The present thesis work has as its object the goodwill, as the latter represents a topic that is increasingly part of our current situation. In fact, this intangible component is increasingly present in the financial statements of companies around the world thanks to events such as globalization, innovation and technological development. For this reason, it highlights the need to apply a correct valuation of goodwill, in order to avoid overestimating the company's assets and providing information that is not true and correct. The focus is, in fact, on the subsequent evaluation through the Impairment Test and its possible improvements. There are many discussions, still open, on how to make changes aimed at improving information for investors on the one hand and reducing costs and application complexity for companies on the other. It is structured into five chapters. The first introductory chapter aims to explain the concept of goodwill, how it has evolved over time and the initial recognition methodologies. The second chapter aims to explain how, through a business combination operation and in particular with its accounting through the Acquisition Method, a possible goodwill can be generated and how the latter is allocated to the cash generating units (CGU) to which it refers. The third chapter aims to illustrate in detail the subsequent evaluation phase of goodwill, in particular the impairment test of a CGU. The fourth chapter aims to evaluate possible improvements to the Impairment Test, also evaluating a possible reintroduction of amortisation. The fifth chapter is based on a practical analysis of the impairment test of goodwill CGUs in listed groups. In conclusion, the goodwill impairment test continues to be one of the most critical aspects of IFRS application. From this work, thanks to the help of the Discussion Papers analyzed, it emerges that it is not possible to reintroduce amortisation and that any changes to the Impairment Test would lead to a significant increase in costs for companies. Some members of the IASB have recognized that neither an amortisation-based model nor a model based solely on impairment is perfect. Frequent back and forth changes between different approaches, resulting in change costs, would not help stakeholders. Therefore, the Impairment Test model remains, without precluding the possibility of making some changes.
Il presente lavoro di tesi ha per oggetto l’avviamento (o goodwill), in quanto quest’ultimo rappresenta un argomento che fa sempre più parte della nostra attualità. Di fatti, tale componente immateriale risulta sempre più presente nei bilanci delle aziende di tutto il mondo grazie ad eventi come la globalizzazione, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Per tale motivo, si evidenzia la necessità di applicare una corretta valutazione dell’avviamento, al fine di evitare di sopravvalutare il patrimonio aziendale e di fornire delle informazioni che non siano veritiere e corrette. Il focus è, infatti, incentrato sulla valutazione successiva tramite l’Impairment Test e sui suoi possibili miglioramenti. Sono molte le discussioni, tutt’oggi aperte, su come apportare delle modifiche volte a migliorare da un lato le informazioni per gli investitori e dall’altro per ridurre i costi e la complessità di applicazione per le aziende. Il tutto è strutturato in cinque capitoli. Il primo capitolo introduttivo si pone l’obiettivo di spiegare il concetto di avviamento, di come quest’ultimo si è evoluto nel tempo e delle metodologie di rilevazione iniziale. Il secondo capitolo mira a spiegare come, attraverso un’operazione di business combination ed in particolare con la sua contabilizzazione mediante l’Acquisition Method, si possa generare un eventuale avviamento e come quest’ultimo viene allocato alle cash generating unit (CGU) a cui si riferisce. Il terzo capitolo ha lo scopo di illustrare nel dettaglio la fase di valutazione successiva dell’avviamento, in particolare l’impairment test di una CGU. Il quarto capitolo mira a valutare i possibili miglioramenti ad apportare all’Impairment Test, valutando anche una possibile reintroduzione dell’ammortamento. Il quinto capitolo si basa su un’analisi pratica dell’Impairment Test delle CGU contenenti avviamento nei gruppi quotati. In conclusione, l’Impairment Test del goodwill continua ad essere uno degli aspetti più critici di applicazione degli IFRS. Dal presente lavoro, grazie all’ausilio dei Discussion Paper analizzati, emerge che non è possibile reintrodurre l’ammortamento e che eventuali modifiche all’Impairment Test comporterebbero un notevole aumento dei costi per le aziende. Alcuni membri dello IASB hanno riconosciuto che né un modello basato sull'ammortamento né un modello basato esclusivamente sulla riduzione di valore sono perfetti. Frequenti cambiamenti avanti e indietro tra i diversi approcci, con conseguenti costi di cambiamento, non aiuterebbero gli stakeholder. Pertanto, permane il modello dell’Impairment Test, senza precludere la possibilità di apportare qualche modifica.
L’Impairment Test dell’Avviamento nei gruppi quotati: un’analisi empirica
GANGAROSSA, ALEXIA
2022/2023
Abstract
Il presente lavoro di tesi ha per oggetto l’avviamento (o goodwill), in quanto quest’ultimo rappresenta un argomento che fa sempre più parte della nostra attualità. Di fatti, tale componente immateriale risulta sempre più presente nei bilanci delle aziende di tutto il mondo grazie ad eventi come la globalizzazione, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Per tale motivo, si evidenzia la necessità di applicare una corretta valutazione dell’avviamento, al fine di evitare di sopravvalutare il patrimonio aziendale e di fornire delle informazioni che non siano veritiere e corrette. Il focus è, infatti, incentrato sulla valutazione successiva tramite l’Impairment Test e sui suoi possibili miglioramenti. Sono molte le discussioni, tutt’oggi aperte, su come apportare delle modifiche volte a migliorare da un lato le informazioni per gli investitori e dall’altro per ridurre i costi e la complessità di applicazione per le aziende. Il tutto è strutturato in cinque capitoli. Il primo capitolo introduttivo si pone l’obiettivo di spiegare il concetto di avviamento, di come quest’ultimo si è evoluto nel tempo e delle metodologie di rilevazione iniziale. Il secondo capitolo mira a spiegare come, attraverso un’operazione di business combination ed in particolare con la sua contabilizzazione mediante l’Acquisition Method, si possa generare un eventuale avviamento e come quest’ultimo viene allocato alle cash generating unit (CGU) a cui si riferisce. Il terzo capitolo ha lo scopo di illustrare nel dettaglio la fase di valutazione successiva dell’avviamento, in particolare l’impairment test di una CGU. Il quarto capitolo mira a valutare i possibili miglioramenti ad apportare all’Impairment Test, valutando anche una possibile reintroduzione dell’ammortamento. Il quinto capitolo si basa su un’analisi pratica dell’Impairment Test delle CGU contenenti avviamento nei gruppi quotati. In conclusione, l’Impairment Test del goodwill continua ad essere uno degli aspetti più critici di applicazione degli IFRS. Dal presente lavoro, grazie all’ausilio dei Discussion Paper analizzati, emerge che non è possibile reintrodurre l’ammortamento e che eventuali modifiche all’Impairment Test comporterebbero un notevole aumento dei costi per le aziende. Alcuni membri dello IASB hanno riconosciuto che né un modello basato sull'ammortamento né un modello basato esclusivamente sulla riduzione di valore sono perfetti. Frequenti cambiamenti avanti e indietro tra i diversi approcci, con conseguenti costi di cambiamento, non aiuterebbero gli stakeholder. Pertanto, permane il modello dell’Impairment Test, senza precludere la possibilità di apportare qualche modifica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
893300_tesimagistralegangarossaalexia.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.21 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.21 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/105292