Il presente elaborato intende affrontare in modo analitico la diffamazione, delitto posto a tutela dell’onore e della reputazione individuale. Il tema risulta essere particolarmente attuale, soprattutto in ragione del sempre più frequente utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione: con l’avvento di internet e dei social media, infatti, ogni individuo è quotidianamente esposto al rischio di veder compromessa la propria reputazione, a causa della rapidità con cui, tramite il web, possono essere divulgate delle dichiarazioni diffamatorie, che risultano facilmente accessibili da chiunque, anche per lunghi lassi di tempo. Tuttavia, nonostante l’onore si configuri come un bene giuridico fondamentale, a cui l’ordinamento deve garantire un’adeguata protezione, il quadro normativo di riferimento e, in particolare, la disciplina sanzionatoria prevista, hanno spesso causato diverse perplessità e contraddizioni, sia in dottrina sia in giurisprudenza, difficilmente sanabili in assenza di un intervento da parte del legislatore in materia. Partendo dalla definizione del concetto di onore e dalle ragioni che hanno portato all’abolizione del delitto di ingiuria - convertito in illecito civile dal d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 - la trattazione si pone l’obiettivo di analizzare la fattispecie della diffamazione semplice nei suoi elementi costitutivi, per poi proseguire con la diffamazione mezzo stampa e online, ponendo l’accento sulla responsabilità per omesso controllo del direttore di un quotidiano e sulla recente dichiarazione di incostituzionalità dell’art. 13, terzo comma, della l. 8 febbraio 1948, n. 47.
Il delitto di diffamazione
TOCCO, ELEONORA
2021/2022
Abstract
Il presente elaborato intende affrontare in modo analitico la diffamazione, delitto posto a tutela dell’onore e della reputazione individuale. Il tema risulta essere particolarmente attuale, soprattutto in ragione del sempre più frequente utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione: con l’avvento di internet e dei social media, infatti, ogni individuo è quotidianamente esposto al rischio di veder compromessa la propria reputazione, a causa della rapidità con cui, tramite il web, possono essere divulgate delle dichiarazioni diffamatorie, che risultano facilmente accessibili da chiunque, anche per lunghi lassi di tempo. Tuttavia, nonostante l’onore si configuri come un bene giuridico fondamentale, a cui l’ordinamento deve garantire un’adeguata protezione, il quadro normativo di riferimento e, in particolare, la disciplina sanzionatoria prevista, hanno spesso causato diverse perplessità e contraddizioni, sia in dottrina sia in giurisprudenza, difficilmente sanabili in assenza di un intervento da parte del legislatore in materia. Partendo dalla definizione del concetto di onore e dalle ragioni che hanno portato all’abolizione del delitto di ingiuria - convertito in illecito civile dal d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 - la trattazione si pone l’obiettivo di analizzare la fattispecie della diffamazione semplice nei suoi elementi costitutivi, per poi proseguire con la diffamazione mezzo stampa e online, ponendo l’accento sulla responsabilità per omesso controllo del direttore di un quotidiano e sulla recente dichiarazione di incostituzionalità dell’art. 13, terzo comma, della l. 8 febbraio 1948, n. 47.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104897