Con la presente tesi si vogliono approfondire le vicende afferenti al primo referendum svoltosi in Italia, ovvero il Referendum Istituzionale del 2 giugno del 1946 che, come si vedrà nel corso della dissertazione, è alla base dell'ordinamento odierno e della Repubblica Italiana. Si è optato per la trattazione di tale argomento poiché nel percorso di studi più volte è stato affrontato e studiato l'istituto giuridico del referendum e il rilievo che esso assume nell'ordinamento come strumento di democrazia diretta. Per l'esposizione dell'argomento ci si è rifatti a numerosi libri di testo nei quali molte sono le vicende narrate e le testimonianze riportate che fanno riferimento a possibili brogli elettorali che al tempo potrebbero essere stati architettati in favore della Repubblica, mettendo in discussione la piena legalità di alcuni avvenimenti. L'obiettivo della tesi non è quello di dar adito alla tesi dei brogli, bensì di esporre nella maniera più chiara possibile gli eventi, fornendo il quadro storico che ha portato alla risoluzione della questione istituzionale con l'impiego dell'istituto del referendum. La seguente esposizione è articolata in quattro capitoli: - Nel primo capitolo verrà delineato il contesto storico degli anni antecedenti al 1946, riportandone i principali eventi cronologici che hanno condotto alla consultazione del 2 giugno con la contemporanea elezione di una Assemblea Costituente. - Nel corso del secondo capitolo si analizzeranno le principali disposizioni normative emanate negli anni compresi tra il 1944 e il 1946 al fine di disciplinare lo svolgimento delle elezioni per la formazione dell'Assemblea Costituente e per le operazioni e gli scrutini del Referendum Istituzionale. - Il terzo capitolo sarà il nucleo centrale della dissertazione: in esso ci si concentrerà sulla giornata del 2 giugno e sullo svolgimento delle operazioni di voto nelle varie sezioni. Successivamente si disquisirà riguardo i risultati del referendum fatti trapelare nel corso della giornata del 4 giugno sia dal Ministero dell'Interno che via radio e le problematiche riscontratesi nei conteggi nella nottata tra il 4 e il 5 giugno. Si elencheranno inoltre alcuni ricorsi presentati dai cittadini in merito alla trasparenza delle operazioni di voto con conseguente giudizio della Corte di Cassazione. - Nel quarto ed ultimo capitolo verranno prese in esame le ore antecedenti all'atteso responso sul Referendum che potrebbe cambiare le sorti del Paese modificandone l'assetto istituzionale. Nel corso dei paragrafi saranno passati in rassegna i due verbali della Corte di Cassazione, ovvero l'organo incaricato ''ope legis'' ad analizzare i verbali inviategli dalle numerose sezioni elettorali del territorio italiano al fine di proclamare i risultati ufficiali. Infine verrà trattata brevemente la composizione dell'Assemblea Costituente, organo con durata predefinita ed estremamente importante per il compito al quale deve assolvere, ovvero la redazione della nuova Carta Costituzionale italiana. Una volta esposta la struttura della tesi, occorre chiarire che i numerosi episodi che sono inseriti nella dissertazione a supporto di brogli elettorali, complotti architettati e fatti illegali avvenuti durante le operazioni della consultazione sono frutto delle letture a cui ci si è rifatti per la trattazione dell'argomento in oggetto. Pertanto nulla vuole essere messo in dubbio e tali avvenimenti e testimonianze sono volutamente introdotti al fine di approfondire e mettere in luce alcuni aspetti non a conoscenza di tutti, in quanto non espressamente riportati e studiati nel programma scolastico riguardante le origini della Repubblica. Tutt'oggi infatti tale Referendum è alla base della Repubblica italiana e costituisce un momento storico di estrema rilevanza per il Paese.
''Il Referendum del 1946: la scelta tra Monarchia e Repubblica.''
TIBERTI, MELISSA
2018/2019
Abstract
Con la presente tesi si vogliono approfondire le vicende afferenti al primo referendum svoltosi in Italia, ovvero il Referendum Istituzionale del 2 giugno del 1946 che, come si vedrà nel corso della dissertazione, è alla base dell'ordinamento odierno e della Repubblica Italiana. Si è optato per la trattazione di tale argomento poiché nel percorso di studi più volte è stato affrontato e studiato l'istituto giuridico del referendum e il rilievo che esso assume nell'ordinamento come strumento di democrazia diretta. Per l'esposizione dell'argomento ci si è rifatti a numerosi libri di testo nei quali molte sono le vicende narrate e le testimonianze riportate che fanno riferimento a possibili brogli elettorali che al tempo potrebbero essere stati architettati in favore della Repubblica, mettendo in discussione la piena legalità di alcuni avvenimenti. L'obiettivo della tesi non è quello di dar adito alla tesi dei brogli, bensì di esporre nella maniera più chiara possibile gli eventi, fornendo il quadro storico che ha portato alla risoluzione della questione istituzionale con l'impiego dell'istituto del referendum. La seguente esposizione è articolata in quattro capitoli: - Nel primo capitolo verrà delineato il contesto storico degli anni antecedenti al 1946, riportandone i principali eventi cronologici che hanno condotto alla consultazione del 2 giugno con la contemporanea elezione di una Assemblea Costituente. - Nel corso del secondo capitolo si analizzeranno le principali disposizioni normative emanate negli anni compresi tra il 1944 e il 1946 al fine di disciplinare lo svolgimento delle elezioni per la formazione dell'Assemblea Costituente e per le operazioni e gli scrutini del Referendum Istituzionale. - Il terzo capitolo sarà il nucleo centrale della dissertazione: in esso ci si concentrerà sulla giornata del 2 giugno e sullo svolgimento delle operazioni di voto nelle varie sezioni. Successivamente si disquisirà riguardo i risultati del referendum fatti trapelare nel corso della giornata del 4 giugno sia dal Ministero dell'Interno che via radio e le problematiche riscontratesi nei conteggi nella nottata tra il 4 e il 5 giugno. Si elencheranno inoltre alcuni ricorsi presentati dai cittadini in merito alla trasparenza delle operazioni di voto con conseguente giudizio della Corte di Cassazione. - Nel quarto ed ultimo capitolo verranno prese in esame le ore antecedenti all'atteso responso sul Referendum che potrebbe cambiare le sorti del Paese modificandone l'assetto istituzionale. Nel corso dei paragrafi saranno passati in rassegna i due verbali della Corte di Cassazione, ovvero l'organo incaricato ''ope legis'' ad analizzare i verbali inviategli dalle numerose sezioni elettorali del territorio italiano al fine di proclamare i risultati ufficiali. Infine verrà trattata brevemente la composizione dell'Assemblea Costituente, organo con durata predefinita ed estremamente importante per il compito al quale deve assolvere, ovvero la redazione della nuova Carta Costituzionale italiana. Una volta esposta la struttura della tesi, occorre chiarire che i numerosi episodi che sono inseriti nella dissertazione a supporto di brogli elettorali, complotti architettati e fatti illegali avvenuti durante le operazioni della consultazione sono frutto delle letture a cui ci si è rifatti per la trattazione dell'argomento in oggetto. Pertanto nulla vuole essere messo in dubbio e tali avvenimenti e testimonianze sono volutamente introdotti al fine di approfondire e mettere in luce alcuni aspetti non a conoscenza di tutti, in quanto non espressamente riportati e studiati nel programma scolastico riguardante le origini della Repubblica. Tutt'oggi infatti tale Referendum è alla base della Repubblica italiana e costituisce un momento storico di estrema rilevanza per il Paese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/105113