L'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare la percezione del cambiamento climatico da parte degli allevatori di montagna della Valle d'Aosta. In questa regione la zootecnia rappresenta una attività chiave per il territorio. I dati sono stati raccolti mediante: utilizzo del sistema SIAN (Sistema informativo Agricolo Nazionale), adozione di questionari online e interviste face-to-face rivolti ad alcuni stakeholders. L'analisi condotta sul SIAN ha permesso di analizzare l'andamento e le adesioni degli allevatori e agricoltori agli aiuti erogati dal PSR valdostano. Nello specifico l'analisi è stata condotta sulla misura agroambientale 10, la cui adesione è facoltativa. Ciò al fine di trarre alcune prime considerazioni in merito alla percezione del cambiamento climatico e delle possibili azioni per contrastarlo. Inoltre, per meglio approfondire i dati ottenuti dal SIAN e permetterne una corretta lettura, è stata condotta una indagine, mediante questionario, su un campione di 35 allevatori valdostani. Sono stati infine intervistati alcuni rappresentanti della dirigenza regionale e dell'imprenditorialità zootecnica valdostana. I dati raccolti, attraverso alcune elaborazioni statistiche, hanno permesso di fornire un quadro sul grado di percezione da parte degli agricoltori su tali tematiche: essi percepiscono il cambiamento climatico come condizione tendenzialmente negativa, pur riconoscendone talvolta risvolti “positivi” a livello locale (ad es. allungamento della stagione di monticazione). Nello specifico il consumo idrico e il benessere degli animali sono risultati essere gli aspetti maggiormente influenzati dal cambiamento climatico mentre la qualità del latte e degli altri prodotti parrebbero quelli meno condizionati. Grazie al riconoscimento sociale di questi effetti, un'importante percentuale di allevatori coinvolti nello studio (80%) aderisce alla misura 10 per il risvolto ambientale da essa garantita. Tuttavia, gran parte di essi fornisce come motivazione principale dell'adesione il compenso pecuniario. Analizzando i dati SIAN è emersa una generalizzata diminuzione delle domande per la misura 10 negli anni compresi fra il 2015 e il 2019 compresi. In particolare, analizzando le specifiche superfici contenute nelle domande, risultano in forte diminuzione quelle relative alle superfici di media e alta montagna. In particolare, là dove vi è una riduzione di richieste di premio sui pascoli e/o prato-pascoli, vi è un parziale aumento delle stesse sulle superfici con tara. Contestualmente si è assistito, soprattutto nell'ultimo biennio, a un incremento dei finanziamenti per le aziende di fondovalle. Questo trend globale potrebbe essere sintomo di un sottoutilizzo e, talvolta, di abbandono delle superfici più rilevate. Nonostante ciò, l'adesione e le spese sostenute per favorire queste pratiche, peraltro in grado di diminuire l'impatto della zootecnia sull'ambiente, sono, a loro volta, sintomo del grado di percezione dell'allevatore. In sintesi, si può affermare che gli allevatori valdostani di aree più rilevate percepiscono l'impatto del cambiamento climatico sulla loro attività ad un livello medio-alto, e per tale motivo aderiscono alla misura 10 agroambientale. L'opinione degli stakeholders ha evidenziato tuttavia una necessità vitale del PSR, per la sopravvivenza di piccole e medie aziende. Le importanti problematiche legate all'applicazione (principalmente macchinosità burocratiche e ritardo nei pagamenti) spingono però ad una relativa “sfiducia” da parte degli utenti verso questa misura, con una conseguente perdita di coscienza del valore intrinseco della misura, al di là di quello pecuniario.
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO NELLA MISURA AGRO-AMBIENTALE DEL PSR IN VALLE D'AOSTA: LA PERCEZIONE DEGLI ALLEVATORI
AMISANO, OTTAVIA
2018/2019
Abstract
L'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare la percezione del cambiamento climatico da parte degli allevatori di montagna della Valle d'Aosta. In questa regione la zootecnia rappresenta una attività chiave per il territorio. I dati sono stati raccolti mediante: utilizzo del sistema SIAN (Sistema informativo Agricolo Nazionale), adozione di questionari online e interviste face-to-face rivolti ad alcuni stakeholders. L'analisi condotta sul SIAN ha permesso di analizzare l'andamento e le adesioni degli allevatori e agricoltori agli aiuti erogati dal PSR valdostano. Nello specifico l'analisi è stata condotta sulla misura agroambientale 10, la cui adesione è facoltativa. Ciò al fine di trarre alcune prime considerazioni in merito alla percezione del cambiamento climatico e delle possibili azioni per contrastarlo. Inoltre, per meglio approfondire i dati ottenuti dal SIAN e permetterne una corretta lettura, è stata condotta una indagine, mediante questionario, su un campione di 35 allevatori valdostani. Sono stati infine intervistati alcuni rappresentanti della dirigenza regionale e dell'imprenditorialità zootecnica valdostana. I dati raccolti, attraverso alcune elaborazioni statistiche, hanno permesso di fornire un quadro sul grado di percezione da parte degli agricoltori su tali tematiche: essi percepiscono il cambiamento climatico come condizione tendenzialmente negativa, pur riconoscendone talvolta risvolti “positivi” a livello locale (ad es. allungamento della stagione di monticazione). Nello specifico il consumo idrico e il benessere degli animali sono risultati essere gli aspetti maggiormente influenzati dal cambiamento climatico mentre la qualità del latte e degli altri prodotti parrebbero quelli meno condizionati. Grazie al riconoscimento sociale di questi effetti, un'importante percentuale di allevatori coinvolti nello studio (80%) aderisce alla misura 10 per il risvolto ambientale da essa garantita. Tuttavia, gran parte di essi fornisce come motivazione principale dell'adesione il compenso pecuniario. Analizzando i dati SIAN è emersa una generalizzata diminuzione delle domande per la misura 10 negli anni compresi fra il 2015 e il 2019 compresi. In particolare, analizzando le specifiche superfici contenute nelle domande, risultano in forte diminuzione quelle relative alle superfici di media e alta montagna. In particolare, là dove vi è una riduzione di richieste di premio sui pascoli e/o prato-pascoli, vi è un parziale aumento delle stesse sulle superfici con tara. Contestualmente si è assistito, soprattutto nell'ultimo biennio, a un incremento dei finanziamenti per le aziende di fondovalle. Questo trend globale potrebbe essere sintomo di un sottoutilizzo e, talvolta, di abbandono delle superfici più rilevate. Nonostante ciò, l'adesione e le spese sostenute per favorire queste pratiche, peraltro in grado di diminuire l'impatto della zootecnia sull'ambiente, sono, a loro volta, sintomo del grado di percezione dell'allevatore. In sintesi, si può affermare che gli allevatori valdostani di aree più rilevate percepiscono l'impatto del cambiamento climatico sulla loro attività ad un livello medio-alto, e per tale motivo aderiscono alla misura 10 agroambientale. L'opinione degli stakeholders ha evidenziato tuttavia una necessità vitale del PSR, per la sopravvivenza di piccole e medie aziende. Le importanti problematiche legate all'applicazione (principalmente macchinosità burocratiche e ritardo nei pagamenti) spingono però ad una relativa “sfiducia” da parte degli utenti verso questa misura, con una conseguente perdita di coscienza del valore intrinseco della misura, al di là di quello pecuniario.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
779699_amisano_ottavia.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.99 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.99 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/105081