"C'è potere nell'immagine perfetta". Rappresentazioni cinematografiche di Silvio Berlusconi.

The last forty years of Italian history have been undoubtedly dominated by Silvio Berlusconi. Thanks to his control on most of the national mediatic landscape, he was able to shape his image to create a "character", whose peculiarities are highly recognizible, turning even his faults to characteristics known (and often loved) by the public/electorate. There is no shortage of studies on his political communication strategies, however, Berlusconi-era cinema and the devices it employed to depict the "Cavaliere" seem to have been mostly ignored, except for some critical works on specific films (primarily "The Caiman" by Nanni Moretti). This thesis analyses a large sample of the filmography relating to Berlusconi, and tries to answers such question as "Is it possible to depict Berlusconi as to re-semanticize his characteristics and criticize him?", "What strategies has cinema implemented to dramatize his person?", and "Has politically engaged, anti-Berlusconi cinema succeeded in its mission, or has it, ultimately, failed?". Across three thematic chapters (documentary, fiction, and the "Cavaliere"'s alter-ego in film), and two subchapters on two of the most actively Berlusconi-opposed directora, Sabina Guzzanti and Nanni Moretti, this work hopes to give an interesting and global point of view on Italian political cinema, in an era where political bodies are ever so mediatized and ballot boxes more and more empty.

Gli ultimi quarant'anni di Storia italiana sono stati indubbiamente dominati dalla figura di Silvio Berlusconi. Grazie al controllo su una parte considerevole del panorama mediatico nazionale, è riuscito a plasmare la sua immagine fino a creare un "personaggio" dalle caratteristiche estremamente definite, trasformando anche i difetti in peculiarità conosciute da (e spesso care a) gli spettatori/elettori. Gli studi sulla sua comunicazione politica non mancano, eppure il cinema di era berlusconiana e i suoi stratagemmi per rappresentare il Cavaliere sembrano essere stati perlopiù ignorati, se si escludono alcuni lavori critici su film specifici (soprattutto "Il Caimano" di Nanni Moretti). Questa tesi analizza un nutrito campione della filmografia relativa a Berlusconi, cercando di rispondere a domande come "È possibile rappresentare Berlusconi e risemantizzare le sue caratteristiche per muovergli delle critiche?", "Quali sono le strategie adottate dal cinema per raccontare la sua figura?" e "Il cinema impegnato, antiberlusconiano, è riuscito nella sua missione o è stato, tutto sommato, un fallimento?". Attraverso tre capitoli tematici (il cinema documentario, il cinema di fiction e gli "alter-ego" del Cavaliere al cinema) e due sotto capitoli dedicati a due degli autori più politicamente attivi nell'opposizione a Berlusconi, Sabina Guzzanti e Nanni Moretti, questo lavoro spera di poter gettare uno sguardo d'insieme interessante sul cinema politico italiano, in un'epoca in cui i corpi politici sperimentano una mediatizzazione rampante e le urne sono sempre più deserte.