Spesso gli animali utilizzano complessi schemi di segnalazione per comunicare con individui della stessa specie e di specie diverse, in una vasta gamma di contesti e per molteplici ragioni. Uno degli aspetti più affascinanti e ad oggi ancora inesplorati è legato alla componente ritmica dei segnali. La presente ricerca si concentra sull'analisi dei pattern ritmici dei segnali vibroacustici emessi da farfalle mirmecofile che vengono utilizzati per interagire con le loro formiche ospite. Lo scopo principale è stato quello di comprendere se esistessero ritmi categorici, e.g. isocroni, in tali segnali e se in diverse specie di farfalle con grado di mirmecofilia crescente la ritmicità dei segnali potesse variare in relazione alle loro formiche ospite. Il presente lavoro parte da un precedente studio durante il quale erano stati registrati i suoni di larve di farfalle licenidi delle seguenti specie, Lycaena dispar, L. phlaeas, Cupido argiades, Polyommatus icarus, P. bellargus, P. coridon, Scolitantides orion, Plebejus argus, Maculinea alcon, e formiche del genere Myrmica e Tetramorium, raccolte in alcune località nel Nord Italia. Le tracce audio sono state annotate utilizzando il software Praat, e tramite alcuni script è stato possibile definirne il ritmo e calcolare alcuni parametri acustici rilevanti. Tramite plot di densità, test ANOVA e test del Chi-quadro è stata valutata la distribuzione delle categorie ritmiche e delle durate degli intervalli presenti nei segnali delle specie con diversi livelli di mirmecofilia. I risultati ottenuti hanno evidenziato un marcato pattern isocrono in tutte le specie analizzate, indipendentemente dal loro grado di mirmecofilia. In particolare, le specie con gradi più elevati di mirmecofilia hanno presentato intervalli tra i suoni più lunghi rispetto alle formiche e alle specie con gradi inferiori di mirmecofilia. È stata osservata anche una notevole variabilità nella durata degli intervalli, con alcune specie che mostravano distribuzioni bimodali. Contestualizzando tali risultati, emerge chiaramente l'adattamento evolutivo delle larve mirmecofile alle formiche ospite, sottolineando l'importanza cruciale della ritmicità dei segnali vibroacustici nelle intricate interazioni di questi sistemi di specie. In conclusione, questa ricerca pionieristica apre nuove prospettive per la comprensione della comunicazione animale e dell'ecologia comportamentale, offrendo preziose intuizioni sulle complesse dinamiche tra insetti mirmecofili e le loro formiche ospiti. Le future direzioni di ricerca potrebbero includere ulteriori esplorazioni sull'isocronia, le implicazioni evolutive, i fattori ecologici, i confronti interspecifici e lo sviluppo di modelli teorici.

Caratteristiche ritmiche dei segnali vibroacustici di formiche e farfalle mirmecofile.

PREVIDI, STEFANO
2022/2023

Abstract

Spesso gli animali utilizzano complessi schemi di segnalazione per comunicare con individui della stessa specie e di specie diverse, in una vasta gamma di contesti e per molteplici ragioni. Uno degli aspetti più affascinanti e ad oggi ancora inesplorati è legato alla componente ritmica dei segnali. La presente ricerca si concentra sull'analisi dei pattern ritmici dei segnali vibroacustici emessi da farfalle mirmecofile che vengono utilizzati per interagire con le loro formiche ospite. Lo scopo principale è stato quello di comprendere se esistessero ritmi categorici, e.g. isocroni, in tali segnali e se in diverse specie di farfalle con grado di mirmecofilia crescente la ritmicità dei segnali potesse variare in relazione alle loro formiche ospite. Il presente lavoro parte da un precedente studio durante il quale erano stati registrati i suoni di larve di farfalle licenidi delle seguenti specie, Lycaena dispar, L. phlaeas, Cupido argiades, Polyommatus icarus, P. bellargus, P. coridon, Scolitantides orion, Plebejus argus, Maculinea alcon, e formiche del genere Myrmica e Tetramorium, raccolte in alcune località nel Nord Italia. Le tracce audio sono state annotate utilizzando il software Praat, e tramite alcuni script è stato possibile definirne il ritmo e calcolare alcuni parametri acustici rilevanti. Tramite plot di densità, test ANOVA e test del Chi-quadro è stata valutata la distribuzione delle categorie ritmiche e delle durate degli intervalli presenti nei segnali delle specie con diversi livelli di mirmecofilia. I risultati ottenuti hanno evidenziato un marcato pattern isocrono in tutte le specie analizzate, indipendentemente dal loro grado di mirmecofilia. In particolare, le specie con gradi più elevati di mirmecofilia hanno presentato intervalli tra i suoni più lunghi rispetto alle formiche e alle specie con gradi inferiori di mirmecofilia. È stata osservata anche una notevole variabilità nella durata degli intervalli, con alcune specie che mostravano distribuzioni bimodali. Contestualizzando tali risultati, emerge chiaramente l'adattamento evolutivo delle larve mirmecofile alle formiche ospite, sottolineando l'importanza cruciale della ritmicità dei segnali vibroacustici nelle intricate interazioni di questi sistemi di specie. In conclusione, questa ricerca pionieristica apre nuove prospettive per la comprensione della comunicazione animale e dell'ecologia comportamentale, offrendo preziose intuizioni sulle complesse dinamiche tra insetti mirmecofili e le loro formiche ospiti. Le future direzioni di ricerca potrebbero includere ulteriori esplorazioni sull'isocronia, le implicazioni evolutive, i fattori ecologici, i confronti interspecifici e lo sviluppo di modelli teorici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/105203