La tesi di laurea mira a fornire uno studio sull’educazione del figlio minore con particolare riguardo all’educazione religiosa. Essa è una relazione che pone l’attenzione innanzitutto sull’educazione che un genitore deve impartire al figlio sulla base delle proprie libertà e sulla base delle aspettative dell’ordinamento giuridico italiano. Ogni genitore è libero di educare il proprio figlio in relazione all’articolo 30 della costituzione, ma su quest’ultimo aspetto anche lo stato in qualche forma si aspetta una educazione basata sui principi fondanti dell’ordinamento. L’ordinamento giuridico italiano infatti richiede indirettamente un’educazione che rispetti i valori fondamentali della costituzione e sempre perseguendo l’interesse del figlio in conformità, quindi con le inclinazioni e le aspirazioni personali del minore. La seconda parte invece della relazione pone l’attenzione sull’educazione religiosa e sulla libertà di ogni singolo soggetto di professare la propria fede, in particolare anche per il minore, il quale si trova spesso incastrato tra le proprie ideologie personali che vorrebbe perseguire e le convinzioni dei genitori. Si arriva pertanto a sostenere che seppur un minore deve seguire la guida e l’educazione imposta dei genitori, egli ha comunque una capacità di discernimento nella scelta della sua filosofia da perseguire. L’analisi dell’educazione religiosa e della capacità di discernimento del figlio minore pone anche particolare riguardo ai rischi che quest’ultimo incontra nel suo percorso di discernimento, sia in ambito sociale che in ambito famigliare. L’ultima parte dello studio si incentra in un’analisi sulla casistica giurisprudenziale italiana rispetto all’educazione religiosa, con particolare riferimento alla questione del crocifisso nelle aule scolastiche e al caso del geovismo e dei trattamenti sanitari che vengono preclusi anche al minore sulla base del precetto religioso, nonostante egli si trovi in situazioni di grave pericolo. Questo aspetto viene infatti esaminato sulla base dell’evoluzione giurisprudenziale italiana e in riferimento alla normativa vigente.

Interesse del minore ed educazione religiosa: un percorso giuridico

BERGAMIN, AURORA
2022/2023

Abstract

La tesi di laurea mira a fornire uno studio sull’educazione del figlio minore con particolare riguardo all’educazione religiosa. Essa è una relazione che pone l’attenzione innanzitutto sull’educazione che un genitore deve impartire al figlio sulla base delle proprie libertà e sulla base delle aspettative dell’ordinamento giuridico italiano. Ogni genitore è libero di educare il proprio figlio in relazione all’articolo 30 della costituzione, ma su quest’ultimo aspetto anche lo stato in qualche forma si aspetta una educazione basata sui principi fondanti dell’ordinamento. L’ordinamento giuridico italiano infatti richiede indirettamente un’educazione che rispetti i valori fondamentali della costituzione e sempre perseguendo l’interesse del figlio in conformità, quindi con le inclinazioni e le aspirazioni personali del minore. La seconda parte invece della relazione pone l’attenzione sull’educazione religiosa e sulla libertà di ogni singolo soggetto di professare la propria fede, in particolare anche per il minore, il quale si trova spesso incastrato tra le proprie ideologie personali che vorrebbe perseguire e le convinzioni dei genitori. Si arriva pertanto a sostenere che seppur un minore deve seguire la guida e l’educazione imposta dei genitori, egli ha comunque una capacità di discernimento nella scelta della sua filosofia da perseguire. L’analisi dell’educazione religiosa e della capacità di discernimento del figlio minore pone anche particolare riguardo ai rischi che quest’ultimo incontra nel suo percorso di discernimento, sia in ambito sociale che in ambito famigliare. L’ultima parte dello studio si incentra in un’analisi sulla casistica giurisprudenziale italiana rispetto all’educazione religiosa, con particolare riferimento alla questione del crocifisso nelle aule scolastiche e al caso del geovismo e dei trattamenti sanitari che vengono preclusi anche al minore sulla base del precetto religioso, nonostante egli si trovi in situazioni di grave pericolo. Questo aspetto viene infatti esaminato sulla base dell’evoluzione giurisprudenziale italiana e in riferimento alla normativa vigente.
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