La crisi finanziaria scoppiata negli USA nel 2007 si trasmette in Europa e si trasforma in crisi del debito pubblico. A causa di massicci interventi pubblici per sostenere gli istituti bancari e gli intermediari finanziari maggiormente esposti all'incertezza dei mercati e di bassi tassi di crescita, i paesi europei si trovano ad affrontare esposizioni debitorie eccessive che possono causare squilibri di finanza pubblica. Si manifesta concretamente la possibilità di una crisi di solvibilità delle finanze pubbliche e, per la prima volta dall'introduzione dell'Euro, il rischio di default di uno dei membri dell'Area Euro appare reale. Questo scritto tenta di analizzare gli interventi proposti dalle istituzioni comunitarie e dagli Stati membri. In primo luogo vengono varate misure dettate dall'emergenza e vengono creati strumenti di natura intergovernativa (il piano di sostegno finanziario alla Grecia, european financial stabilisation mechanism, european financial stability facility). In secondo luogo si cerca di creare strumenti permanenti più complessi che rientrino nel quadro del processo dell'integrazione europea. In questo modo per la prima volta l'UE si dota di un fondo comune per aiutare gli Stati membri in difficoltà ed evitare che un default del debito sovrano di uno dei paesi europei costituisca una minaccia per l'intera Eurozona. Accanto a questi, si cercherà di analizzare gli interventi della Banca centrale europea.
La crisi del debito sovrano e gli interventi dell'Unione Europea
CARPENTIERI, NICOLA
2014/2015
Abstract
La crisi finanziaria scoppiata negli USA nel 2007 si trasmette in Europa e si trasforma in crisi del debito pubblico. A causa di massicci interventi pubblici per sostenere gli istituti bancari e gli intermediari finanziari maggiormente esposti all'incertezza dei mercati e di bassi tassi di crescita, i paesi europei si trovano ad affrontare esposizioni debitorie eccessive che possono causare squilibri di finanza pubblica. Si manifesta concretamente la possibilità di una crisi di solvibilità delle finanze pubbliche e, per la prima volta dall'introduzione dell'Euro, il rischio di default di uno dei membri dell'Area Euro appare reale. Questo scritto tenta di analizzare gli interventi proposti dalle istituzioni comunitarie e dagli Stati membri. In primo luogo vengono varate misure dettate dall'emergenza e vengono creati strumenti di natura intergovernativa (il piano di sostegno finanziario alla Grecia, european financial stabilisation mechanism, european financial stability facility). In secondo luogo si cerca di creare strumenti permanenti più complessi che rientrino nel quadro del processo dell'integrazione europea. In questo modo per la prima volta l'UE si dota di un fondo comune per aiutare gli Stati membri in difficoltà ed evitare che un default del debito sovrano di uno dei paesi europei costituisca una minaccia per l'intera Eurozona. Accanto a questi, si cercherà di analizzare gli interventi della Banca centrale europea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/10543