The delicate balance between economic freedoms and environmental protection will be the thread that will run through the three chapters that will make up this work. In the first, an attempt will be made to reconstruct the foundation of economic freedoms in the national legal system, which can be found in the so-called Economic Constitution. Each article being analysed will be broken down, looking at each paragraph, investigating the will of the Constituent Fathers and referring to the relevant case law pronouncements. In the second chapter, the relationship between economic freedom and environmental protection in the Italian legal system will be illustrated. It will begin by outlining environmental protection at the constitutional level before the reform of Articles 9 and 41 of the Constitution, when the environment was absent from the constitutional text, Article 117 of the Constitution aside. In the second section, Constitutional Law No. 1 of 11 February 2022 will be addressed. This constitutional revision, it will be seen, has sparked a lively doctrinal debate on its appropriateness, its value, its effects, and the fears associated with them. It will be understood that some applaud this reform, others welcome it with the benefit of the doubt, while still others regard it as superfluous, if not harmful, considering it a symptom of the transition from an anthropocentric to an ecocentric perspective. One will go so far as to speak of 'environmental populism'. The mechanisms of environmental protection will then be investigated: traditional command and control and instruments through the market. Finally, in the third chapter, attention will be given to the EU single market, dealing with the four fundamental freedoms, freedom of enterprise and the right to property. It will proceed by setting out the environmental discipline in the European Union, highlighting the various stages that have characterised it. Particular attention will be paid to the principles underpinning EU environmental policies: the precautionary principle, the prevention principle, the principle of correction, first and foremost at source; the polluter pays principle. It will also reflect on the brand new Epbd (Energy performance of buildings directive) and its impact on property rights. The thesis will conclude by examining the balance between environment and economic freedoms in European Union law, which, as will be noted, is achieved by pivoting on the principle of proportionality. New points of view, however, are proposed by the European Green deal.
Il delicato equilibrio tra libertà economiche e tutela dell’ambiente sarà il fil rouge che si seguirà nei tre capitoli che andranno a comporre il presente lavoro. Nel primo, si cercherà di ricostruire il fondamento delle libertà economiche nell’ordinamento nazionale, il quale può rinvenirsi nella cosiddetta Costituzione economica. Ogni articolo oggetto di analisi sarà scomposto, ponendo uno sguardo su ogni comma, indagando la volontà dei Padri costituenti e facendo riferimento alle pronunce giurisprudenziali in merito. All’interno del secondo capitolo, si illustrerà il rapporto tra libertà economiche e tutela dell’ambiente nell’ordinamento italiano. Si esordirà delineando la tutela ambientale a livello costituzionale prima della riforma degli artt. 9 e 41 Cost., quando l’ambiente era assente nel testo costituzionale, art. 117 Cost. a parte. Nel secondo paragrafo, si affronterà la legge costituzionale n. 1 dell’11 febbraio 2022. Tale revisione costituzionale, si vedrà, ha suscitato un vivace dibattito dottrinale circa la sua opportunità, la sua valenza, i suoi effetti, i timori a questi legati. Si comprenderà che alcuni plaudono a questa riforma, altri la accolgono con beneficio del dubbio, mentre altri ancora la ritengono superflua, se non dannosa, ritenendola sintomo della transizione dalla prospettiva antropocentrica a quella ecocentrica. Si arriverà a parlare di “populismo ambientale”. Si indagheranno, poi, i meccanismi di tutela ambientale: il tradizionale command and control e gli strumenti attraverso il mercato. Da ultimo, nel terzo capitolo, si darà attenzione al mercato unico dell’Unione europea, occupandosi delle quattro libertà fondamentali, della libertà d’impresa e del diritto di proprietà. Si procederà esponendo la disciplina ambientale nell’Unione europea, rimarcando le varie tappe che l’hanno caratterizzata. Si conferirà particolare attenzione ai principi che si pongono a fondamento delle politiche ambientali dell’UE: il principio di precauzione, il principio di prevenzione, il principio di correzione, anzitutto alla fonte; il principio “chi inquina paga”. Si rifletterà anche sulla nuovissima direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) e sul suo impatto sul diritto di proprietà. La tesi si concluderà esaminando il bilanciamento tra ambiente e libertà economiche nel diritto dell’Unione Europea, il quale, come si rimarcherà, viene realizzato facendo perno sul principio di proporzionalità. Nuovi punti di vista, nondimeno, vengono proposti dal Green Deal europeo.
Il delicato equilibrio tra libertà economiche e tutela ambientale negli ordinamenti italiano e dell’Unione europea
MONACO, GERARDA
2022/2023
Abstract
Il delicato equilibrio tra libertà economiche e tutela dell’ambiente sarà il fil rouge che si seguirà nei tre capitoli che andranno a comporre il presente lavoro. Nel primo, si cercherà di ricostruire il fondamento delle libertà economiche nell’ordinamento nazionale, il quale può rinvenirsi nella cosiddetta Costituzione economica. Ogni articolo oggetto di analisi sarà scomposto, ponendo uno sguardo su ogni comma, indagando la volontà dei Padri costituenti e facendo riferimento alle pronunce giurisprudenziali in merito. All’interno del secondo capitolo, si illustrerà il rapporto tra libertà economiche e tutela dell’ambiente nell’ordinamento italiano. Si esordirà delineando la tutela ambientale a livello costituzionale prima della riforma degli artt. 9 e 41 Cost., quando l’ambiente era assente nel testo costituzionale, art. 117 Cost. a parte. Nel secondo paragrafo, si affronterà la legge costituzionale n. 1 dell’11 febbraio 2022. Tale revisione costituzionale, si vedrà, ha suscitato un vivace dibattito dottrinale circa la sua opportunità, la sua valenza, i suoi effetti, i timori a questi legati. Si comprenderà che alcuni plaudono a questa riforma, altri la accolgono con beneficio del dubbio, mentre altri ancora la ritengono superflua, se non dannosa, ritenendola sintomo della transizione dalla prospettiva antropocentrica a quella ecocentrica. Si arriverà a parlare di “populismo ambientale”. Si indagheranno, poi, i meccanismi di tutela ambientale: il tradizionale command and control e gli strumenti attraverso il mercato. Da ultimo, nel terzo capitolo, si darà attenzione al mercato unico dell’Unione europea, occupandosi delle quattro libertà fondamentali, della libertà d’impresa e del diritto di proprietà. Si procederà esponendo la disciplina ambientale nell’Unione europea, rimarcando le varie tappe che l’hanno caratterizzata. Si conferirà particolare attenzione ai principi che si pongono a fondamento delle politiche ambientali dell’UE: il principio di precauzione, il principio di prevenzione, il principio di correzione, anzitutto alla fonte; il principio “chi inquina paga”. Si rifletterà anche sulla nuovissima direttiva Epbd (Energy performance of buildings directive) e sul suo impatto sul diritto di proprietà. La tesi si concluderà esaminando il bilanciamento tra ambiente e libertà economiche nel diritto dell’Unione Europea, il quale, come si rimarcherà, viene realizzato facendo perno sul principio di proporzionalità. Nuovi punti di vista, nondimeno, vengono proposti dal Green Deal europeo.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/105246