L’obiettivo della ricerca è indagare la presenza nei cavalli di una facilitazione sociale inter e intraspecifica nell’approcciare uno stimolo stressogeno. L’esperimento prevedeva che il soggetto sperimentale fosse esposto nel tondino, un ambiente a lui familiare, a uno stimolo sconosciuto e potenzialmente stressogeno. Il campione di cavalli coinvolti è di 27 animali divisi per 9 cavalli in 3 gruppi: nel primo gruppo il soggetto sperimentale affronta il test da solo (gruppo di controllo), nel secondo gruppo il soggetto sperimentale è accompagnato da una persona a lui nota, nel terzo gruppo il soggetto è accompagnato da un conspecifico a lui noto che era già stato esposto in precedenza allo stimolo. La durata del test è stata di 10 minuti per ogni cavallo. Ho indagato la presenza di facilitazione sociale attraverso l’analisi di cinque parametri. Il primo parametro, biologico, è il cortisolo, misurato prima e dopo il test tramite prelievo salivare. Il secondo parametro, sempre biologico, è la rilevazione della frequenza cardiaca effettuata con cardiofrequenzimetro; ho confrontato i valori a riposo con i valori ottenuti durante l’esperimento. Il terzo parametro, di tipo comportamentale, riguarda l’analisi spaziale delle modalità di utilizzo dell’area a disposizione da parte del cavallo rispetto allo stimolo. Il quarto parametro riguarda l’analisi dei comportamenti mostrati dall’animale durante il test, registrati con un setup audio-video e analizzati in un secondo momento con il software Boris. Il quinto e ultimo parametro, sempre comportamentale, riguarda la codifica delle espressioni facciali su base anatomica secondo il sistema EquiFACS; anche in questo caso la mimica facciale è stata registrata con un set up audio-video e poi analizzata in un secondo momento con il software Boris. Le analisi puntuali di questi parametri e le successive analisi statistiche, hanno rilevato una forte differenza tra i dati del gruppo di controllo e quelli dei due gruppi sperimentali, confermando così l’ipotesi di partenza sull’esistenza di forme di facilitazione sociale sia interspecifiche che intraspecifiche nel cavallo che si trova ad affrontare uno stimolo stressogeno.

Facilitazione sociale inter e intraspecifica nel cavallo (Equus caballus) in relazione a uno stimolo stressogeno.

CINGANELLI, DEBORA
2022/2023

Abstract

L’obiettivo della ricerca è indagare la presenza nei cavalli di una facilitazione sociale inter e intraspecifica nell’approcciare uno stimolo stressogeno. L’esperimento prevedeva che il soggetto sperimentale fosse esposto nel tondino, un ambiente a lui familiare, a uno stimolo sconosciuto e potenzialmente stressogeno. Il campione di cavalli coinvolti è di 27 animali divisi per 9 cavalli in 3 gruppi: nel primo gruppo il soggetto sperimentale affronta il test da solo (gruppo di controllo), nel secondo gruppo il soggetto sperimentale è accompagnato da una persona a lui nota, nel terzo gruppo il soggetto è accompagnato da un conspecifico a lui noto che era già stato esposto in precedenza allo stimolo. La durata del test è stata di 10 minuti per ogni cavallo. Ho indagato la presenza di facilitazione sociale attraverso l’analisi di cinque parametri. Il primo parametro, biologico, è il cortisolo, misurato prima e dopo il test tramite prelievo salivare. Il secondo parametro, sempre biologico, è la rilevazione della frequenza cardiaca effettuata con cardiofrequenzimetro; ho confrontato i valori a riposo con i valori ottenuti durante l’esperimento. Il terzo parametro, di tipo comportamentale, riguarda l’analisi spaziale delle modalità di utilizzo dell’area a disposizione da parte del cavallo rispetto allo stimolo. Il quarto parametro riguarda l’analisi dei comportamenti mostrati dall’animale durante il test, registrati con un setup audio-video e analizzati in un secondo momento con il software Boris. Il quinto e ultimo parametro, sempre comportamentale, riguarda la codifica delle espressioni facciali su base anatomica secondo il sistema EquiFACS; anche in questo caso la mimica facciale è stata registrata con un set up audio-video e poi analizzata in un secondo momento con il software Boris. Le analisi puntuali di questi parametri e le successive analisi statistiche, hanno rilevato una forte differenza tra i dati del gruppo di controllo e quelli dei due gruppi sperimentali, confermando così l’ipotesi di partenza sull’esistenza di forme di facilitazione sociale sia interspecifiche che intraspecifiche nel cavallo che si trova ad affrontare uno stimolo stressogeno.
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