Le Forze Armate, in particolare l’Esercito Italiano, sono impegnate in uno sforzo operativo elevato, in Patria e al di fuori del territorio nazionale, nell’ambito del sistema di Sicurezza e di Difesa integrata nel più ampio contesto delle alleanze multinazionali e sovranazionali. A partire dal 1992, durante la XI legislatura, è stata introdotta per la prima volta la possibilità di impiegare le Forze armate per far fronte a gravi emergenze di ordine pubblico sul territorio nazionale. L’anno 1992 segna, per la Difesa italiana, un punto di svolta fondamentale, poiché si è passati da un sistema di pianificazione “ad esigenza” (forze strutturate sulla base delle supposte attività operative), ad uno a “tetto programmato”, regolamentato dalle risorse economiche rese disponibili per il settore. Le operazioni approvate nell’anno 1992 furono due: • Esercitazione Forza Paris (inizio missione: 15 luglio 1992, fine missione: 22 settembre 1997 in Sardegna); • Operazione “Vespri Siciliani” (inizio missione: 25 luglio 1992, fine missione: 8 luglio 1998 in Sicilia). L’esercitazione Forza Paris fu un’attività addestrativa finalizzata al controllo del territorio, condotta in stretto coordinamento con le Autorità di Pubblica Sicurezza nelle zone centrali della Sardegna per concorre a limitare lo “spazio di manovra” della criminalità organizzata locale (attività alla quale parteciparono complessivamente 11.000 uomini). L’Operazione “Vespri Siciliani”, invece, ebbe inizio con un primo D.L. n.349, il quale inviava 5.000 uomini in rinforzo ai Reparti presenti nella regione Sicilia. Conclusa la missione, dal 1998 iniziarono le operazioni di sostituzione dei reparti militari impiegati con le Forze di Polizia del posto. Il compito affidato all’Esercito consisteva in attività di controllo del territorio ed alla vigilanza di obiettivi di particolare interesse definiti dai Prefetti, in particolare la tutela dell’ordine pubblico e limitare la libertà di azione alle attività illecite. In tutta l’operazione si sono succeduti circa 150.000 militari. I risultati, in termini numerici, furono decisamente positivi e di forte impatto sul territorio dell’isola. Successivamente, in diverse occasioni e tramite specifici provvedimenti legislativi, si è nuovamente previsto l'invio di contingenti militari per affiancare le forze dell'ordine in operazioni di sicurezza, controllo del territorio e prevenzione dei delitti di criminalità organizzata. Il principale riferimento normativo è la Costituzione italiana, in particolare l’articolo 54 “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Il secondo comma evidenzia il nostro status di militare. Il dettato costituzionale è recepito dal Codice dell’Ordinamento Militare che all’art. 575 , attraverso la formula del giuramento, individua i doveri istituzionali: difesa della Patria e salvaguardia delle libere istituzioni. L’art. 89 del citato codice più nel dettaglio prevede che compito prioritario delle Forze armate è la difesa dello Stato ma che queste hanno altri compiti: concorso alla realizzazione e mantenimento della pace e della sicurezza in ambito e nel rispetto del diritto internazionale, concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni ed in circostanze di pubblica calamità o di altri casi di straordinaria
Aspetti giuridici e finanziari delle operazioni sul controllo del territorio - Strade Sicure
SEBASTIO, ALESSIO MARCO MARIA
2022/2023
Abstract
Le Forze Armate, in particolare l’Esercito Italiano, sono impegnate in uno sforzo operativo elevato, in Patria e al di fuori del territorio nazionale, nell’ambito del sistema di Sicurezza e di Difesa integrata nel più ampio contesto delle alleanze multinazionali e sovranazionali. A partire dal 1992, durante la XI legislatura, è stata introdotta per la prima volta la possibilità di impiegare le Forze armate per far fronte a gravi emergenze di ordine pubblico sul territorio nazionale. L’anno 1992 segna, per la Difesa italiana, un punto di svolta fondamentale, poiché si è passati da un sistema di pianificazione “ad esigenza” (forze strutturate sulla base delle supposte attività operative), ad uno a “tetto programmato”, regolamentato dalle risorse economiche rese disponibili per il settore. Le operazioni approvate nell’anno 1992 furono due: • Esercitazione Forza Paris (inizio missione: 15 luglio 1992, fine missione: 22 settembre 1997 in Sardegna); • Operazione “Vespri Siciliani” (inizio missione: 25 luglio 1992, fine missione: 8 luglio 1998 in Sicilia). L’esercitazione Forza Paris fu un’attività addestrativa finalizzata al controllo del territorio, condotta in stretto coordinamento con le Autorità di Pubblica Sicurezza nelle zone centrali della Sardegna per concorre a limitare lo “spazio di manovra” della criminalità organizzata locale (attività alla quale parteciparono complessivamente 11.000 uomini). L’Operazione “Vespri Siciliani”, invece, ebbe inizio con un primo D.L. n.349, il quale inviava 5.000 uomini in rinforzo ai Reparti presenti nella regione Sicilia. Conclusa la missione, dal 1998 iniziarono le operazioni di sostituzione dei reparti militari impiegati con le Forze di Polizia del posto. Il compito affidato all’Esercito consisteva in attività di controllo del territorio ed alla vigilanza di obiettivi di particolare interesse definiti dai Prefetti, in particolare la tutela dell’ordine pubblico e limitare la libertà di azione alle attività illecite. In tutta l’operazione si sono succeduti circa 150.000 militari. I risultati, in termini numerici, furono decisamente positivi e di forte impatto sul territorio dell’isola. Successivamente, in diverse occasioni e tramite specifici provvedimenti legislativi, si è nuovamente previsto l'invio di contingenti militari per affiancare le forze dell'ordine in operazioni di sicurezza, controllo del territorio e prevenzione dei delitti di criminalità organizzata. Il principale riferimento normativo è la Costituzione italiana, in particolare l’articolo 54 “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Il secondo comma evidenzia il nostro status di militare. Il dettato costituzionale è recepito dal Codice dell’Ordinamento Militare che all’art. 575 , attraverso la formula del giuramento, individua i doveri istituzionali: difesa della Patria e salvaguardia delle libere istituzioni. L’art. 89 del citato codice più nel dettaglio prevede che compito prioritario delle Forze armate è la difesa dello Stato ma che queste hanno altri compiti: concorso alla realizzazione e mantenimento della pace e della sicurezza in ambito e nel rispetto del diritto internazionale, concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni ed in circostanze di pubblica calamità o di altri casi di straordinariaFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
971508_tesidilaureaincontabilitmilitare_tensebastio.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
4.19 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.19 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/105340