiaia Grande rispetto alle altre. Il sito di Fontana Gigante presenta gli individui più piccoli, tra le quattro popolazioni mentre il sito di Ghiaia Grande gli individui più grandi. Non ci sono invece differenze significative tra le popolazioni di San Genuario e Caselette. In conclusione, sarebbe utile intervenire repentinamente in tutte e quattro le aree, al fine di migliorare l’habitat nei siti che presentano maggiori criticità e pensare a dei piani di introduzione nei siti con popolazioni di testuggini più stabili.

Monitoraggio e conservazione della testuggine palustre europea Emys orbicularis in Piemonte

PORCARI, GABRIELE
2022/2023

Abstract

Nell’ultimo secolo le popolazioni italiane di Emys orbicularis hanno sofferto un drammatico declino. Frammentazione di habitat, alterazione delle zone umide, invasioni di specie alloctone sono le cause principali che stanno minacciando questa specie. Il presente elaborato indaga le principali popolazioni di Emys orbicularis in Piemonte al fine di aggiornarne la distribuzione e l’abbondanza delle popolazioni piemontesi. Questo studio si inserisce in un programma di ricerca iniziato più di 10 anni fa; infatti, ai dati raccolti nell’anno 2022 sono stati aggiunti anche quelli degli anni precedenti al fine di effettuare uno studio più approfondito. Le informazioni ottenute dai monitoraggi sono servite a formulare alcune ipotesi per un corretto piano di conservazione della specie su scala regionale. Il monitoraggio è stato eseguito principalmente nell’area della ZSC Monte Musinè e Laghi di Caselette (IT1110081). I campionamenti passati invece sono stati condotti principalmente nelle seguenti aree: Paludi di San Genuario e San Silvestro (IT1120029), Bosco della Partecipanza di Trino (IT1120002), Fontana Gigante (IT1120008), Ghiaia Grande (IT118005), Laghi di Avigliana (IT1110007) e Valle del Ticino (IT1150001). La raccolta dei dati è stata effettuata attraverso il monitoraggio eseguito con la tecnica della cattura-marcatura-ricattura (CMR). Di tutte le popolazioni prese in esame solo quattro presentavano dati sufficienti al fine di svolgere la seguente indagine. Sono state quindi eseguite le analisi statistiche delle popolazioni di: San Genuario, Fontana Gigante, Ghiaia Grande e Caselette. Per ognuno di questi siti è stata calcolata la stima di abbondanza, l’analisi delle componenti principali, analisi di varianza e di covarianza al fine di ottenere un quadro completo delle quattro popolazioni prese in esame, il quale è risultato perlopiù drammatico. Le popolazioni di Fontana Gigante e Ghiaia Grande non presentano una componente giovanile, inoltre la sex ratio di Fontana Gigante appare molto sbilanciata con 40 esemplari maschi e solo 17 esemplari femmine. Le popolazioni, quindi, sono piccole e molto isolate tra loro. L’habitat terrestre che circonda le aree umide sembra non idoneo alla specie con aree di deposizione che non presentano le caratteristiche necessarie per un buon sviluppo degli embrioni. Le popolazioni di San Genuario e Caselette mostrano un quadro generale migliore con delle abbondanze pari a 74 individui per il primo sito e 115 individui per il secondo. Nonostante gli individui siano pochi rispetto all’area a disposizione, la popolazione risulta riproduttiva con presenza della componente giovanile. Mettendo a confronto le quattro popolazioni si è potuta osservare una differenza precisa tra le popolazioni di Fontana Gigante e di Ghiaia Grande rispetto alle altre. Il sito di Fontana Gigante presenta gli individui più piccoli, tra le quattro popolazioni mentre il sito di Ghiaia Grande gli individui più grandi. Non ci sono invece differenze significative tra le popolazioni di San Genuario e Caselette. In conclusione, sarebbe utile intervenire repentinamente in tutte e quattro le aree, al fine di migliorare l’habitat nei siti che presentano maggiori criticità e pensare a dei piani di introduzione nei siti con popolazioni di testuggini più stabili.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/105543